Anicka Yi - “Metaspore”
Redazione Art-Vibes | On 27, Feb 2022
Un percorso immersivo tra arte e scienza per esplorare i concetti di interdipendenza, ecosistema e simbiosi. L’estetica fantascientifica di Anicka Yi in mostra a Milano presso la Pirelli Hangar Bicocca.
di Redazione Art Vibes
Picture: Anicka Yi – Biologizing the Machine (spillover zoonotica), 2022 Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2022. Commissionata e prodotta da Pirelli HangarBicocca, Milano. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio.
Anicka Yi è una delle figure più innovative e interessanti nel panorama artistico contemporaneo. Nella sua pratica combina linguaggi e tematiche provenienti da ambiti differenti: dalla filosofia alla biologia, dalla politica alla fantascienza. Dal 24 febbraio al 24 luglio 2022 va in scena la sua personale “Metaspore”, presso gli spazi della Pirelli Hangar Bicocca a Milano.
Il percorso espositivo prevede oltre venti installazioni, creazioni multiformi che scardinano i confini tra scienza e arte, tra organico e sintetico, tra umano e non umano, indagando i concetti di metamorfosi, interdipendenza, ecosistema e simbiosi. La mostra stimola l’esperienza sensoriale e percettiva dei visitatori, attraverso odori, forme mutanti ed elementi biologici disorientanti.
Ne sono esempio gli ecosistemi microbici dalle molteplici colorazioni dell’opera Biologizing the Machine (spillover zoonotica), 2022, composta da grandi teche di vetro e nata dalla collaborazione con il dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra (DISAT) dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Testimonianza del dialogo tra arte e scienza proposto da Anicka Yi, l’opera muta e reagisce all’ambiente circostante, plasmando l’esperienza dei visitatori.
Anicka Yi – Metaspore, veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2022. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio.
“Metaspore”, a cura di Fiammetta Griccioli e Vicente Todolí, riunisce oltre venti opere di Anicka Yi (Seul, 1971; vive e lavora a New York) realizzate negli ultimi dieci anni e approfondisce l’approccio poliedrico dell’artista coreano-americana, caratterizzato dalla commistione di materiali deperibili e industriali in assemblaggi che sfidano l’aspetto immutabile della scultura e dell’installazione.
La mostra, la più completa mai presentata, è concepita come un percorso sinestetico e immersivo, partendo dai primi progetti del 2010, che si distinguono per una ricerca su materiali tattili e olfattivi, per giungere alle installazioni realizzate dall’artista con il supporto di figure professionali differenti, quali architetti, scienziati, profumieri, con cui Anicka Yi ha co-creato progetti legati alle innovazioni nei campi della tecnologia e della scienza.
Il titolo, “Metaspore”, prende ispirazione dal mondo biologico: le spore sono le unità cellulari che riproducono e danno origine a nuove entità viventi senza la necessità di una riproduzione sessuale, da qui il legame simbolico e concettuale con la mostra di Pirelli HangarBicocca, che si trasforma autonomamente nel corso del tempo. L’esposizione inoltre apre un nuovo capitolo nel lavoro di Anicka Yi: la scelta di approfondire opere del passato si pone come un momento riflessivo e immaginativo per futuri sviluppi ed evoluzioni della sua pratica. Il progetto espositivo è incentrato, da un lato, sulla dimensione olfattiva, presentando una serie di lavori connotati dall’uso di fragranze, e, dall’altro, sull’analisi di processi biologici quali la decomposizione e la metamorfosi.
Anicka Yi – Biologizing the Machine (spillover zoonotica), 2022 Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2022. Commissionata e prodotta da Pirelli HangarBicocca, Milano. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio.
Il visitatore può accedere allo spazio espositivo attraverso un lungo corridoio, originariamente realizzato per la personale dell’artista alla Kunsthalle di Basilea nel 2015. Su ogni lato della struttura è collocata una serie di sculture di sapone alla glicerina e di batteri, racchiusi ed enfatizzati all’interno di vetrine illuminate come a preservare oggetti preziosi. Attraversando questo diorama di suggestioni contrastanti, come quelle legate alle idee di igiene e contaminazione, si è poi immersi in un ambiente scuro contraddistinto da una luce soffusa emanata dalle installazioni in mostra e da un’atmosfera sospesa e avveniristica.
