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AMERICAN ART 1961-2001 - Palazzo Strozzi, Firenze

AMERICAN ART 1961-2001 – Palazzo Strozzi, Firenze

| On 27, Mag 2021

Da Andy Warhol a Kara Walker: oltre 80 opere dei più importanti artisti americani dagli anni Sessanta agli anni Duemila dalle collezioni del Walker Art Center di Minneapolis.

di Redazione Art Vibes


Picture: AMERICAN ART 1961-2001 – Palazzo Strozzi, Firenze (installation view). photo credit: ©Ela Bialkowska, OKNOstudio.


Dal 28 maggio al 29 agosto 2021 Palazzo Strozzi presenta American Art 1961-2001, una grande mostra che celebra l’arte moderna degli Stati Uniti d’America attraverso oltre 80 opere di artisti come Andy Warhol, Mark Rothko, Louise Nevelson, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, Bruce Nauman, Barbara Kruger, Robert Mapplethorpe, Cindy Sherman, Matthew Barney, Kara Walker, esposte a Firenze, molte di esse per la prima volta in Italia, grazie alla collaborazione con il Walker Art Center di Minneapolis.

L’esposizione propone uno straordinario percorso attraverso importanti e iconiche opere di personalità e movimenti che hanno segnato l’arte americana tra due momenti storici decisivi, l’inizio della Guerra del Vietnam e l’attacco dell’11 settembre 2001: dalla Pop Art al Minimalismo, dalla Conceptual Art alla Pictures Generation, fino alle più recenti ricerche degli anni Novanta e Duemila.

A cura di Vincenzo de Bellis (Curator and Associate Director of Programs, Visual Arts, Walker Art Center) e Arturo Galansino (Direttore Generale, Fondazione Palazzo Strozzi), la mostra testimonia la poliedrica produzione artistica americana tra pittura, fotografia, video, scultura e installazioni, proponendo una inedita rilettura di quarant’anni di storia e affrontando tematiche come lo sviluppo della società dei consumi, la contaminazione tra le arti, il femminismo, le lotte per i diritti civili.

 

Robert Indiana (Robert Clark; New Castle, Indiana 1928- Vinalhaven, Maine 2018), The Green Diamond Eat The Red Diamond Die, 1962, olio su tela, cm 215,9 x 215,9 ciascuno. Minneapolis, Walker Art Center. Dono T.B.Walker Foundation, 1963. Robert Indiana, The Green Diamond Eat The Red Diamond Die. © Robert Indiana By SIAE 2021
Robert Indiana (Robert Clark; New Castle, Indiana 1928- Vinalhaven, Maine 2018), The Green Diamond Eat The Red Diamond Die, 1962, olio su tela, cm 215,9 x 215,9 ciascuno. Minneapolis, Walker Art Center. Dono T.B.Walker Foundation, 1963. Robert Indiana, The Green Diamond Eat The Red Diamond Die. © Robert Indiana By SIAE 2021

Nel 1961 John F. Kennedy diviene presidente e l’11 dicembre inizia ufficialmente la Guerra del Vietnam, quando i primi elicotteri americani arrivano a Saigon; nel 2001 è presidente George W. Bush quando l’11 settembre quasi tremila persone muoiono nel più drammatico attacco sul suolo americano dopo Pearl Harbor. Questi due anni diventano date spartiacque che definiscono l’affermazione degli Stati Uniti come superpotenza politica ma segnano anche un’epoca di sperimentazione senza precedenti per l’arte di cui l’America diviene punto di riferimento a livello globale.

In un percorso che propone le opere di 53 artisti, un’attenzione speciale è data ad alcune figure chiave di questi quarant’anni. Centrale è Andy Warhol, di cui sono presentate 12 opere tra cui la celebre Sixteen Jackies (1964), dedicata a Jackie Kennedy all’indomani della morte di JFK. Una sezione speciale della mostra è dedicata al padre della danza contemporanea, Merce Cunningham, la cui ricerca è presentata attraverso grandi installazioni nate dalla collaborazione con Robert Rauschenberg e Jasper Johns.

