Ai Weiwei - Le autorità cinesi demoliscono lo studio di Pechino
Redazione Art-Vibes | On 04, Ago 2018
Ancora una volta le autorità cinesi attaccano l’arte di Ai Weiwei: un atto vile, un attentato alla creatività e alla libertà di espressione.
di Redazione Art Vibes
Picture: Frame from Ai Weiwei’s Instagram video. via: instagram.com/aiww
Poco rimane dello studio di Ai Weiwei alla periferia di Pechino, spazzato via da un’azione violenta e devastatrice ad opera del governo cinese.
Fortunatamente alcuni dei suoi lavori sono stati tratti in salvo appena prima che le ruspe intervenissero, Ai ha informato dell’accaduto tutti i suoi followers attraverso il suo canale Instagram, affermando che: “Oggi hanno iniziato a demolire il mio studio ‘Zuo you‘ a Pechino senza che prima ne venissi informato”. Dopo l’inizio della distruzione, Ai ha iniziato a pubblicare immagini delle numerose opere che sono state create in questo spazio da quando lui l’ha occupato.
Tra i lavori pubblicati ci sono Template (Collapsed), 2009; Tree, 2015; Yu Yi, 2015; e un prototipo della sua opera Law of the Journey, 2017, installazione con persone a bordo di una scialuppa di salvataggio.
Nel 2010, si era verificato un episodio analogo: in quell’occasione la giunta municipale di Shangai aggredì il suo studio di Malu Town, stabilendone la chiusura e la demolizione, azione che riuscì in parte, visto che parte della struttura fu recuperata. Il regime cinese aveva già manifestato tutto il suo carattere oppressivo nel 2011 quando accanendosi sull’artista, lo rinchiuse in carcere in una località segreta per 81 giorni, confiscandogli passaporto e privandolo della libertà.
Ora a distanza di tempo da quell’atto vile un altro atteggiamento intimidatorio che siamo sicuri non fermerà l’attività di Ai Weiwei, dissidente nell’anima e coraggioso nell’esprimere tutto il suo dissenso verso uno stato arido di dignità e di valori fondanti quali l‘arte e la cultura.
– via: artforum.com
– Instagram: instagram.com/aiww
Submit a Comment