Animali Sacri - Mostra collettiva
Redazione Art-Vibes | On 17, Mag 2016
J.A.W. Cooper, Twee Muizen, Beatriz Mutelet, Corine Perier e Selena Leardini interpretano l’animale nella loro dimensione sacrale.
di Redazione Art Vibes
Picture: J. A. W. Cooper – Rage Webres (detail).
Per concludere la stagione 2015/2016, Nero Gallery è lieta di presentare la mostra collettiva Animali Sacri. La galleria ha il grande onore di ospitare per la prima volta in Italia l’artista americana J.A.W Cooper, affiancata da altrettanto notevoli artisti: la coppia spagnola Twee Muizen, le due francesi Beatriz Mutelet e Corine Perier e l’italiana Selena Leardini.
Per Animali Sacri abbiamo chiesto agli artisti di rappresentare l’animale nella loro dimensione sacrale. La mostra mette al centro i profondi legami esistenti tra le grandi religioni e tutte le forme viventi, ma anche, talvolta, il rapporto complesso e contradittorio. Tante sono le religioni, dalla preistoria ad oggi, ad aver costruito gran parte dei loro culti sulla venerazione degli animali: le tradizioni sciamaniche, il cristianesimo celtico, la religione egizia, il buddismo, l’induismo… fino alle tre principali religioni monoteiste: l’islam, il cattolicesimo, l’ebraismo.
J.A.W Cooper ci offre, nel suo trittico, la rappresentazione del legame tribale ed ancestrale tra l’animale e l’uomo. In ogni disegno la figura umana è affiancata da una fiera che ne simboleggia un tratto particolare: il leone e i pesci sono allegorie di forza e fecondità, la tigre ha una doppia faccia, da una parte di giustizia e successo e, dall’altra di distruzione, infine, l’ibis descrive il destino.
Beatriz Mutelet ha scelto d’indagare il culto degli animali nella religione egizia, reinterpretando le divinità zoomorfe: Bastet, Horus, Tefnout. Corine Perier, invece, sceglie di rappresentare l’animale nei suoi tratti più ibridi in una veste preziosa e rara, cercando di onorare la loro bellezza e rendendoli così umani.
Le religioni asiatiche sono interpretate dal duo dei Twee Muizen. Il pavone, che rappresenta l’animale sacro indiano e l’unicorno venerato in Cina. Nelle loro opere questi due animali sono simboli di saggezza e bellezza. L’artista italiana Selena Leardini esplora questo universo attraverso un esegesi dei santi cristiani e delle loro simbologie come per esempio l’agnello, in una chiave più onirica e surreale.
Nella religione cristiana e soprattutto durante il medioevo, la figura dell’animale era vista come inferiore e sottomessa all’uomo. Col passare del tempo, però si ritorna al legame che il cristianesimo voleva far sparire dalle religioni pagane, l’animale diventa simbolo del bene, aiuta l’uomo ad interpretare il mondo, e ha anche uno scopo moralizzatore. L’animale è considerato creatura di Dio al pari dell’uomo e quindi allo stesso livello. «L’uomo può e deve amare le creature di Dio. Da Dio le riceve e le guarda e le onora come se al presente uscissero dalle mani di Dio».
Beatriz Mutelet – Bastet
J. A. W. Cooper – Rage Webres
Corine Perier – Le Monarque
Selena Leardini – L’Agnello di Dio, acrilico su legno, 35×63, 2016
– via: Art Vibes submission – images courtesy of: Nero Gallery
– Exhibition info: Animali Sacri – Mostra collettiva
– When: 28 maggio – 30 luglio 2016. Inaugurazione 28 maggio 2016 ore 20.00.
– Where: Nero Gallery, Via Castruccio Castracane, 9 – 00176 Roma.
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