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Dentro Caravaggio - Alle radici della pittura moderna

Dentro Caravaggio – Alle radici della pittura moderna

| On 08, Giu 2017

Per la prima volta diciotto capolavori del Maestro riuniti a Palazzo Reale a Milano.

di Redazione Art Vibes


Picture: Michelangelo Merisi da Caravaggio – San Giovanni Battista, 1604. Olio su tela, 97 x 131 cm, Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, Galleria Corsini, Roma. Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Gallerie Nazionali d’Arte Antica, Palazzo Barberini e Galleria Corsini.


Ciò che inizia con l’opera di Caravaggio è molto semplicemente la pittura moderna
André Berne-Joffroy, uno dei grandi protagonisti della riscoperta di Caravaggio nel secolo scorso.


Il 29 settembre 1571 nasce a Milano Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, autore in poco meno di quindici anni, morirà nel 1610 dopo una vita burrascosa finita tragicamente, di un profondo rinnovamento della tecnica pittorica caratterizzata dal naturalismo dei suoi soggetti, dall’ambientazione realistica e dall’uso personalissimo della luce e dell’ombra. Caravaggio sarà preso a modello da molti artisti del Seicento in Italia e in tutta Europa, al punto da far nascere il termine caravaggismo per definire la sua influenza che si protrarrà, con alterne vicende, sino all’Ottocento, anche se, alla grande fama in vita, era seguito un oblio di due secoli.
La sua opera è stata riscoperta e consacrata nel Novecento grazie agli studi di Roberto Longhi che nel 1951 gli dedicò una mostra epocale nel Palazzo Reale di Milano.

E Milano torna ad omaggiare il grande artista con la mostra Dentro Caravaggio, sempre a Palazzo Reale dal prossimo 29 settembre con diciotto capolavori del Maestro riuniti qui per la prima volta tutti insieme. Un’esposizione unica non solo perché presenterà al pubblico opere provenienti dai maggiori musei italiani e da altrettanto importanti musei esteri ma perché, per la prima volta le tele di Caravaggio saranno affiancate dalle rispettive immagini radiografiche che consentiranno al pubblico di seguire e scoprire, attraverso un uso innovativo degli apparati multimediali, il percorso dell’artista dal suo pensiero iniziale fino alla realizzazione finale dell’opera.

 

Michelangelo Merisi da Caravaggio - San Giovanni Battista, 1603. Olio su tela, 172,7 x 132 cm. The Nelson-Atkins Museum of Art, Kansas City, Missouri
Michelangelo Merisi da Caravaggio – San Giovanni Battista, 1603. Olio su tela, 172,7 x 132 cm. The Nelson-Atkins Museum of Art, Kansas City, Missouri

Michelangelo Merisi da Caravaggio - Fanciullo morso da un ramarro, 1596-1597. Olio su tela, 65,8 x 52,3 cm. Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi di Firenze
Michelangelo Merisi da Caravaggio – Fanciullo morso da un ramarro, 1596-1597. Olio su tela, 65,8 x 52,3 cm. Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi di Firenze

Rossella Vodret curerà l’esposizione, coadiuvata da un prestigioso comitato scientifico presieduto da Keith Christiansen e vuole raccontare da una prospettiva nuova gli anni della straordinaria produzione artistica di Caravaggio, attraverso due fondamentali chiavi di lettura: le indagini diagnostiche e le nuove ricerche documentarie che hanno portato a una rivisitazione della cronologia delle opere giovanili, grazie appunto sia alle nuove date emerse dai documenti, sia ai risultati delle analisi scientifiche, da diversi anni la nuova frontiera della ricerca per la storia dell’arte come per il restauro.

La tecnica di Caravaggio è stata oggetto di uno studio approfondito promosso dal MiBACT che, a partire dal 2009, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano e con l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, ha analizzato attraverso una importante campagna di indagini diagnostiche le ventidue opere autografe presenti a Roma: “Sono emerse così – afferma la curatrice Rossella Vodretalcune costanti nelle modalità esecutive di Caravaggio, ma sono venuti anche alla luce elementi esecutivi inaspettati e finora del tutto sconosciuti: dagli strati di pittura sono affiorate una serie di immagini nascoste. Inoltre è stato sfatato il mito che Caravaggio non abbia mai disegnato, dacché sono apparsi tratti di disegno sulla preparazione chiara utilizzata nelle opere giovanili”.

