Da Sketch a MURo - Jim Avignon, Lucamaleonte, Beau Stanton, David Diavù Vecchiato, Nicola Verlato
Redazione Art-Vibes | On 23, Set 2019
Un progetto a cura di MURo Museo di Urban Art di Roma, una collettiva che riunisce i lavori di cinque importanti firme dell’arte urbana.
di Redazione Art Vibes
– Picture: Da Sketch a MURo – Jim Avignon, Lucamaleonte, Beau Stanton, David Diavù Vecchiato, Nicola Verlato.
In mostra dal 5 ottobre al 16 novembre 2019, presso la galleria Rosso20Sette Arte Contemporanea di Roma, le opere di Jim Avignon, Lucamaleonte, Beau Stanton, David Diavù Vecchiato e Nicola Verlato.
Cinque firme di spicco dal discusso percorso che in questi anni ha visto le nuove forme della pittura contemporanea muoversi rapidamente tra gli spazi urbani e le gallerie d’arte (e viceversa) fino a conquistare i più grandi musei, e tra le forme illegali di Street Art e le commissioni istituzionali di Arte Pubblica.
La collettiva, curata dallo staff del MURo- Museo di Urban Art di Roma, chiude idealmente il MURo Festival che ha inaugurato il decimo anno di attività del pionieristico progetto di Arte Urbana, nato da un’idea di Diavù nel 2010 nel quartiere Quadraro di Roma e diramatosi poi in tutta Italia. Il Festival ha prodotto, durante il 2019, una serie di incontri, proiezioni ed attività, tra cui la realizzazione delle cinque opere murarie del progetto MURo mARkeT al Mercato Menofilo di Quarto Miglio, in collaborazione con il VII Municipio di Roma Capitale, l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America e l’Ambasciata di Germania.
E sono proprio i soggetti di questi ultimi murales i protagonisti di alcune delle opere in esposizione, che rivelano – dai primi disegni preparatori fino al dipinto definitivo – i diversi processi creativi di questi cinque artisti.
Da Sketch a MURo espone infatti schizzi, bozzetti e opere che precedono e accompagnano il lavoro finale sulle pareti urbane. Abbiamo finalmente l’occasione unica di ammirare le prime idee su carta che hanno dato origine al celebre murale Hostia del 2015 di Verlato dedicato a Pier Paolo Pasolini, i disegni preparatori di murales-simbolo del progetto MURo come il Nido di Vespe del 2014 di Lucamaleonte, fino alle bozze realizzate in stili e tecniche differenti che rivelano l’elaborato processo creativo che ha portato Diavù alla realizzazione di uno dei suoi ultimi murales, Appia-Latina.
Lucamaleonte – Vespe, Inchiostro su carta. 23 cm x 16 cm, 2019
Cinque modi di concepire la propria arte nello spazio pubblico si sono incontrati prima sui muri della città di Roma e ora in Da Sketch a MURo.
Artisti in mostra
Jim Avignon, dai graffiti berlinesi di metà anni ’80 alle opere sui muri dei club simbolo della Techno-Kultur tedesca di inizio anni ’90 e dal dipinto sull’East Side Gallery ai grandi murales di Brooklyn, è considerato uno dei precursori della Street Art in Europa.
Lucamaleonte, che dal 2001 inizia a realizzare stencil e poster nelle strade di Roma fino ad essere invitato da Banksy e Tristan Manco al Can’s Festival di Londra nel 2008, è stato uno dei primi artisti ad intervenire negli spazi urbani della Capitale in contesto Street Art.
Beau Stanton, prima di approdare alla realizzazione delle proprie opere in strada, ispirate all’arte classica, è stato a lungo assistente di Ron English, mostro sacro della Street Art e della cultura underground statunitensi.
David Diavù Vecchiato, dopo i primi poster illegali d’inizio anni ’90, è tornato ad intervenire in strada dopo 15 anni di lavoro in studio, con grandi murales e scalinate e curando progetti di Urban Art con l’idea di sviluppare questa forma di espressione in un nuovo strato culturale e artistico degli spazi urbani.
Nicola Verlato, seguendo il percorso a ritroso dei cosiddetti ‘street artist’, dopo un’esperienza ventennale in prestigiosi musei e gallerie di tutto il mondo, è approdato a dipingere opere murarie sulle facciate degli edifici per ampliare la sua ricerca artistica – già aperta a linguaggi come scultura, architettura e musica – a nuove tecniche espressive.
