Attraversare le forme - Il mondo di Igort in mostra a Palazzo Blu a Pisa
Redazione Art-Vibes | On 20, Giu 2023
Fumetti, illustrazione, scrittura: la poliedrica pratica artistica di Igort in mostra a Palazzo Blu a Pisa.
di Redazione Art Vibes
Picture: Igort, Quaderni giapponesi. Moga, mobo, mostri, Oblomov Edizioni, 2020 ©. Igort © Oblomov Edizioni – La Nave di Teseo.
Il mondo di Igort, uno dei più apprezzati artisti italiani contemporanei, è protagonista della mostra Attraversare le forme, in corso a Palazzo Blu di Pisa, aperta al pubblico fino al 10 settembre 2023.
Curata da Giorgio Bacci, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Firenze, l’esposizione consente di ammirare una selezione di disegni originali tratti da alcuni tra i maggiori successi di Igort e ruota intorno alle molteplici tecniche con cui l’artista si è confrontato nel corso del tempo e anche alla varietà dei generi di scrittura con cui si è misurato.
Igort, pseudonimo di Igor Tuveri, nato a Cagliari il 26 settembre 1958, è oggi uno degli artisti italiani contemporanei più importanti, dotato di uno straordinario talento poliedrico: non solo noto e apprezzato fumettista le cui storie sono tradotte in tutto il mondo, ma anche regista inventivo e colto, editore ricercato, musicista sperimentale, e tanto altro ancora.
Igort, Quaderni giapponesi. Il vagabondo del manga, Oblomov Edizioni, 2020. © Igort, © Oblomov Edizioni – La Nave di Teseo
Come spiega l’artista, «se mi guardo indietro vedo che ho disegnato con tutte le tecniche: olio, acrilico, matite colorate, grafite, carboncini, gessetti, acquerelli, ecoline, acquerelli Radiant, colori a cera, smalti.
E su tutti i supporti, dal vetro alla carta, liscia, porosa, porosissima, carta da lucido, carta millimetrata, ai fogli di nylon per arrivare allo spazio luminoso di uno schermo di computer».
Lo stesso discorso è valido per i generi: il reportage dei Quaderni (Giapponesi, Ucraini, Russi), il giallo-poliziesco dell’Alligatore e di Sinfonia a Bombay, il noir di 5 è il numero perfetto, il biografico di Fats Waller e Parole di Chandler.
Vanno inoltre menzionate le illustrazioni e le collaborazioni come articolista e saggista con numerosi periodici e giornali, da «La Repubblica» a «Il Manifesto», da «Il Corriere della Sera» a «Vanity». Igort è stato in prima persona anche fondatore di riviste («Dolce vita», «Fuego», «Due», «Black») e di case editrici dedicate al fumetto (Coconino Press e poi Oblomov Edizioni).
Igort, Brillo. La guerra degli ovetti, Oblomov Edizioni, 2021 © Igort © Oblomov Edizioni – La Nave di Teseo
La mostra di Palazzo Blu valorizza una selezione di tavole originali realizzate per quattro opere centrali nella produzione artistica di Igort: 5 è il numero perfetto, Fats Waller, Brillo. La guerra degli ovetti e i Quaderni Giapponesi.
Da 5 è il numero perfetto, volume uscito per la prima volta nel 2002 e tradotto in quindici Paesi, è stato tratto l’omonimo film, tra i cui interpreti figurano Toni Servillo, Valeria Golino e Carlo Buccirosso.
5 è il numero perfetto permette di approfondire il versante noir e aprire, con i suoi tagli repentini e il ritmo incalzante della visione su un fondo quasi monocromatico, all’ambito cinematografico e all’omonimo film. Fats Waller immerge il lettore in un’affascinante atmosfera jazz, ricordando una delle passioni di Igort, la musica appunto, che determina la struttura sintattica del volume.
Brillo. La guerra degli ovetti funziona da cerniera di collegamento tra universi lontani, trasportando e rivisitando il personaggio di Yuri nel mondo occidentale dominato da una guerra insensata, vista attraverso la lente distopica della Nuova Oggettività tedesca. Infine, i Quaderni giapponesi invitano a riflettere sull’incontro di culture e sul linguaggio logo-iconico del fumetto, frutto dell’unione inscindibile tra immagine e scrittura.
Igort, Brillo. La guerra degli ovetti, Oblomov Edizioni, 2021 © Igort © Oblomov Edizioni – La Nave di Teseo
– via: Art Vibes submission
– Exhibition info: Attraversare le forme
– When: 18 maggio – 10 settembre 2023.
– Where: Palazzo Blu, Pisa.
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