Jeff Koons - SHINE
Redazione Art-Vibes | On 05, Ott 2021
Ironico, controverso e discusso: Jeff Koons irrompe a Palazzo Strozzi a Firenze con le sue grandi sculture e installazioni.
di Redazione Art Vibes
Picture: Ritratto © Jeff Koons (Jeff Koons – SHINE, Palazzo Strozzi, Fiorenze). Photo credit: Ela Bialkowska, OKNOstudio.
Dal 2 ottobre 2021 Palazzo Strozzi ospita una nuova grande mostra dedicata a Jeff Koons, una delle figure più importanti e discusse dell’arte contemporanea a livello globale. A cura di Arturo Galansino e Joachim Pissarro, la mostra porta a Firenze una selezione delle più celebri opere di un artista che, dalla metà degli anni Settanta a oggi, ha rivoluzionato il sistema dell’arte internazionale.
Sviluppata in stretto dialogo con l’artista, la mostra Jeff Koons. Shine ospita prestiti provenienti dalle più importanti collezioni e dai maggiori musei internazionali, proponendo come originale chiave di lettura dell’arte di Koons il concetto di shine (lucentezza) inteso come gioco di ambiguità tra splendore e bagliore, essere e apparire.
Protagoniste sono opere che raccontano oltre 40 anni di carriera, dalle celebri sculture in metallo perfettamente lucido che replicano oggetti di lusso, come il Baccarat Crystal Set (1986) o gli iconici giocattoli gonfiabili quali i celebri Rabbit (1986) e Balloon Dog (Red) (1994-2000), fino alla re-interpretazione di personaggi della cultura pop come Hulk (Tubas) (2004-2018), o alla re-invenzione dell’idea di ready-made con l’utilizzo di oggetti di uso comune come One Ball Total Equilibrium Tank (Spalding Dr. JK 241 Series) (1985).
Jeff Koons – SHINE, Palazzo Strozzi, Fiorenze. Sala 5 © Jeff Koons. Photo credit: Ela Bialkowska, OKNOstudio
Autore di lavori entrati nell’immaginario collettivo grazie alla capacità di unire cultura alta e popolare, dai raffinati riferimenti alla storia dell’arte alle citazioni del mondo del consumismo, Koons trova nell’idea di shine (lucentezza) un principio chiave delle sue innovative sculture e installazioni che mirano a mettere in discussione il nostro rapporto con la realtà ma anche il concetto stesso di opera d’arte.
Per Koons il significato del termine shine è qualcosa che va oltre una mera idea di decorazione o abbellimento e diviene elemento intrinseco della sua arte. Dotate di una proprietà riflettente, le sue opere accrescono la nostra percezione metafisica del tempo e dello spazio, della superficie e della profondità, della materialità e dell’immateriale.
Le opere dell’artista americano pongono lo spettatore davanti a uno specchio in cui riflettersi e lo collocano al centro dell’ambiente che lo circonda. Come afferma lo stesso Koons: «Il lavoro dell’artista consiste in un gesto con l’obiettivo di mostrare alle persone qual è il loro potenziale. Non si tratta di creare un oggetto o un’immagine; tutto avviene nella relazione con lo spettatore. È qui che avviene l’arte».
“Il lavoro dell’artista consiste in un gesto con l’obiettivo di mostrare alle persone qual è il loro potenziale. Non si tratta di creare un oggetto o un’immagine; tutto avviene nella relazione con lo spettatore. È qui che avviene l’arte.”
Jeff Koons
Con Marcel Duchamp ed Andy Warhol come primaria fonte di ispirazione, Koons realizza opere che hanno suscitato un ampio dibattito critico e innescato polemiche, ottenendo però allo stesso tempo uno straordinario successo. La sua arte unisce pop, concettuale e postmoderno dimostrando come l’opera d’arte agisca quale metafora più ampia della società e della comunità.
Nel 2021 la mostra Jeff Koons. Shine si pone come uno dei maggiori eventi d’arte contemporanea in Italia e rappresenta un segnale forte della ripartenza culturale del paese dopo la pandemia, proseguendo il vivace dialogo di Palazzo Strozzi fra tradizione e contemporaneità attraverso la creazione di progetti e mostre dei più importanti artisti di oggi nel contesto della sua storica architettura rinascimentale.
