Art

Erich Turroni + Verter Turroni - Antologia Fossile

Redazione Art-Vibes | On 16, Feb 2017

Una collezione di arredi ispirata all’imperfezione della materia, sintesi fra natura e artificio.

di Redazione Art Vibes

Picture: Erich Turroni – Atelier

L’ultimo appuntamento del Festival Cristallino – Luoghi per le arti visive, a cura di Calligraphie si terrà negli atelier degli artisti Verter ed Erich Turroni, in via Viole 128/130 a Gambettola (FC).

Sarà un’occasione per entrare in contatto con le peculiarità del loro lavoro artistico, da sempre intrecciato all’elaborazione creativa dell’Imperfetto Lab, progetto di arredo e design di cui i Turroni sono artefici. Se il lavoro artigianale dei Turroni si esplica in una collezione di arredi ispirata all’imperfezione della materia, esprimendo una sintesi fra natura e artificio, di simile stampo, ma con verticalizzazione maggiore, risulta la loro operazione artistica, avvinta alla consistenza materica e volumetrica degli oggetti e al rapporto che essi sanno intrattenere con lo spazio che li circonda.

Verter Turroni – Atelier

La visita metterà in dialogo il percorso a volte ravvicinato e a volte dissonante dei due fratelli, presentando opere che documentano il loro lungo viaggio di ricerca e il legame intellettuale che li unisce.
Gli esiti sono quelli di scenografiche installazioni dove scultura e manipolazione della materia, che si fa tattile e ruvida nella superficie e possente nelle dimensioni, derivano dalla capacità dei Turroni di padroneggiare le forme con l’abilità di alchimisti, abilità che si spinge nell’uso della resina che avvolge e blocca congelandoli in un bozzolo alcune loro opere, compresi i disegni.

La visita agli atelier sarà a cura di Franca Fabbri, docente di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea.

In chiusura di serata la performance musicale ANTICLIMA dei TIR, gruppo composto da Giulio Accettulli e Marco Pandolfini Keeno, anche in questo caso un evento performativo sulla scia della ricerca condotta sull’ultimo numero della rivista EDEL, Architetture del suono.

TIR è un duo talmente post-elettronico da consegnarsi in una forma quasi ancestrale: forse è per questo che si definisce paleo-antropotronico. Strumenti forzati a sequenze ossessive e intrecci minuziosi dipingono panorami onirici virtualmente senza confini. Qualcuno ha scritto che il TIR genera «una stasi sub-polare che mitiga un mai sopito fuoco romantico». Dopo un’installazione sonora e un EP, è alle prese col primo disco lungo, Clima, che ha tutta l’aria di un concept molto minaccioso. La performance Anticlima annuncia e contravviene alle sonorità del disco.