Anecdotes on Origin - A plus A gallery
Redazione Art-Vibes | On 23, Set 2019
Venezia: differenti artisti in dialogo per un’esplorazione contemporanea sul concetto di origine.
di Redazione Art Vibes
– Picture: Ella Littwitz, For the Glory of the Nation, 2017, (detail), Exhibition view, Anecdotes on Origin, A plus A Gallery, Courtesy A plus A Gallery, Credits Kristi Giambattista.
Anecdotes on Origin è l’emblematico titolo della mostra che si inaugura sabato 31 agosto 2019, alle ore 18:00 presso la galleria A plus A; risultato di uno lungo lavoro di studio svolto dai curatori della School for Curatorial Studies Venice, e comprende lavori di artisti quali: Lea Cetera, Beth Collar, Jeschkelanger, Ella Littwitz, Arash Nassiri.
Anecdotes on Origin esplora un concetto permeabile come quello di origine, genesi di attività gnoseologiche e fonte di dubbi antropologici. La mostra, infatti, rintraccia nell’erosione di diversi concetti sovrani di origine delle prospettive diverse, che corrompono la predeterminazione dettata dal tempo e dalla storia.
A livello globale, da tempo immemore, la storia delle origini, insieme alla mitologia, crea una struttura di valori che viene utilizzata per navigare o interpretare l’esistenza nel suo sviluppo. Nonostante la trasparenza di questo costrutto sociale, l’umano intelletto risulta inconsciamente imprigionato all’interno di canali scolpiti sin dai primordi.
Difficile è la rimozione dei pregiudizi creati dai miti della ripetizione dell’origine e nell’origine, in quanto instillati sovente attraverso la conquista e la violenza, in un moto che ne riproduce la struttura formale attraverso la ripetizione, mascherando nel contenuto lo scorrere del tempo. La mitologia inerente l’origine pare imporre interpretazioni incapaci di affrontare deviazioni, imbrigliando così il libero arbitrio ed ogni libertà in un devastante cortocircuito.
Ella Littwitz, For the Glory of the Nation, 2017, (detail), Exhibition view, Anecdotes on Origin, A plus A Gallery, Courtesy A plus A Gallery, Credits Kristi Giambattista.
Exhibition view, Anecdotes on Origin, A plus A Gallery. Courtesy A plus A Gallery. Credits: Kristi Giambattista
L’intento della mostra è di cristallizzare alcune visioni d’origine, riflettendo su questioni come la geografia, la storia, l’identità e la società. Gli artisti selezionati concorrono a creare un dialogo che suggerisce prospettive diverse sul tema decontestualizzando oggettività, natura e biologia, cercando di smontare le percezioni della cultura.
Sebbene le strutture di potere siano inscritte a logiche sull’origine tradizionalistiche, narrative più recenti hanno sconvolto radicalmente le antiche dogmatiche. La creazione concettuale di significati nuovi o ibridi si rivela dunque inevitabile quanto significativa. La speranza di una cosciente e non degenerata auto-costruzione della storia è forse possibile. Rivolgendo un occhio critico alla tradizione, il concetto di origine può essere divincolato dai limiti gravosi del passato, ponendo all’orizzonte nuovi significati.
Concept – Anecdotes on Origin
Nel tentativo di creare un collegamento lineare tra passato e presente, la nozione di origine è stata ancorata a miti, avvalorati da storie stratificate nel tempo. Essi esistono ovunque e vengono considerati come la struttura portante sulla quale costruire la nostra intera esistenza. Ma più ci si sofferma su tali miti, più diventa necessario rimettere in discussione le strutture di potere imposte dai tradizionali concetti di origine, in quanto ci si accorge che esse sono fondate su aneddoti, ovvero racconti con un fine ricreativo più che storiografico.
La mostra esorta proprio a riconsiderare i mezzi e le modalità con cui le narrazioni sulle origini vengono trasmesse per identificare le incongruenze tra aneddoti su un passato inconoscibile e le esperienze vissute da ognuno di noi.
Uno degli aneddoti che definisce le origini è la storia del legame tra l’uomo e la terra in cui è nato. Nell’Iliade di Omero, gli ateniesi vengono descritti come “autoctoni”, ovvero derivanti dal luogo in cui risiedono. In epoca medievale, l’allegoria del radicamento ad un luogo è incarnata dall’albero genealogico di Gesù di Nazareth (l’albero di Jesse), il quale è particolarmente importante nelle tre religioni abramitiche.
L’essere concepito dal suolo natio implica che ci si possa realizzare a pieno solo in loco, in quanto climaticamente, culturalmente e etnicamente legati al proprio lignaggio. “Non dimenticare le tue radici” è una frase che ci viene detta spesso e nei modi più svariati.
Il padre della teoria evoluzionistica, Charles Darwin sostenne che l’immagine dell’albero fosse essenziale per la comprensione scientifica della specie. Secondo Darwin – uno scienziato del XX secolo proveniente dal Vecchio Mondo – c’era una connessione tra i rami più floridi di un grande albero, capaci di prosperare perché solidamente radicati e la sopravvivenza di alcune specie su altre destinate all’estinzione, correlando i rami più resistenti con la capacità delle specie di stanziarsi e attecchire in un dato luogo.
Jeschkelanger, empty glass, 2019, Exhibition view, Anecdotes on Origin, A plus A Gallery, Courtesy A plus A Gallery, Credits Kristi Giambattista.
Beth Collar, Seriously, 2017, Exhibition view, Anecdotes on Origin, A plus A Gallery, Courtesy A plus A Gallery, Credits Kristi Giambattista.
Arash Nassiri, Darwin Darwah, 2018, Exhibition view, Anecdotes on Origin, A plus A Gallery, Courtesy A plus A Gallery, Credits Kristi Giambattista
Beth Collar, Seriously, 2017, Exhibition view, Anecdotes on Origin, A plus A Gallery, Courtesy A plus A Gallery, Credits Kristi Giambattista.
L’inaugurazione della mostra è stata preceduta dal progetto Empty_glass, nato dalla collaborazione tra il collettivo Jeschkelanger e lo chef Hayk Seirig, che si è svolto nella sontuosa sala della musica dell’Hotel Ca’ Sagredo a Venezia.
Un inusuale simposio in cui gesto performativo, istallazione e creazione collettiva si sono incontrati in un connubio d’interazioni ed energie che emergono e si fissano sulle superfici trasparenti, fondamento e supporto dell’opera stessa.
Jeschkelanger – Empty glass, School for Curatorial Studies Venice, Ca Sagredo Hotel. Credits: Kristi Giambattista
Jeschkelanger – Empty glass, School for Curatorial Studies Venice, Ca Sagredo Hotel. Credits: Kristi Giambattista
– via: Art Vibes submission – images courtesy of: A plus A
– Exhibition info: Anecdotes on Origin. Artisti: Lea Cetera, Beth Collar, Ella Littwitz, Arash Nassiri, Jeschkelanger
– When: 3 settembre – 16 novembre 2019.
– Where: A plus A gallery, San Marco 3073, Venice, Italy
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