Art

Julia Jamrozik e Coryn Kempster - “Pipelines”

Francesco S. | On 27, Mar 2024

Un’installazione temporanea di arte pubblica nella Plaza of the Americas di Denver, un’opera d’arte interattiva che stimola, il gioco, le interazioni sociali e riflette sulla natura ciclica della gestione delle risorse.

di Francesco Spaghi

– Picture: Julia Jamrozik and Coryn Kempster, Pipelines, 2023. Site-specific installation composed of PVC water and wastewater infrastructure pipes. Plaza of the Americas, Denver, Colorado. Presented by the Biennial of the Americas with artistic direction by Black Cube Nomadic Art Museum. Courtesy the artists and Black Cube. Photo: Third Dune Productions.

“Pipelines” è un’installazione temporanea d’arte pubblica ideata degli artisti canadesi Julia Jamrozik e Coryn Kempster, un’opera d’arte giocosa e interattiva che ripropone sotto una nuova veste oltre 100 tubi idrici e fognari in PVC, comunemente utilizzati per le infrastrutture idriche.

Inaugurata in concomitanza con il Cities Summit of the Americas e presentata dalla Biennale delle Americhe sotto la direzione artistica del Black Cube Nomadic Art Museum, l’installazione è stata progettata e commissionata appositamente per la Plaza of the Americas di Denver.

“Pipelines” oltre ad essere un’infrastruttura sociale rappresenta un commento sulle strutture essenziali impiegate per la circolazione dell’acqua. Come un disegno tridimensionale nello spazio pubblico, l’installazione stimola le interazioni sociali e definisce per i visitatori un reticolo grafico occupabile.

I colori vividi dell’opera d’arte sono i colori degli stessi tubi: l’industria difatti utilizza il blu, il verde e il rosa per identificare rispettivamente l’acqua dolce, le acque reflue e le acque grigie. Tali cromie vengono impiegate per richiamare la natura ciclica della gestione delle risorse: dall’approvvigionamento ai rifiuti, fino al riciclo.

Julia Jamrozik and Coryn Kempster, Pipelines, 2023. Site-specific installation composed of PVC water and wastewater infrastructure pipes. Plaza of the Americas, Denver, Colorado. Presented by the Biennial of the Americas with artistic direction by Black Cube Nomadic Art Museum. Courtesy the artists and Black Cube. Photo: Third Dune Productions.

L’installazione mira a rendere visibile e prominente un sistema vitale troppo spesso dato per scontato o ignorato, un orientamento superficiale non più tollerabile in tempi di crisi ambientale e scarsità di risorse.

Per ridurre al minimo l’impatto ambientale della scultura ed enfatizzare la circolarità, i tubi una volta concluso il tempo di permanenza dell’installazione, sono stati restituiti al produttore JM Eagle, che li ha donati, e trasformati nuovamente in nuovi tubi.

“Pipelines” è una nuova opera che consolida l’attenzione di Jamrozik e Kempster sulla creazione di quelle che loro definiscono “infrastrutture sociali”, opere d’arte che tendono ad unire le persone e che le incoraggiano ad interagire tra loro.
Gli artisti nella loro pratica abbracciano il linguaggio del gioco come strumento indispensabile per abbassare le inibizioni degli adulti e contemporaneamente per accogliere la spontaneità dei bambini.

Il duo creativo sostiene inoltre che mettere in discussione il modo in cui le persone usano e occupano lo spazio, sfidando al tempo stesso le loro relazioni reciproche attraverso incontri giocosi, rappresenta una pratica potenzialmente florida per parlare attraverso le generazioni, per abbattere le barriere culturali e le divisioni politiche, offrendo scintille di curiosità e impegno, suscitando esperienze e stimolando la memoria.

Julia Jamrozik and Coryn Kempster, Pipelines, 2023. Site-specific installation composed of PVC water and wastewater infrastructure pipes. Plaza of the Americas, Denver, Colorado. Presented by the Biennial of the Americas with artistic direction by Black Cube Nomadic Art Museum. Courtesy the artists and Black Cube. Photo: Third Dune Productions.

Julia Jamrozik e Coryn Kempster

Julia Jamrozik e Coryn Kempster sono artisti ed educatori con sede a Toronto che dal 2003 collaborano stabilmente creando spazi e oggetti in grado di interrompere la quotidianità giocando sulla partecipazione e sul coinvolgimento sociale ed emotivo.

Portando avanti una pratica multidisciplinare, operano su più fronti, dalle installazioni temporanee alle opere pubbliche permanenti. La loro pratica come già detto si concentra sulle cosiddette “infrastrutture sociali”, installazioni in grado di costruire comunità favorendo interazioni giocose nello spazio fisico.

La loro ricerca accademica si concentra sul ruolo del gioco nell’ambiente costruito e sui metodi alternativi di documentazione come forma di conservazione storica. Nel 2021 il loro progetto di storia orale e fotografia “Growing up Modern” è stato pubblicato da Birkhäuser come libro con edizioni in lingua inglese e tedesca.

Il loro lavoro si trova nelle collezioni d’arte pubbliche del Buffalo AKG Art Museum (ex Albright-Knox), del Center for Exploratory and Perceptual Arts (CEPA Gallery) e della Cleveland Public Library.

Hanno esposto in gallerie, prodotto installazioni temporanee e realizzato opere pubbliche permanenti in Canada, Stati Uniti, Germania, Francia, Italia e Corea del Sud, comprese mostre personali al Vtape di Toronto, al Weissenhofwerkstatt di Stoccarda e alla Galleria Kolektiv 318 di Marsiglia.