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Jonas Burgert - Scandagliodipendenza

Jonas Burgert – Scandagliodipendenza

| On 23, Feb 2017

Scandagliare compulsivamente la realtà in un cimento perpetuo.

di Redazione Art Vibes


Picture: Jonas Burgert – Euchmeute / Brancoavoi, 2013, olio su tela – 240 x 300 cm, Collezione privata. photo © Lepkowski Studios.


Il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna propone dal 26 gennaio al 17 aprile 2017 la prima personale in Italia dell’artista tedesco Jonas Burgert.

Lotsucht / Scandagliodipendenza, curata da Laura Carlini Fanfogna rende visibili negli ampi spazi della Sala delle Ciminiere 38 dipinti, prevalentemente di grandi dimensioni, creati nell’ultimo decennio.
Jonas Burgert, con ogni composizione, con ogni singola pennellata, dipinge veri e propri scenari. Le sue opere raffigurano la sua visione della rappresentazione teatrale che costituisce l’esistenza umana, dell’inesauribile bisogno dell’uomo di dare un senso, una direzione e uno scopo alla propria vita. La ricerca si apre ad ogni sfera della ragione, dell’immaginazione e del desiderio generando tele spesso imponenti, affollate di figure fantastiche di proporzioni diverse: ci sono scimmie e zebre, scheletri e arlecchini, amazzoni e bambini. Questi dinamici scenari pittorici generano un senso di forte inquietudine in chi guarda: i soggetti raffigurati indossano maschere e costumi, ci sono pareti e pavimenti che si squarciano rivelando cumuli di corpi o pozze di liquidi, mentre un buio inspiegabile incombe ovunque.

 

Jonas Burgert. Lotsucht / Scandagliodipendenza, MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna, veduta della mostra / exhibition view. Photo credit: Matteo Monti

Jonas Burgert. Lotsucht / Scandagliodipendenza, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, veduta della mostra / exhibition view. Photo credit: Matteo Monti

Jonas Burgert - ihr Schön / suo Belmondo, 2016, olio su tela, 400 x 690 cm, L’Artista. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert – ihr Schön / suo Belmondo, 2016, olio su tela, 400 x 690 cm, L’Artista. photo © Lepkowski Studios

Lo scandaglio che troviamo nel titolo della mostra appare con frequenza nelle opere di Jonas Burgert. Scandagliare compulsivamente la realtà in un cimento perpetuo è la passione, l’ossessione dell’artista. Burgert privilegia l’analisi dei grandi temi esistenziali, in un percorso di approfondimento che non disdegna di avventurarsi in angoli ignoti per esplorare sentimenti, emozioni, ossessioni, demoni. Lo spettatore si confronta con un mondo caotico, che riecheggia la confusione e l’ansia degli eventi del presente e rimane senza un saldo punto di appoggio. Lo scopo dell’artista è spingere al limite la conoscenza personale per ridefinire, prova dopo prova, le proprie ragioni di vita hic et nunc e il proprio centro di gravità. Metaforicamente il filo a piombo simboleggia l’equilibrio interiore e la ricerca spirituale.


Secondo Laura Carlini Fanfogna, curatrice della mostra,“Le sue opere non mostrano la violenza o il sangue, però ne fanno trasparire l’immanenza. I dipinti di Burgert hanno il potere di portare in superficie le nostre paure ancestrali e di assorbirle per liberarcene.

In questo palese afflato e nella sua vibrante interpretazione, Burgert inserisce un elemento specifico che attraversa tutta la sua produzione: l’immagine femminile. Donne misteriose e risolute si stagliano sulla tela, istintivamente consapevoli dei loro destini. Le maghe conoscono i segreti e le verità che l’uomo cerca affannosamente. Le sibille provengono da territori remoti, ma l’arte divinatoria le accomuna. I turbanti michelangioleschi e i colori manieristici reinterpretati in chiave postmoderna giocano con le delicate sfumature dei chiaroscuri. Evocano le vergini indovine che predicono il futuro, le cariatidi imperturbabili, significano forse l’onnipotenza archetipica della Grande Madre e però la intingono negli umori della Raben Mutter, la madre snaturata, colei che non si cura della prole. Lo scandaglio di Jonas sonda implacabile la profondità degli abissi”.


