Gayatri Gamuz - One Breath
Redazione Art-Vibes | On 07, Lug 2022
Tornare a respirare, a rinascere e a vivere con ritmi diversi: una sinfonia di colori e forme organiche composta da acquerelli e dipinti ad olio.
di Redazione Art Vibes
Picture: Gayatri Gamuz – Studio, 2022.
One Breath è l’ultima serie di opere di Gayatri Gamuz. Una sinfonia di colori e forme organiche composta da acquerelli e dipinti ad olio.
Una visione astratta dell’unione di fronte alla crisi: la pandemia di COVID e le crisi del 2020 hanno spinto questa serie, poiché Gayatri stava lottando con l’idea che un’epidemia potesse unire l’umanità.
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“One Breath è una dichiarazione d’amore, l’Amore Universale che persiste in ogni caso, un amore onnipresente ed eterno. Il respiro segna l’inizio e la fine della vita umana. Negli anni passati, due fatti hanno reso straordinario l’atto di respirare: le pandemie COVID e l’omicidio di George Floyd negli USA nel maggio 2020. La frase “I can’t breath” è diventata non solo il grido di aiuto di un uomo nero, assassinato da un codardo agente di polizia bianco ma anche il gemito di milioni di persone, colpite da un virus molto aggressivo.
Prima dell’esecuzione di Floyd, è stata la morte di Ezio Bosso a scuotere il mondo per diversi motivi. Quando il compositore e musicista italiano, è mancato per via di una malattia neurologica all’età di 48 anni, la notizia ha fatto il giro del mondo.
Anche Gayatri Gamuz è stata molto colpita da questa rara perdita. Ha ascoltato Six Breaths,l’ultimo album di Ezio Bosso pubblicato nel 2017 e diviso in sei sezioni con sei forme di respiri: respirare, senza fiato, respiro che piange, in un ́́ respiro, sotto un ́́ respiro e ultimo respiro.
Gayatri Gamuz – Studio, 2022, JM Art Management
Oltre dieci anni dopo il debutto della mostra Six Breaths, l’album è diventato la colonna sonora di Gayatri per la sua nuova serie di opere chiamata One Breath, caratterizzata da una sinfonia di colori e forme organiche fatte di acquerelli e dipinti ad olio. In ogni opera affiora fluidità, leggerezza e tenerezza.
Queste tele vibrano e talvolta possiamo notare bolle o cellule. Possiamo vedere organismi qua e là che reagiscono tra loro oppure no. Anche quando c’è una sola figura, sembra che ci sia una trasformazione in atto. La fragilità di questi dipinti ci ricorda quanto sia fragile il mondo: la vita, il respiro, tutto.
In tempi di incertezza, dobbiamo trovare un nuovo modo per rinascere. Henri Bergson sostiene che il tempo è determinato dalla durata della propria coscienza. Il tempo è l’oggettivazione dell’atto di respirare di un organismo biologico ed è un continuum. Possiamo concatenare singole durate nella società, creando così un arco di tempo condiviso. Gayatri Gamuz ́́ crea dipinti che ci insegnano come respirare di nuovo, rinascere e vivere con ritmi diversi.
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