3 cose da vedere a Catania se hai fame di cultura
Redazione Art-Vibes | On 20, Set 2022
Tra mare e vulcano alla scoperta della bellezza di un patrimonio artistico impareggiabile.
di Redazione Art Vibes
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All’ombra dell’Etna, con ben trecentomila abitanti dalla sua, riposa Catania: seconda città della Sicilia per numero di abitanti e centro storico di importanza enorme.
Catania nasce dalle ceneri di Katane, città appartenente alla Magna Grecia, e si sviluppa nel corso dei millenni successivi con un alternanza rara di culture; i resti di queste ultime si possono vedere in maniera cristallina semplicemente facendosi un giro per il centro storico.
Nonostante eruzioni vulcaniche e terremoti, la città ancora oggi mantiene vivo un patrimonio artistico e culturale di tutto rispetto. Un perfetto esempio è rappresentato dal centro storico della città, fulcro del cosiddetto barocco catanese e patrimonio dell’umanità UNESCO.
Catania è quindi piena di stimoli, di arte e di belle chiese. Ma prima di andare a vederla un po’ più da vicino scoprendone i monumenti più interessanti c’è un appunto da fare.
Trascinarsi i propri bagagli quando si viaggia non è la cosa più comoda del mondo, ed è per questo che consigliamo di utilizzare un deposito per le proprie borse e valigie, che a Catania sono molti e ben dislocati per la città. Chi non vuole farsi rovinare il viaggio dal peso delle valigie deve soltanto prenotare attraverso il relativo sito web un deposito nel luogo che preferisce, pagando in comodità con carta di credito (o pagamento elettronico) direttamente dal divano di casa propria ancor prima di partire.
Presupposto questo, andiamo a scoprire le 3 cose da vedere a Catania per chi ha voglia di scoprire la cultura del luogo.
Alla scoperta del duomo di Catania e del suo circondario
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Di sicuro la prima cosa a cui si pensa in relazione ai monumenti catanesi è il Duomo di Sant’Agata: è situato nel cuore della città, nell’omonima Piazza del Duomo, ed è un edificio ricostruito dopo il terremoto del 1693 con un mix di stili che vanno dal normanno, al neoclassico passando per un importante tocco di barocco.
In Italia, questa basilica cattedrale ha un grande primato: è l’unica ecclesia-munita, ovvero un’ibridazione molto interessante di chiesa e fortezza. Non di meno è la piazza di fronte alla chiesa, che tra palazzi barocchi e atmosfera non ha nulla da invidiare a città d’arte come Firenze.
Al centro della piazza è presente la fontana dell’elefante, un opera monumentale realizzata da Giovanni Battista Vaccarini tra il 1735 ed il 1737. A renderla unica in tutto il mondo è la presenza di una statua di basalto nero a forma di elefante, emblema della città siciliana chiamato u liotru. Lo stesso elefante è quello ad aver dato il nome arabo alla città durante la dominazione musulmana: Catania all’epoca era conosciuta con il nome di Balad-el-fil.
Di fianco al duomo di Catania c’è il Palazzo del Seminario dei Chierici, che ospita al suo interno il meraviglioso museo diocesano. Il museo è diviso in due diverse sezioni ed è specializzato in arte sacra: nella prima sezione è possibile trovare tutti gli arredi sacri della cattedrale di Catania, mentre nella seconda c’è una vasta collezione di oggetti e reperti appartenenti ad un grande numero di chiese sparse in tutto il territorio provinciale. Le nove sale del museo, poi, si concludono nel terrazzo che dà direttamente sul centro storico della città con, a debita distanza, la placida figura dell’Etna.
La visita alla Basilica è gratuita, mentre il museo ha un costo di 7 €.
Il museo è aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13, e il martedì e il giovedì si aggiunge anche l’apertura dalle 15 alle 18.
Il castello Ursino e il museo civico
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Sapevate che Catania ha ospitato per decine di anni la sede del parlamento siciliano? Basta visitare il museo civico della città Etnea presente all’interno delle mura di questo castello in stile gotico per poterlo scoprire.
Il castello fu costruito durante il corso del 1200 da Federico II di Svevia ed è stato utilizzato per secoli come residenza dagli Aragonesi. Il castello sorge su un vecchio nucleo del centro abitato e fu pensato come elemento di difesa della costa della Sicilia orientale; tra 1200 e 1300, con i vespri siciliani, il castello fu utilizzato come sede del parlamento locale fino alla successiva incoronazione di Federico III come re della regione.
Nel 1932 il museo fu acquistato dal comune e lentamente restaurato, fino alla completa rimessa a nuovo nel novembre 2009. Il museo al suo interno espone due collezioni: quella Biscari e quella dei Benedettini.
Entrambe le collezioni presentano principalmente materiali archeologici provenienti da secoli di recuperi nei territori di Catania; non mancano però elementi più esotici, come i manufatti raccolti dai missionari in Cina e in Giappone durante il corso del 1500.
Poeti come Goethe e Brydone rimasero fortemente colpiti dalla bellezza di tale collezione, tanto da scriverne in maniera entusiastica all’interno dei resoconti dei loro viaggi. Il museo è aperto dal lunedì alla domenica dalle ore 9 alle 19, con un biglietto dal costo di 6€.
Il teatro nascosto tra le case
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In Via Vittorio Emanuele II, non distante dalla casa di Giovanni Verga (altra visita che consigliamo fortemente!) c’è un luogo davvero affascinante di cui non si parla abbastanza: il teatro greco-romano di Catania.
Questo teatro si trova nel bel mezzo del centro storico e si è mantenuto perfettamente dall’ultimo restauro fatto, nel corso del II secolo d.C. Per di più, confina ad est con un teatrino di piccole dimensioni, chiamato Odeon.
Il teatro fu originariamente creato dai greci e successivamente restaurato dai romani, per essere utilizzato per le rappresentazioni. Il più alto disuso durante il VI-VII secolo trasformò il teatro in un’architettura diffusa per piccole abitazioni e attività commerciali.
Soltanto il pugno di ferro portato avanti dalla soprintendenza alle antichità della regione alla fine del 1800 rimise un po’ di ordine, facendo sgomberare e demolire tutte le abitazioni presenti sopra il teatro e l’Odeon.
Il teatro è tuttora in restauro, e nuovi reperti emergono di continuo dai numerosi scavi: i frutti di questi lavori hanno portato la soprintendenza ad allestire un antiquarium regionale del teatro romano. Questo è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19, mentre la domenica è aperto dalle 9 alle 13.
– Fonti:
– https://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_Sant%27Agata
– https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_diocesano_(Catania)
– https://it.wikipedia.org/wiki/Catania#Cultura
– https://www.comune.catania.it/la-citta/culture/monumenti-e-siti-archeologici/musei/museo-civico-castello-ursino/
– https://it.wikipedia.org/wiki/Parco_archeologico_e_paesaggistico_di_Catania_e_della_Valle_dell%27Aci
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