David Diavù Vecchiato – (Appia – Latina), murale, Roma. photo credit: Oscar Giampaoli. ( Per “Appia – Latina” l’artista si è ispirato alla sua compagna e musa, che ha ritratto qua in una serie di opere in duplice versione: aggressiva come Appia e comprensiva come Latina. La Via Appia e la Via Latina si trasformano simbolicamente in queste opere in due donne contrapposte in un abbraccio/battaglia, la Latina più sognatrice, l’Appia più concreta e battagliera.)
David Diavù Vecchiato – (Appia – Latina) – 100 cm x 74 cm – mixed media on wood – 2019.
Lucamaleonte – (Mucchio di capre), murale, Roma. photo credit: Oscar Giampaoli. Nota dell’artista: “L’opera “Mucchio di capre” chiude concettualmente il trittico sulla street art iniziato due anni fa sui muri del museo Macro, con il mucchio di fagiani, continuato con il mucchio di sciacalli esposto alla mia ultima mostra personale a Milano. Ogni opera del trittico racconta una realtà del movimento street art vista in maniera poco lusinghiera, i fagiani sono gli artisti, gli sciacalli i curatori e le capre il pubblico che si informa poco e non ha molte capacità critiche. in mezzo alle capre c’è un cane da caccia, concentrato e focalizzato su un obiettivo, è una nota positiva all’interno dell’opera, perché anche in mezzo a tante capre c’è qualcuno che riesce ad osservare e capire come stanno realmente le cose”.
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Lucamaleonte – Mucchio di Capre – Acrilico su legno – 44 cm x 32 cm – 2019
Beau Stanton – Venus and the Conch – 16 x 20 inches (51 cm x 41 cm) – Oil and acrylic on panel (Olio e acrilico su tavola) – 2018
Beau Stanton – Murale al Mercato Menofilo di Roma, realizzato per il progetto MURo mARkeT nel programma del MURo Festival 2019. photo credit: Oscar Giampaoli. (un’immagine del mito di Esculapio/Asclepio, di cui una rappresentazione è nella vicina Villa dei Quintili. Il mito di questo semidio, che divenne poi dio, ha a che fare con la guarigione: aveva il dono di riportare in vita i defunti e per questo l’artista ha deciso di rappresentarlo come metafora del ritorno alla vita del mercato.
Esculapio rappresentato dunque come simbolo del lavoro realizzato per far tornare attivo quel luogo e dell’Arte Urbana stessa, che aiuta a riaccendere la vita. La linea ondulata sul retro è una vista dall’alto dell’Appia Antica.)
NICOLA VERLATO – Hostia, murale a Torpignattara (Roma). photo credit: Vincenzo de Francesco.
Nicola Verlato – The new Atlantis – Olio su tavola – 25 cm x 35 cm, 2018
Jim Avignon – Murale per MURo mARkeT, il progetto sviluppato al Mercato Menofilo di Quarto Miglio per il VII Municipio di Roma durante il MURo Festival 2019. (L’opera è un omaggio a De Chirico, maestro della metafisica e della malinconia urbana che ha vissuto a Roma e che ha trasposto il fascino degli edifici Romani nelle sue opere. La scena rappresenta un uomo che potrebbe essere uno dei commercianti, che sorregge un contenitore di ortaggi (un omaggio al mercato da parte dell’artista tedesco), che fuma la pipa. Dal fumo esce la faccia di Gina Lollobrigida, che da queste parti ha la propria casa romana, come riferimento al fascino dei tempi passati dell’area romana di Quarto Miglio.)
Jim Avignon – The song remains the same – 22 cm x 33 cm – Tecnica mista su carta, 2018.
– via: Art Vibes submission – images courtesy of: Rosso20sette arte contemporanea
– Exhibition info: Da Sketch a MURo: Jim Avignon, Lucamaleonte, Beau Stanton, David Diavù Vecchiato, Nicola Verlato. A cura del MURo Museo di Urban Art di Roma.
– When: 5 ottobre – 16 novembre 2019.
– Where: Rosso20sette arte contemporanea, Via del Sudario 39 (Largo Argentina) – Roma.
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