 

AMERICAN ART 1961-2001 - Palazzo Strozzi, Firenze (installation view). photo credit: ©Ela Bialkowska, OKNOstudio
AMERICAN ART 1961-2001 – Palazzo Strozzi, Firenze (installation view). photo credit: ©Ela Bialkowska, OKNOstudio

La grande stagione degli anni Sessanta è testimoniata da opere di maestri come Donald Judd, Robert Morris, Bruce Nauman, John Baldessari: figure che diventano punti di riferimento per le successive generazioni di artisti che ridefiniscono le nuove possibilità dell’arte.

Tra queste emergono la riflessione sulla figura della donna di Cindy Sherman, le appropriazioni dal mondo della pubblicità di Richard Prince e Barbara Kruger, la denuncia dello stigma dell’AIDS di Felix Gonzalez-Torres o le inquietanti narrazioni posthuman di Matthew Barney, di cui è presentata in maniera inedita per l’Italia l’installazione di Cremaster 2 (1999), controversa opera dedicata a un assassino che richiese per sé stesso la pena di morte.

 

Cindy Sherman (Glen Ridge, New Jersey 1954), Untitled #92, 1981, stampa cromogenica a colori, edizione: P.A. 1/2 da una serie di 10, cm 61 x 121,9. Minneapolis, Walker Art Center. Art Center Acquisition Fund, 1982. © Cindy Sherman. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis
Cindy Sherman (Glen Ridge, New Jersey 1954), Untitled #92, 1981, stampa cromogenica a colori, edizione: P.A. 1/2 da una serie di 10, cm 61 x 121,9. Minneapolis, Walker Art Center. Art Center Acquisition Fund, 1982. © Cindy Sherman. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

Focus speciale della mostra è infine quello dedicato alle più recenti ricerche degli anni Novanta e Duemila, tra cui spiccano figure di riferimento per la comunità afroamericana quali Kerry James Marshall e Glenn Ligon o artisti che investigano in modo totalmente originale l’identità americana come Paul McCarthy, Mike Kelley, Jimmie Durham e Kara Walker, della quale è proposta un’ampia selezione di opere video e disegni che testimoniano la sua suggestiva ricerca tra storia e satira sociale intorno ai temi della discriminazione razziale.

 

AMERICAN ART 1961-2001 - Palazzo Strozzi, Firenze (installation view). photo credit: ©Ela Bialkowska, OKNOstudio
AMERICAN ART 1961-2001 – Palazzo Strozzi, Firenze (installation view). photo credit: ©Ela Bialkowska, OKNOstudio

Gli Stati Uniti d’America rappresentano un complesso meltin’ pot di culture, tradizioni e identità diverse: uno dei prototipi storici della democrazia contemporanea che ancora oggi più che mai racchiude in sé profonde contraddizioni sociali, razziali, di genere. – dichiara Vincenzo de Bellis – L’arte ci permette di poter raccontare le stratificazioni di una società tanto complessa. Ed è questo che si prefigge di fare la mostra American Art 1961-2001, concepita come un racconto attraverso le molteplici espressioni artistiche degli USA. Questa narrazione si avvale delle straordinarie opere provenienti dal Walker Art Center di Minneapolis, che accoglie una delle più singolari e importanti collezioni museali degli Stati Uniti e del mondo. La ricchezza e la diversità delle sue opere provano che una sola storia dell’America e della sua arte non esiste; ci sono, piuttosto, innumerevoli storie e figure che schiudono ulteriori nuovi racconti e possibilità.

Dopo un anno difficile come il 2020, la mostra vuole dare un segnale di ripartenza per la vita sociale e culturale di Firenze e della Toscana, in primo luogo per il nostro pubblico locale ma anche come offerta per i visitatori nazionali e internazionali – dichiara Arturo Galansino – American Art 1961-2001 si pone come un grande evento culturale che celebra l’arte americana affrontando anche importanti temi come le lotte per i diritti civili e il ruolo della donna nell’arte: un progetto originale e suggestivo per una rinnovata riflessione sull’idea di “American Dream” grazie alle opere di artisti che ridefiniscono il ruolo e le possibilità dell’arte, anche come strumento per affrontare e mettere in luce questioni e contraddizioni che toccano la politica, la società e l’identità individuale, americane e non solo.