 

Michelangelo Merisi da Caravaggio - San Francesco in estasi, 1597. Olio su tela, 94 x 130 cm. Wadsworth Atheneum Museum of Art, Hartford, CT. The Ella Gallup Sumner and Mary Catlin Sumner Collection Fund. Foto di Allen Phillips\Wadsworth Atheneum
Michelangelo Merisi da Caravaggio – San Francesco in estasi, 1597. Olio su tela, 94 x 130 cm. Wadsworth Atheneum Museum of Art, Hartford, CT. The Ella Gallup Sumner and Mary Catlin Sumner Collection Fund. Foto di Allen Phillips\Wadsworth Atheneum

Il cambiamento cruciale nella sua tecnica avviene nel 1600 quando Caravaggio viene chiamato a dipingere la Cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi: primo incarico pubblico e su tele di grandi dimensioni. Gli viene dato un solo anno di tempo per completare l’opera e un compenso all’epoca straordinario: 400 scudi. Abituato a dipingere “tre teste” al giorno per appena un grosso l’una, come ci dicono le fonti documentarie, si può comprendere come questa commessa rappresenti una svolta fondamentale per la carriera e la vita dell’artista.
Nelle tele Contarelli la preparazione è scura, sempre in doppio strato, composta da terre di diverso tipo, pigmenti e olio. In sostanza, Caravaggio parte dalla preparazione scura e aggiunge soltanto i chiari e i mezzi toni, dipingendo solo le parti in luce. Di fatto non dipinge le figure nella loro interezza, ma solo una parte. In tutto il resto del quadro non c’è nulla: il fondo scuro e le parti in ombra sono resi solo con la preparazione, non c’è pittura.

Attraverso le riflettografie e le radiografie, che penetrano in diversa misura sotto la superficie pittorica, si è potuto seguire il procedimento creativo di Caravaggio, i suoi pentimenti, rifacimenti, aggiustamenti nell’elaborazione della composizione. A tale proposito opera emblematica è il San Giovannino di Palazzo Corsini, dove le analisi ci permettono di leggere l’aggiunta di un agnello, simbolo iconografico poi eliminato.

Alla campagna di indagini eseguita tra il 2009 e il 2012 sulle opere romane di Caravaggio, a cura dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro e dell’Opificio delle Pietre Dure, faranno seguito, grazie al sostegno del Gruppo Bracco, nuove importanti indagini diagnostiche sulle altre opere in mostra, comprese quelle provenienti dall’estero di cui, con un progetto congiunto Università degli Studi di Milano-Bicocca e CNR, verrà proposta in mostra una innovativa elaborazione grafica per renderle più leggibili al grande pubblico.

 

Michelangelo Merisi da Caravaggio - La Buona Ventura, 1597. Olio su tela, 115 x 150 cm. Musei Capitolini-Pinacoteca Capitolina, Roma. Roma, Musei Capitolini – Pinacoteca Capitolina
Michelangelo Merisi da Caravaggio – La Buona Ventura, 1597. Olio su tela, 115 x 150 cm. Musei Capitolini-Pinacoteca Capitolina, Roma. Roma, Musei Capitolini – Pinacoteca Capitolina

Michelangelo Merisi da Caravaggio - Flagellazione, 1607. Olio su tela, 266 x 213 cm. Museo e Real Bosco di Capodimonte, Napoli. Archivio e Laboratorio Fotografico della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli
Michelangelo Merisi da Caravaggio – Flagellazione, 1607. Olio su tela, 266 x 213 cm. Museo e Real Bosco di Capodimonte, Napoli. Archivio e Laboratorio Fotografico della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli.

Michelangelo Merisi da Caravaggio - Sacrificio di Isacco, 1602-1603. Olio su tela, 152,5 x 182 x 11 cm. Galleria degli Uffizi, Firenze, Gabinetto Fotografico delle Gallerie degli Uffizi
Michelangelo Merisi da Caravaggio – Sacrificio di Isacco, 1602-1603. Olio su tela, 152,5 x 182 x 11 cm. Galleria degli Uffizi, Firenze, Gabinetto Fotografico delle Gallerie degli Uffizi

Michelangelo Merisi - Riposo durante la Fuga in Egitto (1597), olio su tela; 135,5 x 166,5 cm Roma, Galleria Doria Pamphilj
Michelangelo Merisi – Riposo durante la Fuga in Egitto (1597), olio su tela; 135,5 x 166,5 cm Roma, Galleria Doria Pamphilj

Michelangelo Merisi - Ritratto di Cavaliere di Malta (Alof de Wignacourt?) (1607-1608), olio su tela; 118,7 x 95,7 cm; inv. O.d.A. n. 717 Firenze, Galleria Palatina di Palazzo Pitti.
Michelangelo Merisi – Ritratto di Cavaliere di Malta (Alof de Wignacourt?) (1607-1608), olio su tela; 118,7 x 95,7 cm; inv. O.d.A. n. 717 Firenze, Galleria Palatina di Palazzo Pitti.

– via: Art Vibes submission


Exhibition info: Dentro Caravaggio, a cura di Rossella Vodret, promossa e prodotta da Comune di Milano–Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira, in collaborazione con il MIBACT Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Partner dell’esposizione per le nuove indagini diagnostiche: Gruppo Bracco. L’allestimento: Studio Cerri & Associati.

When: 29 settembre 2017 – 27 gennaio 2018.
Where: Palazzo Reale, Milano.


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