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L’arte e quel particolare rapporto tra pittura e gioco

L’arte e quel particolare rapporto tra pittura e gioco

| On 02, Mag 2023

Il binomio pittura e gioco, un legame che perdura da secoli, dal Caravaggio, all’arte più contemporanea, fino al gaming design.

di Redazione Art Vibes


Picture: Cassius Marcellus Coolidge – A Friend in Need (un amico in difficoltà), 1903. image via: wikipedia.org.


Il rapporto tra pittura e gioco ha una lunga storia che risale ai tempi antichi, quando i giochi da tavolo erano spesso dipinti su tavole o su altri supporti. In seguito, molti artisti hanno creato opere d’arte che rappresentano giochi da tavolo e carte da gioco, spesso utilizzati come simboli per rappresentare la vita, il destino e la fortuna.

La pittura e il gioco spesso si sono influenzati a vicenda, con artisti che utilizzano attività ludiche come tema o soggetto delle loro opere, e i giocatori che apprezzano l’arte come elemento decorativo dei loro giochi. Inoltre, molte attività da tavolo e carte da gioco sono diventati veri e propri oggetti d’arte, con design e decorazioni elaborate che li rendono non solo funzionali, ma anche esteticamente piacevoli.

Oggi, il rapporto tra pittura e gioco continua ad evolversi, con artisti che creano opere d’arte ispirate ai giochi, e designer che collaborano con artisti per creare attività ludiche con un design particolarmente accattivante. Inoltre, molti giochi moderni utilizzano componenti artistiche come parte integrante del gioco stesso, utilizzando le immagini per creare un’esperienza più coinvolgente e immersiva. Per giochi moderni si intendono i tradizionali videogame per console o pc o le app per dispositivi mobili o smartphone.

Il panorama oggi dei software è davvero ampio, come può dimostrare la sezione slot machine online di una piattaforma digitale o il catalogo delle software house. Ad ogni modo le opere d’arte che hanno come tema il gioco, dai dipinti ai disegni, dalle sculture ai collage, sono numerose.

Tra le più note rientra senza ombra di dubbio “I Giocatori di Carte” di Paul Cézanne, ossia una serie di dipinti che rappresentano uomini intenti a giocare a carte in un bar. Cézanne ha dipinto questa serie di opere tra il 1890 e il 1895, esse rappresentano i giocatori in modo realistico e dettagliato. I dipinti – dal valore di svariati milioni di dollari – mostrano una grande attenzione ai dettagli, con Cézanne che cerca di catturare l’atmosfera e il mood della scena. I personaggi sono rappresentati in modo realistico, senza idealizzazioni o esagerazioni, e sembrano concentrati e intenti sul gioco.

 

Paul Cézanne - I giocatori di carte, 1890-1895. Olio su tela, Musée d'Orsay, Parigi
Paul Cézanne – I giocatori di carte, 1890-1895. Olio su tela, Musée d’Orsay, Parigi

Ci sono cinque dipinti nella serie “I Giocatori di Carte”, ognuno con leggere variazioni nella composizione e nella posizione dei personaggi. In alcune opere i giocatori sono rappresentati con espressioni di intensa concentrazione, mentre in altri sembrano essere più rilassati e tranquilli. La serie di dipinti è stata molto influente nella storia dell’arte, ispirando molti altri artisti a rappresentare scene di vita quotidiana e momenti intimi della vita umana.

Inoltre, i progetti di Cézanne hanno influenzato lo sviluppo del movimento cubista, con l’artista che sperimentava con la forma e la struttura per creare un senso di profondità e spazio sulla tela. “I Giocatori di Carte” sono considerati una delle opere più importanti di Cézanne e un esempio di come l’artista abbia influenzato il corso dell’arte moderna con la sua attenzione ai dettagli, la sua sperimentazione formale e la sua rappresentazione realistica della vita umana.

Un altro esempio di opera d’arte che si è ispirata al tema del gioco è “Cani che giocano a poker” di Cassius Marcellus Coolidge. In questo caso si tratta di 16 tele dipinte ad olio, sulle quali si possono ammirare dei cani antropomorfi che si cimentano nel gioco del poker o in altre attività ludiche. Dal progetto traspare la capacità da parte dell’artista di combinare fantascienza ed ironia, tanto che le passioni degli uomini, appunto, appartengono anche a questi cani dalle sembianze quasi umane.

La “Partita a Scacchi” di Sofonisba Anguissola è un’altra dimostrazione del forte legame che nel corso della storia si è instaurato tra pittura e gioco. Quello di Anguissola è un dipinto del XVI secolo che rappresenta la famiglia della pittrice intenta a giocare a scacchi. Il progetto è notevole per la sua rappresentazione dettagliata della scacchiera e dei personaggi.

Un’altra opera famosissima ispirata al gioco è senza ombra di dubbio “I Bari” di Caravaggio, anch’egli grande fan del gioco di carte. Il dipinto venne realizzato tra il 1594 e il 1595 e presenta due giocatori durante un testa a testa al tavolo, con un baro che osserva le mani dell’altro. L’artista era un fan del gioco di carte. Condusse una vita da romanzo ed era dotato di un’innata sensibilità: sembrava un uomo del popolo che carpica gli aspetti peculiari del vivere di tutti i giorni della gente comune, e dunque anche la puntata occasionale al gioco.


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