 

AMERICAN ART 1961-2001 - Palazzo Strozzi, Firenze (installation view). photo credit: ©Ela Bialkowska, OKNOstudio
AMERICAN ART 1961-2001 – Palazzo Strozzi, Firenze (installation view). photo credit: ©Ela Bialkowska, OKNOstudio

AMERICAN ART 1961-2001 - Palazzo Strozzi, Firenze (installation view). photo credit: ©Ela Bialkowska, OKNOstudio
AMERICAN ART 1961-2001 – Palazzo Strozzi, Firenze (installation view). photo credit: ©Ela Bialkowska, OKNOstudio

AMERICAN ART 1961-2001 - Palazzo Strozzi, Firenze (installation view). photo credit: ©Ela Bialkowska, OKNOstudio
AMERICAN ART 1961-2001 – Palazzo Strozzi, Firenze (installation view). photo credit: ©Ela Bialkowska, OKNOstudio

AMERICAN ART 1961-2001 - Palazzo Strozzi, Firenze (installation view). photo credit: ©Ela Bialkowska, OKNOstudio
AMERICAN ART 1961-2001 – Palazzo Strozzi, Firenze (installation view). photo credit: ©Ela Bialkowska, OKNOstudio

Sherrie Levine (Hazleton, Pennsylvania 1947), Fountain (after Marcel Duchamp: A.P.), 1991, bronzo, edizione: P.A. 1, edizione di 6, cm 36,8 x 36,2 x 63,5. Minneapolis, Walker Art Center. T.B. Walker Acquisition Fund, 1992. © Sherrie Levine. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis.
Sherrie Levine (Hazleton, Pennsylvania 1947), Fountain (after Marcel Duchamp: A.P.), 1991, bronzo, edizione: P.A. 1, edizione di 6, cm 36,8 x 36,2 x 63,5. Minneapolis, Walker Art Center. T.B. Walker Acquisition Fund, 1992. © Sherrie Levine. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis.

Robert Gober (Wallingford, Connecticut 1954), Newspaper, 1992, fotolitografia su carta, spago Edizione: 2/10, cm 10,8 x 40 x 35,6. Minneapolis, Walker Art Center. © Robert Gober, Courtesy Matthew Marks Gallery.
Robert Gober (Wallingford, Connecticut 1954), Newspaper, 1992, fotolitografia su carta, spago Edizione: 2/10, cm 10,8 x 40 x 35,6. Minneapolis, Walker Art Center. © Robert Gober, Courtesy Matthew Marks Gallery.

Gary Simmons (New York 1964), Us and Them, 1991, accappatoi in cotone ricamato, appendiabiti, ganci, edizione: 1/3, cm 121,9 x 66 x 1,3 ciascuno. Minneapolis, Walker Art Center. Dono anonimo, 2001. © Gary Simmons. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis
Gary Simmons (New York 1964), Us and Them, 1991, accappatoi in cotone ricamato, appendiabiti, ganci, edizione: 1/3, cm 121,9 x 66 x 1,3 ciascuno. Minneapolis, Walker Art Center. Dono anonimo, 2001. © Gary Simmons. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

Andy Warhol (Andrew Warhola Jr.; Pittsburgh, Pennsylvania 1928-New York 1987), Campbell’s Tomato Juice Box, 1964, vernice polimerica sintetica, serigrafia su legno, cm 25,4 x 48,3 x 24,1. Minneapolis, Walker Art Center. T.B.Walker Acquisition Fund, 2001, 2001.212. © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc.
Andy Warhol (Andrew Warhola Jr.; Pittsburgh, Pennsylvania 1928-New York 1987), Campbell’s Tomato Juice Box, 1964, vernice polimerica sintetica, serigrafia su legno, cm 25,4 x 48,3 x 24,1. Minneapolis, Walker Art Center. T.B.Walker Acquisition Fund, 2001, 2001.212. © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc.

Kara Walker (Stockton, California 1969), Cut, 1998, carta ritagliata, cm 223,5 x 137,2. Minneapolis, Walker Art Center. Dono Donna MacMillan, 2013. © Kara Walker
Kara Walker (Stockton, California 1969), Cut, 1998, carta ritagliata, cm 223,5 x 137,2. Minneapolis, Walker Art Center. Dono Donna MacMillan, 2013. © Kara Walker

– via: Art Vibes submission – images courtesy of: Palazzo Strozzi


Exhibition info: AMERICAN ART 1961-2001 AMERICAN ART 1961-2001

When: 28 maggio – 29 agosto 2021.
Where: Firenze, Palazzo Strozzi.


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