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Chen Zhen - "Double Exil"

Chen Zhen – “Double Exil”

| On 05, Dic 2023

In mostra presso la sede parigina di Galleria CONTINUA la complessità dell’epoca contemporanea interpretata dalle installazioni artistiche di Chen Zhen.

di Francesco Spaghi


Picture: Chen Zhen – “Double Exil“. vedute generali Galleria Continua Paris, Francia. exhibition view Galleria Continua Paris, France. Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA. Photo by: Oak Taylor-Smith. Copyright Line: © ADAGP, Paris.


Nello spazio parigino di Galleria Continua è in corso fino al 6 gennaio la mostra personale dell’artista franco-cinese Chen Zhen (Shanghai, 1955 – Parigi, 2000).

Dal primo incontro con la sua arte alla Biennale di Venezia nel 1999, seguito da una prima mostra presso la galleria di San Gimignano nel 2000, GALLERIA CONTINUA ha presentato e sostenuto il lavoro dell’artista in varie città del mondo, in importanti musei e istituzioni e in numerose fiere ed eventi d’arte.

Di notevole importanza per dimensioni e per l’ampiezza del periodo coperto della carriera di Chen Zhen, Double Exil ha una valenza particolare a Parigi, patria adottiva dell’artista.

La mostra invita i visitatori a osservare da vicino l’opera di Chen Zhen e a scoprire i grandi temi che hanno calamitato il suo interesse nel corso di tutta la vita e che hanno anticipato le complessità socio-politiche di oggi.

Nato a Shanghai nel 1955, Chen Zhen cresce in una famiglia di medici francofoni nell’ex Concessione Francese durante la Rivoluzione Culturale. All’età di venticinque anni viene colpito da una malattia incurabile, l’anemia emolitica, che trasforma la sua visione dell’esperienza del valore del tempo e dello spazio lasciando un segno duraturo nella sua produzione artistica.

 

Chen Zhen - Double Exil. vedute generali Galleria Continua Paris, Francia. exhibition view Galleria Continua Paris, France. Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA. Photo by: Oak Taylor-Smith. Copyright Line: © ADAGP, Paris.
Chen Zhen – Double Exil. vedute generali Galleria Continua Paris, Francia. exhibition view Galleria Continua Paris, France. Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA. Photo by: Oak Taylor-Smith. Copyright Line: © ADAGP, Paris.

Consapevole di non avere molto tempo a disposizione, decide di emigrare in Francia, per aprirsi ad altre culture e ad altri mondi. Quando arriva a Parigi nel 1986, Chen Zhen è colto da un vero e proprio shock culturale. Abbandona la pittura e sviluppa il suo linguaggio artistico sotto forma di installazioni.

Successivamente sviluppa il proprio pensiero transculturale attorno a un concetto che battezza “transesperienza”: Questo neologismo rievoca l’esperienza del viaggiatore che esce dal proprio ambiente di origine, in un invito al dialogo tra le culture.

Chen Zhen esamina due situazioni contrastanti: quella dell’immigrato e della sua integrazione in un nuovo ambiente, e quella del nomade e del suo inesorabile sradicamento. Un’esperienza, quella del doppio esilio, sempre più diffusa nel XX secolo con l’accelerazione delle migrazioni umane.

La mostra si apre con il tema universale della pace e della fratellanza tra popoli e culture diverse e presenta un’evocazione dell’installazione
monumentale Jue Chang, Fifty Strokes to Each (1998) attraverso disegni preparatori, foto e un video della performance presentata alla Biennale di Venezia del 1999.

Nata nel contesto geopolitico del Medio Oriente dell’epoca, l’opera si interroga sui conflitti del mondo in generale e si pone come strumento al servizio dell’artista e del pubblico per esprimere in modo corale energie e tensioni.

La speranza nella generazione futura è trasmessa dalle opere della serie Un village sans frontières (2000). Per creare questo villaggio universale, Chen Zhen ha utilizzato novantanove sedie per bambini provenienti da diversi Paesi del mondo, trasformate in casette fatte di candele (in Cina, la candela simboleggia la vita di un individuo).