Lungo il percorso, lo spettatore è messo a confronto con numerosi altri lavori che invitano alla riflessione sui concetti di corpo, interdipendenza, ecosistema e simbiosi.
Anicka Yi – Le Pain Symbiotique, 2014 (particolare). Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2022. The Museum of Contemporary Art, Los Angeles Gift of Chara Schreyer. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio.
Tra questi, in occasione della mostra, è stata realizzata una versione rinnovata e ampliata di Biologizing the Machine (terra incognita), presentata alla 58. Biennale di Venezia nel 2019 e qui commissionata e prodotta specificamente per Pirelli HangarBicocca.
Proseguendo la sua ricerca pluriennale sui batteri, Anicka Yi e il suo studio hanno collaborato con il dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra (DISAT) dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca per dar vita alla riproposizione dell’opera; dal nuovo titolo Biologizing the Machine (spillover zoonotica), 2022, e in un display completamente riconfigurato. Sette grandi teche in vetro ospitano una coltura di Winogradsky (dal nome del microbiologo russo che ha inventato questo dispositivo per lo sviluppo di microrganismi), un ecosistema di batteri del suolo, cianobatteri e alghe, creato localmente. Attraversando cicli di crescita, stasi e decadimento, l’opera evolve nel tempo reagendo all’ambiente circostante: gli organismi assumono infatti diverse colorazioni che generano dipinti sospesi che mutano durante il periodo di mostra.
Anicka Yi – Metaspore, veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2022. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio.
All’interno del percorso espositivo, viene presentato Auras, Orgasms and Nervous Peaches, 2011, realizzato per la prima personale dell’artista alla galleria 47 Canal di New York. L’opera appare come una stanza vuota e asettica senza soffitto mentre i muri esterni trasudano olio d’oliva, innescando un cortocircuito fra interno ed esterno, evocando i fluidi che penetrano e fuoriescono dai nostri corpi. Similmente, in un altro lavoro esposto, Skype Sweater, 2010/2017, Yi esamina il corpo nei suoi aspetti organici e politici, utilizzando materiali iconici del suo lessico visivo quali l’aria, il gel e gli oggetti fritti in tempura.
L’installazione mette in questione lo sfruttamento dei corpi, la loro relazione con la dimensione animale e lo stile di vita consumistico e capitalista, utilizzando tecniche culinarie e richiamando all’ingrediente base della cosmetica: la glicerina.
Anicka Yi – Shameplex, 2015 (particolare). Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2022, The Museum of Modern Art, New York. Fund for the Twenty-First Century, 2017 Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio.
Un’estetica fantascientifica pervade queste e numerose altre opere presenti in mostra, come Shameplex, 2015, composta da sette contenitori in plexiglass riempiti con un gel ultrasuoni all’interno del quale sono conficcati degli spilli, che a contatto con la sostanza glutinosa arruginiscono. Al contempo la dimensione fantascientifica si esprime anche attraverso l’indagine dell’artista sulle paure contemporanee legate all’igiene e alla contaminazione.
Le stesse erano protagoniste di “You can call me F”, mostra del 2015 presso The Kitchen, New York, i cui lavori principali sono esposti in Pirelli HangarBicocca per la prima volta insieme da allora. Realizzate all’epoca in un clima di tensione attorno all’epidemia dell’ebola, le cinque installazioni disposte al centro dello spazio espositivo dello Shed somigliano a ‘padiglioni da quarantena’ – strutture composte da pareti trasparenti in PVC, ognuno delle quali reca sulla superficie esterna forme geometriche e astratte che richiamano i segnali di pericolo biologico.
Anicka Yi – L’artista
Anicka Yi è emersa come una delle figure più radicali della scena artistica degli ultimi anni 2000, grazie a una ricerca che, situandosi alla soglia fra arte e scienza, partecipa al dibattito attuale sulla ridefinizione delle categorie tra umano e macchina, naturale e sintetico. La sua opera dà origine a narrazioni che intrecciano quesiti filosofici a immaginari fantascientifici, e crea connessioni tra biologia e letteratura, tra vita e racconto, con un approccio che viene definito ‘bio-fiction’. “Voglio fondere scrittura e vita – la concezione che ogni entità vivente abbia le proprie narrazioni, contesti, prospettive, storie – con lo studio della vita, che ora include l’accoglienza di prospettive non umane” (Anicka Yi in Ross Simonini, In the Studio: Anicka Yi, Art in America, 2017).