Ritratto © Jeff Koons (Jeff Koons – SHINE, Palazzo Strozzi, Fiorenze). Photo credit: Ela Bialkowska, OKNOstudio
«Abbiamo lavorato diversi anni per realizzare a Palazzo Strozzi questa grande mostra su Jeff Koons, una delle figure più significative dell’arte contemporanea a livello globale, continuando così la nostra sequenza di esposizioni dedicate ai maggiori protagonisti dell’arte contemporanea» – dichiara Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra – «Per la prima volta si indaga un aspetto unico e caratteristico dell’arte di Koons, quello legato alla riflettenza e alla luce.
Lo “Shine”, termine che dà il titolo alla esposizione, è il principio chiave delle sculture e dei dipinti esposti all’interno della severa architettura quattrocentesca di Palazzo Strozzi, in un dialogo essenziale tra le forme platoniche delle opere e la regola aurea di un contenitore perfetto. Realizzare a Firenze una delle più importanti mostre di Jeff Koons significa pensare alla città come a una moderna capitale culturale, in grado di partecipare in modo attivo all’avanguardia artistica del nostro tempo».
«Jeff Koons insiste spesso sulla dimensione umana del suo ruolo di artista.» – afferma Joachim Pissarro, curatore della mostra – «In effetti, è corretto dire che il lavoro di Koons colpisce e influenza l’umanità, noi tutti, nella diversità di ciascuno. C’è qualcosa di immediatamente coinvolgente nel lavoro di Jeff Koons, qualcosa che parla al nostro cuore in profondità. Tuttavia, la sua opera è tutt’altro che facile. Il suo impatto è diretto e potente, ma i livelli di significato, le complessità e la ricchezza del suo lavoro sono inesauribili. La possibilità di vedere oggi la sua opera a Firenze è estremamente importante: entra profondamente in risonanza con la tradizione del Rinascimento e ci procura un’intensa gioia e un appagamento estetico. Questo è il mistero di Jeff Koons».
Jeff Koons, Sacred Heart (Magenta/Gold), 1994-2007 acciaio inossidabile lucidato a specchio con verniciatura trasparente; cm 356,9 x 218,4 x 121. Jereann and Holland Chaney. © Jeff Koons. Serie Celebration. Sala 1, Palazzo Strozzi, Photo credit: Ela Bialkowska, OKNOstudio.
Jeff Koons, Hulk (Tubas), 2004-2018, bronzo policromato e ottone; cm 247 x 210 x 122,2 Prova d’artista di un’edizione di 3 più 1 PA Collezione dell’artista. © Jeff Koons. Serie Hulk Elvis – Sala 5, Palazzo Strozzi, Photo credit: Ela Bialkowska, OKNOstudio.
Jeff Koons, Dolphin, 2002, alluminio policromato, acciaio inossidabile rivestito di gomma; cm 160 x 184,2 x 96,5, più una catena di lunghezza variabile. The Sonnabend Collection Foundation/. © Jeff Koons Photo: Tom Powel Imaging. Serie Popeye – Sala 5, Palazzo Strozzi, Photo credit: Ela Bialkowska, OKNOstudio.
Jeff Koons, Lobster, 2007-2012, acciaio inossidabile lucidato a specchio con verniciatura trasparente; cm 147 x 94 x 47,9. Prova d’artista di un’edizione di 3 più 1 PA. Collezione dell’artista. © Jeff Koons. Serie Lobster – Sala 5, Palazzo Strozzi, Photo credit: Ela Bialkowska, OKNOstudio.
Jeff Koons, Seated Ballerina, 2010-2015, acciaio inossidabile lucidato a specchio con verniciatura trasparente; cm 210,8 x 113,5 x 199,7. Edizione di 3 più 1 PA. Collezione privata. © Jeff Koons. Serie Antiquity – Sala 1, Palazzo Strozzi, Photo credit: Ela Bialkowska, OKNOstudio.
– via: Art Vibes submission – Photo credit: Ela Bialkowska, OKNOstudio.
– Exhibition info: Jeff Koons – Shine, mostra a cura di Arturo Galansino e Joachim Pissarro. courtesy of: Palazzo Strozzi
– When: 2 ottobre 2021 – 30 gennaio 2022.
– Where: Palazzo Strozzi, Firenze.
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