 

…I dipinti di Burgert hanno il potere di portare in superficie le nostre paure ancestrali e di assorbirle per liberarcene.

..Lo scandaglio di Jonas sonda implacabile la profondità degli abissi.

Laura Carlini Fanfogna

Le opere in mostra al MAMbo utilizzano sia ampie superfici di grande impatto visivo, per dare spazio alla complessità compositiva, sia tele di formato ridotto per approfondire lo studio dei singoli soggetti, in ritratti che portano in primo piano, quasi in un’indagine al microscopio, le figure effigiate.

 

Jonas Burgert - Falle / Trappola, 2010, olio su tela, 240 x 240 cm, Collection Thuault-Lemogne. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert – Falle / Trappola, 2010, olio su tela, 240 x 240 cm, Collection Thuault-Lemogne. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert - laubt sich / si sfoglia, 2016, olio su tela, 300 x 220 cm, L’Artista. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert – laubt sich / si sfoglia, 2016, olio su tela, 300 x 220 cm, L’Artista. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert - Lotsucht / Scandagliodipendenza, 2007, olio su tela, 300 x 400 cm, Hamburger Kunsthalle. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert – Lotsucht / Scandagliodipendenza, 2007, olio su tela, 300 x 400 cm, Hamburger Kunsthalle. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert - Feinschaft / Fini legami, 2012, olio su tela, 120 x 100 cm, Collezione privata. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert – Feinschaft / Fini legami, 2012, olio su tela, 120 x 100 cm, Collezione privata. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert - Gifter / Velenatore, 2009, olio su tela, 250 x 220 cm. Collezione privata, Basilea. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert – Gifter / Velenatore, 2009, olio su tela, 250 x 220 cm. Collezione privata, Basilea. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert - Schmiege / Stringia, 2016, olio su tela, 90 x 80 cm, Collezione privata, Berlino. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert – Schmiege / Stringia, 2016, olio su tela, 90 x 80 cm, Collezione privata, Berlino. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert - Leugne / Negalia, 2016, olio su tela, 300 x 220 cm, L’Artista. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert – Leugne / Negalia, 2016, olio su tela, 300 x 220 cm, L’Artista. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert - Luft nach Schlag / Boccheggia, 2012/13, olio su tela, 400 x 690 cm, L’Artista. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert – Luft nach Schlag / Boccheggia, 2012/13, olio su tela, 400 x 690 cm, L’Artista. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert - Ohne Titel / Senza Titolo, 2008, olio su tela, 60 x 50 cm, AmC Collezione Coppola. photo © Rainer Iglar

Jonas Burgert – Ohne Titel / Senza Titolo, 2008, olio su tela, 60 x 50 cm, AmC Collezione Coppola. photo © Rainer Iglar

Jonas Burgert - Sand brennt Blatt / Sabbia brucia Foglia, 2010, olio su tela, 240 x 240 cm, Collezione privata. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert – Sand brennt Blatt / Sabbia brucia Foglia, 2010, olio su tela, 240 x 240 cm, Collezione privata. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert - Schliefe / Dormina, 2016, olio su tela, 90 x 80 cm, Collezione privata, Berlino, Germania. photo © Lepkowski Studios

Jonas Burgert – Schliefe / Dormina, 2016, olio su tela, 90 x 80 cm, Collezione privata, Berlino, Germania. photo © Lepkowski Studios

– images courtesy of: MAMbo


Exhibition info: Jonas Burgert, Lotsucht / Scandagliodipendenza, a cura di Laura Carlini Fanfogna.

When: 26 gennaio – 17 aprile 2017.
Where: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, via Don Giovanni Minzoni, 14, 40121 Bologna.


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