Circa due anni prima della sua morte, Chen Zhen decide di studiare la medicina tradizionale cinese, che considerava un modo di pensare e di agire molto vicino alla sua visione dell’arte. Queste conoscenze vengono trasposte nelle sue ultime opere, che si interrogano sull’azione curativa e purificatrice dell’arte nei processi metaforici di malattia e guarigione.

 

Chen Zhen - Double Exil. vedute generali Galleria Continua Paris, Francia. exhibition view Galleria Continua Paris, France. Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA. Photo by: Oak Taylor-Smith. Copyright Line: © ADAGP, Paris.
Chen Zhen – Double Exil. vedute generali Galleria Continua Paris, Francia. exhibition view Galleria Continua Paris, France. Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA. Photo by: Oak Taylor-Smith. Copyright Line: © ADAGP, Paris.

È il caso di Zen Garden (2) (2000), che esplora l’incontro tra due visioni della medicina, quella cinese e quella occidentale, in relazione al corpo umano, alla dimensione della cura e al contrasto tra gli stati fisici e quelli meditativi; e di Crystal Landscape of Inner Body (2000), che presenta gli organi umani in cristallo formando un “paesaggio interno” del corpo, al fine di trascrivere la geografia anatomica umana in tutta la sua fragilità e complessità.

Perseguendo una riflessione sul rapporto tra naturale e artificiale, tema centrale nella ricerca dell’artista, l’installazione Le Produit naturel / Le Produit artificiel, visibile dalla finestra di rue Michel-le-Comte, è costituita da finte rose rosse piantate in sterco bovino. Chen Zhen anticipa un futuro sempre più postumano, in cui la mente e la volontà dell’uomo lottano contro la natura e cercano di dominarla – e si interroga sui fondamenti dell’essere umano di fronte al rapido sviluppo dei settori tecnicoscientifici ed economico-commerciali.

Nel 1996, una residenza artistica nella comunità Shaker di Sabbathday Lake, nello stato americano del Maine, ha offerto a Chen Zhen l’opportunità di sperimentare un mondo in cui ogni gesto della vita quotidiana consentiva di sospendere il tempo e in cui la manualità si trasformava in meditazione. In quest’occasione, Chen Zhen ha immortalato ciascuno degli Shaker, creando uno spazio intimo di posa durante il quale si sono svolti scambi individuali con i membri della comunità.

Nella sala che si apre su rue Michel-le-Comte Mummification / Testament (1991), Lands-Objectscape (1995) e, nel seminterrato, La Légèreté / Le Poids
(1991), Le Dernier Portrait / L’Hibernation (1991), Les Textes de la lumière / La Lumière des textes (1992) sono installazioni a parete che esplorano
il tema della società dei consumi e della ciclicità della vita degli oggetti.

Per questi altari della modernità, realizzati all’inizio degli anni Novanta, Chen Zhen ha fatto propria la domanda di LamartineObjets inanimés,avez-vous donc une âme?” (Oggetti inanimati, avete dunque un’anima?) e ha utilizzato cimeli trovati nei mercatini delle pulci o raccolti per strada. Il passaggio dall’oggetto, con le sue connotazioni culturali, sociali, economiche e politiche, avviene attraverso elementi naturali come il fuoco, l’acqua e la terra, elementi che realizzano una vera e propria purificazione e sublimazione dei prodotti consumabili.

 

Chen Zhen - Double Exil. vedute generali Galleria Continua Paris, Francia. exhibition view Galleria Continua Paris, France. Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA. Photo by: Oak Taylor-Smith. Copyright Line: © ADAGP, Paris.
Chen Zhen – Double Exil. vedute generali Galleria Continua Paris, Francia. exhibition view Galleria Continua Paris, France. Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA. Photo by: Oak Taylor-Smith. Copyright Line: © ADAGP, Paris.

Nello spazio del seminterrato si trova anche il prezioso video dell’intera conversazione tra Chen Zhen e Hans Ulrich Obrist, avvenuta all’aeroporto di Osaka alla fine degli anni Novanta.

