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Francesco Bocchini e Giacomo Cossio - Un peso cubitale

Francesco Bocchini e Giacomo Cossio – Un peso cubitale

| On 08, Mar 2016

Stili diversi protagonisti di una bi-personale al museo della città di Rimini.

di Redazione Art Vibes


Domenica 13 marzo avrà luogo il finissage della mostra “Un peso cubitale“, bi-personale di Francesco Bocchini e Giacomo Cossio. L’evento di chiusura, con una introduzione critica di Massimo Pulini, artista, storico dell’arte e Assessore alla Cultura del Comune di Rimini, e di Roberta Bertozzi, critica e coordinatrice di Calligraphie, piattaforma per le arti e le letterature contemporanee.

La mostra, che ha aperto i battenti lo scorso gennaio, è intesa a svelare le affinità presenti nella ricerca dei due artisti, pur nella chiara differenza di procedure e stile. Nelle sale dell’Ala Nuova del Museo della Città di Rimini sono esposte opere di grande e di piccolo formato, carte e installazioni, che dimostrano, in una continuità di dialogo, come al centro della loro opera stia il medesimo assillo circa la possibilità di rappresentare la realtà secondo un impatto diretto e sostanziale, scansando qualsiasi deriva estetizzante.
Il “peso cubitale” citato nel titolo rimarca proprio la tensione agonistica, muscolare di questo contatto, nel momento in cui la lettura degli artisti non si limita alla superficie delle cose, alla pura sensibilità del dato, ma cerca di scovarne ragioni, dinamiche, origine.

Scrive a tale proposito Roberta Bertozzi, nel testo critico del catalogo della mostra: “L’approccio intensivo con la realtà si verifica nell’opera di Francesco Bocchini attraverso un sistematico rovesciamento dei diktat storici e sociali. L’artista scalfisce la sintassi di ciò che è “assolutamente reale” mettendone in scena il paradosso, la fondamentale schizofrenia. Sia le teche che le sue installazioni meccaniche non fanno altro che suggerire una farsa dell’efficienza strumentale e operativa che costituisce l’orizzonte ideologico dell’epoca moderna.
Protesi metalliche, congegni macchinici, vetrine in cui sono esposte le reliquie del presente: alla stregua di elongazioni del sistema queste opere si tengono tuttavia lontane dal farne una deformazione caricaturale, così come dalla tentazione di edificare una retorica a esso alternativa. Piuttosto si collocano docilmente ai suoi lati, implementandone per via parassitaria la già eccessiva produzione – terminando per diventarne l’appendice delirante, la scoria tossica.
 

 Giacomo Cossio - Quasi un quadro

Giacomo Cossio, Quasi un quadro, 2011-12, cm 106x300x20, tecnica mista su tavola, ph Dario Lasagni

In Giacomo Cossio assistiamo invece all’esigenza di concentrare nello spazio ridottissimo della rappresentazione l’esuberante datità dell’esistente. Macchine, ruspe, scavatrici; pezzi di giocattoli e strutture metalliche; ma anche vasi e piante: gli oggetti privilegiati della sua opera, scelti in forza del loro presentarsi come segmenti di un più generale dinamismo fisico, sono installati direttamente sulla tela, brutalmente fusi con essa per blocchi, a cumulo, attraverso impasti e aggregazioni.
L’esito sono delle potenti pitto-sculture (perché di pittura e di scultura si tratta insieme, in un solo gesto); conglomerati in cui risalta soprattutto la sua fascinazione per i valori cromatici e plastici della materia, che vengono addizionati e poi subitaneamente, tramite quella facoltà di stilizzazione così tipica del fare artistico, destituiti di profondità, rastremati fino a coincidere con l’esigua, sintetica conformazione di un archetipo”.

Durante il finissage verrà anche presentato il catalogo che raccoglie gli atti della mostra, edito da Calligraphie nella collana di arte contemporanea IN-PLANO. Si tratta di un leporello in edizione limitata, stampato in duecentocinquanta esemplari di cui trenta contenenti un’opera su carta realizzata e firmata dagli artisti.
 

 Francesco Bocchini, Serpentine Flower, 2011

Francesco Bocchini, Serpentine Flower, 2011, cm148x168x54, vetrina in ferro, vetro e lampadine elettriche, Tecnica mista, ph Dario Lasagni

Francesco Bocchini (Cesena 1969)
Come scultore e artista visivo ha esposto a Bologna all’Accademia di Bellle Arti – Pinacoteca Nazionale, alla Galleria il Graffio, alla Galleria de Foscherari, oltre che realizzare mostre personali alla Galleria d’Arte Moderna di Roma, Galleria L’Affiche a Milano, Galleria Artealcontrario a Modena e altre).
Tra le mostre collettive: Round the Clock, Evento Collaterale della 54ª Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, a cura di Martina Cavallarin; Playstation, Kunstart, Merano, a cura di Valerio Dehò (2009); Steellife, Triennale di Milano, a cura di Elisabetta Pozzetti (2008); Frescobosco, Certosa di Padula, Salerno, a cura di Achille Bonito Oliva (2008); 15ª Quadriennale d’Arte, Roma (2008); Bologna Contemporanea 1975 – 2005, Galleria d’Arte Moderna, Bologna, a cura di Peter Weiermair (2005); XIV Quadriennale, Anteprima, Promotrice delle Belle Arti, Torino (2004).

Giacomo Cossio (Parma 1974)
Tra le mostre personali: L’ultima ruota del carro, Galleria Bonioni, Reggio Emilia, a cura e testi in catalogo di Chiara Canali e di Nicolò Bonechi, 2014; Corpi Macchine Piante. Tentativi di realtà, Le Torri dell’Acqua, Budrio (Bologna) a cura e testo in catalogo di Martina Cavallarin, Giulio Costa, 2012 (nell’ambito di Arte Fiera Off, Arte Fiera Bologna 2012); Pandora. Macchine+Piante = Ricostruire il mondo nuovo, Galleria l’Affiche, Milano, a cura di Chiara Canali, testi in catalogo di Chiara Canali e Alberto Reggianini, 2010.
Tra le mostre collettive: Installazione per Volvo CE, sede Volvo, Milano; Costruzioni, Galleria Bonioni, Reggio Emilia a cura di Federico Bonioni; Step Art Fair con Galleria Bonioni, La Fabbrica del Vapore, Milano; Ricostruire il mondo, Museo Storico Archeologico, Santarcangelo, a cura di Francesco Bocchini, 2014, Germinal, Palazzo Don Baronio, Savignano sul Rubicone, a cura di Roberta Bertozzi, 2015.


Exhibition info: Francesco Bocchini e Giacomo Cossio – Un peso cubitale

When: 30 Gennaio – 13 Marzo 2016.
Where: Ala Nuova del Museo della Città di Rimini Via Luigi Tonini 1, Rimini.


– via: Art Vibes submission
– photo courtesy of: Calligraphie – credits: Dario Lasagni


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