Nella sua pratica Yi combina un’acuta sensibilità per il linguaggio dell’immagine in movimento con le potenzialità di sostanze organiche e biologiche come gel, glicerina, lievito o altri microgranismi, realizzando sculture ibride e installazioni che si articolano spesso in complessi ecosistemi. Questo è il caso, ad esempio, di Le Pain Symbiotique, realizzata in occasione della Biennale di Taipei nel 2014 ed esposta anche nella mostra di Pirelli HangarBicocca. L’opera si compone di una struttura trasparente e gonfiabile attraverso cui i visitatori possono scorgere un paesaggio caratterizzato da materiali commestibili inframmezzati da proiezioni di batteri al microscopio.
Anicka Yi – Metaspore, veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2022. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio.
L’artista predilige sensi quali l’olfatto, il tatto e il gusto, largamente trascurati nell’ambito delle culture visive. Perseguendo un approccio di ricerca sinestetico, Yi riflette sulle funzioni fondamentali di elementi legati all’invisibile e all’effimero, come aria, odori e batteri, e sul modo in cui condizionano la nostra vita quotidiana, mettendone in luce, non solo gli aspetti scientifico-percettivi, ma anche la dimensione sociopolitica.
I profumi e le fragranze diventano opere scultoree autonome che occupano e definiscono lo spazio mentre attraversano i nostri corpi, sottoforma di molecole impercettibili. L’artista è affascinata soprattutto dal modo in cui l’olfatto e l’odore possono alterare e manipolare la nostra percezione ambientale e permetterci di distinguere l’alterità, sottolineando come la sensazione di disagio legata all’odore è intrinsecamente connessa alla paura dell’Altro.
Anicka Yi – Metaspore, veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2022. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio.
In Immigrant Caucus, 2017 – parte della mostra in Pirelli HangarBicocca – contenitori a pressione emanano un profumo concepito dall’artista ibridando le componenti chimiche del sudore di donne asiatico-americane alle emissioni delle formiche carpentiere. L’accostamento delle due componenti olfattive si configura come un commento politico sulle minoranze asiatico-americane e sull’invisibilità del loro lavoro.
Negli anni, l’artista ha strutturato una pratica di studio nutrita, insieme, dai campi della filosofia e della scienza, approcciando inoltre le aree della microbiologia, della biologia sintetica e dell’intelligenza artificiale e lavorando a stretto contatto con professionisti scienziati specializzati. La sua indagine filosofica e la sua prassi artistica sono inoltre state influenzate dalle teorie di pensatori e accademici quali Donna Haraway (1944), Lynn Margulis (1938 – 2011), Karen Barad (1956) o Eduardo Viveiros de Castro (1951), per citarne alcuni, che hanno contestato l’eccezionalismo umano, proponendo un modello di relazione simbiotica con animali e vegetali e conducendo ricerche su forme di coscienza e intelligenza alternative.
Queste collaborazioni e studi sono risultati centrali per lo sviluppo del complesso ed elaborato ecosistema che Yi ha realizzato in occasione della commissione per la Turbine Hall della Tate Modern a Londra, In Love With The World (12 ottobre 2021 – 6 febbraio 2022). L’artista ha riconfigurato il monumentale spazio industriale con una serie di “scentscapes”, paesaggi odorosi, dove fragranze, create appositamente, evocano specifici periodi temporali, dall’era Precambriana a quella industriale. L’ambiente è inoltre popolato da particolari macchine, chiamate aerobes, simili a cefalopodi e funghi, che fluttuano influenzate da elementi esterni come cambiamenti di temperatura e odori. Combinando tecnologia e biologia, arte e scienza, l’artista riflette su come le macchine e l’intelligenza artificiale possano essere re-immaginate, evolversi e diventare indipendenti dall’essere umano entrando in comunicazione con piante, animali e microrganismi.
Anicka Yi – Metaspore, veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2022. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio.
Anicka Yi – Metaspore, veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2022. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio.
– Exhibition info: Anicka Yi – “Metaspore”, a Cura di Fiammetta Griccioli e Vicente Todolí.
– When: 24 febbraio – 24 luglio 2022
– Where: Pirelli Hnagr Bicocca Milano.
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