Al primo piano è esposta una selezione di dipinti astratti a olio su tela, eseguiti dall’artista in seguito a un viaggio in Tibet nel 1983, quando, malato, vi si recò per “ripulirsi” e “purificarsi”. Floating Qi – The Female Door (1985), Floating Qi – Instant (1985) e il trittico Transmigration (1985) sono ispirati al “Grande Vuoto” che, secondo il Taoismo, racchiude ogni tipo di fattore creativo e simboleggia sia il tempo che lo spazio, l’essenza e il potere, il movimento e l’armonia. In questi dipinti, Chen Zhen esprime la sua visione del Qi, l’energia vitale, come una linea verticale nella spirale del tempo.

La globalizzazione e la società dei consumi, e il loro rapporto con la tradizione, sono i temi centrali di Untitled, realizzata postuma nel 2015 sulla base di progetti dell’artista e composta da due barche gemelle le cui prue si incastrano tra loro. Ciascuna barca trasporta il proprio carico: oggetti fatti in Cina la prima, prodotti occidentali la seconda. Le due eliche ruotano continuamente, creando una dinamica psicologica bidirezionale. In questo modo, l’artista offre una metafora del rapporto contraddittorio e in evoluzione tra Cina e Occidente.

Secondo le parole di Chen Zhen, Social Investigation – Shanghai N.1 (1997) «si concentra sulla grande e violenta mutazione di una città come Shanghai quale tipico esempio di neo-autocolonizzazione in termini di pianificazione urbana. Il progetto combina dunque tracce storiche della colonizzazione, fotografie di mutamenti recenti, disegni immaginari di interventi urbani e testi critici di riflessione».

La mostra culmina intorno al tema della meditazione, con la grande installazione Purification Room (2000). L’installazione, che occupa l’ultima sala, presenta un ambiente domestico monocromatico in cui pareti, pavimento, mobili e oggetti sono ricoperti da uno spesso strato di argilla. Questo elemento naturale viene utilizzato per compiere un rituale di transizione e purificazione, al fine di ricongiungersi a una nuova esistenza alla fine del ciclo della vita. I visitatori sono invitati a meditare e a prendere coscienza della propria spiritualità e del proprio corpo, per ritrovare l’equilibrio con la natura e la società contemporanea.

A ventitré anni dalla sua morte, i temi affrontati da Chen Zhen sono ancora fondamentali per comprendere e interrogarsi sulle complessità dell’epoca contemporanea, mentre la ricchezza del suo lavoro gli è valsa un ampio riconoscimento internazionale.

 

Chen Zhen - Double Exil. vedute generali Galleria Continua Paris, Francia. exhibition view Galleria Continua Paris, France. Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA. Photo by: Oak Taylor-Smith. Copyright Line: © ADAGP, Paris.
Chen Zhen – Double Exil. vedute generali Galleria Continua Paris, Francia. exhibition view Galleria Continua Paris, France. Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA. Photo by: Oak Taylor-Smith. Copyright Line: © ADAGP, Paris.

Chen Zhen - Double Exil. vedute generali Galleria Continua Paris, Francia. exhibition view Galleria Continua Paris, France. Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA. Photo by: Oak Taylor-Smith. Copyright Line: © ADAGP, Paris.
Chen Zhen – Double Exil. vedute generali Galleria Continua Paris, Francia. exhibition view Galleria Continua Paris, France. Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA. Photo by: Oak Taylor-Smith. Copyright Line: © ADAGP, Paris.

Chen Zhen - Double Exil. vedute generali Galleria Continua Paris, Francia. exhibition view Galleria Continua Paris, France. Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA. Photo by: Oak Taylor-Smith. Copyright Line: © ADAGP, Paris.
Chen Zhen – Double Exil. vedute generali Galleria Continua Paris, Francia. exhibition view Galleria Continua Paris, France. Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA. Photo by: Oak Taylor-Smith. Copyright Line: © ADAGP, Paris.

Exhibition info: Chen Zhen – “Double Exil

When: 29 settembre 2023 – 6 gennaio 2024.
Where: Galleria Continua, Parigi.


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