Artemisia Gentileschi a Napoli
Redazione Art-Vibes | On 15, Feb 2023
Alle Gallerie d’Italia di Napoli un quadro essenziale della parabola napoletana della “pittora”.
di Redazione Art Vibes
Picture: Artemisia Gentileschi a Napoli, installation view, Gallerie D’Italia.
Fino al 19 marzo 2023 nel proprio museo napoletano delle Gallerie d’Italia in via Toledo, è ancora in corso la mostra Artemisia Gentileschi a Napoli, dedicata al lungo soggiorno napoletano della pittrice: un capitolo fondamentale nell’arte e nella vicenda biografica di Artemisia.
La mostra, realizzata con il patrocinio del Comune di Napoli, in special collaboration con la National Gallery di Londra e in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte, l’Archivio di Stato di Napoli e l’Università degli Studi “L’Orientale”, presenta un’accurata selezione di circa cinquanta opere provenienti da raccolte pubbliche e private, italiane ed internazionali che rendono la mostra un’occasione di aggiornamento degli studi scientifici sull’argomento.
Il soggiorno napoletano di Artemisia Gentileschi, attestato tra il 1630 e il 1654 e interrotto solo da una parentesi londinese tra la primavera del 1638 e quella del 1640, costituisce il capitolo conclusivo e più esteso nel tempo dell’intensa esistenza della pittrice.
Ciò nonostante, e a fronte del clamore mediatico suscitato da Artemisia, anche come eroina proto-femminista, tale stagione raramente ha ricevuto una attenzione specifica da parte della critica e delle iniziative espositive dedicate all’artista; e mai a Napoli si era tenuta una mostra su questa fase della sua carriera.
Artemisia Gentileschi (Roma 1593 – Napoli (?), dopo il 1654), Sansone e Dalila, 1630-1638 ca olio su tela, 90,5 x 109,5 cm Collezione Intesa Sanpaolo Gallerie d’Italia – Napoli. Archivio Patrimonio Artistico Intesa Sanpaolo / foto Luciano Pedicini, Napoli
Il percorso espositivo presenta sia opere realizzate da Artemisia, sia opere realizzate da artisti di primo livello a lei strettamente collegati, per lo più attivi a Napoli negli stessi anni della pittrice, come Massimo Stanzione, Paolo Finoglio, Francesco Guarino, Andrea Vaccaro o la riscoperta “Annella” Di Rosa, la maggiore artista napoletana della prima metà del Seicento, anche lei vittima – secondo una tradizione antica però inattendibile – della violenza di genere.
La selezione delle ventuno opere di Artemisia in mostra offre un quadro essenziale della parabola napoletana della “pittora”, con i suoi vertici e i suoi aspetti ancora problematici: per la prima volta sono esposte al pubblico italiano capolavori come la giovanile Santa Caterina d’Alessandria, di recente acquisita dalla National Gallery di Londra, che costituisce l’antefatto della mostra; inoltre, la medesima Santa del Nationalmuseum di Stoccolma o la Giuditta e l’ancella con la testa di Oloferne del Nasjonalmuseet di Oslo.
Non mancano poi le grandi e rare commissioni pubbliche della pittrice, dall’Annunciazione di Capodimonte a due delle tre monumentali tele realizzate tra il 1635 e il 1637 circa per il coro della cattedrale di Pozzuoli, il San Gennaro nell’anfiteatro e i Santi Procolo e Nicea, quest’ultima restaurata per l’occasione.
Artemisia Gentileschi a Napoli, installation view, Gallerie D’Italia
Artemisia Gentileschi a Napoli, installation view, Gallerie D’Italia
La realizzazione della mostra è stata preceduta da una intensa attività di indagine scientifica e di ricerca archivistica che ha restituito nuovo e importante materiale per la biografia di Artemisia, che fa del catalogo uno strumento fondamentale anche per il prosieguo degli studi, grazie a un accurato regesto documentario.
Si sono finalmente chiarite le circostanze dell’arrivo di Artemisia Gentileschi a Napoli, nel 1630, direttamente da Venezia, così come si sono aggiunte ulteriori tracce per i suoi anni estremi, afflitti da difficoltà economiche, confermando l’intuizione letteraria di Anna Banti, sia la sua vicenda privata (il concubinato della figlia Prudenzia Palmira e il matrimonio riparatore seguito alla nascita del nipote Biagio, nel 1649), sia alcuni degli aspetti salienti della sua attività, a cominciare dal ruolo della committenza vicereale e borghese, per finire con le relazioni tra Artemisia e le accademie letterarie, che già in vita contribuirono ad amplificarne la fama.
La mostra alle nuove Gallerie d’Italia di Napoli nasce come approfondimento dell’esposizione monografica dedicata all’artista alla National Gallery di Londra nel 2020, con la consulenza speciale di Gabriele Finaldi, direttore del museo londinese, e la curatela di Antonio Ernesto Denunzio e Giuseppe Porzio.
Artemisia Gentileschi a Napoli, installation view, Gallerie D’Italia
– website: gallerieditalia.com/it/napoli
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