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Art Vibes – Let's share beauty | April 19, 2025

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Star Homes - Architettura sociale per combattere la malaria

Star Homes – Architettura sociale per combattere la malaria

| On 17, Apr 2025

Alla Milano Design Week 2025 presentato un progetto architettonico condotto in Tanzania per migliorare la salute delle famiglie attraverso l’abitazione di una casa.


di Redazione Art Vibes


Picture: Star Homes, Mtwara, Tanzania. Photo credit: Julien Lanoo.


Il progetto Star Homes consiste in 110 case unifamiliari identiche, costruite in 60 villaggi diversi nella zona rurale di Mtwara, una delle regioni più sottosviluppate della Tanzania, con un’alta incidenza di malaria, di infezioni delle vie respiratorie e di diarrea.

Queste case combinano una serie di interventi progettuali volti a migliorare la salute delle famiglie in un’unica abitazione e costituiscono la base di uno studio clinico randomizzato, che mira a fornire dati solidi per dimostrare che se un alloggio viene migliorato di conseguenza migliora anche la salute delle famiglie.

I risultati preliminari delle analisi intermedie del primo e secondo anno indicano che la malaria e le malattie diarroiche sono state ridotte di un terzo, i bambini sotto i cinque anni hanno mostrato una crescita migliore e la proliferazione di zanzare negli ambienti chiusi si è dimezzata.

Per la sua terza edizione, il Progetto Culturale LABÒ ha invitato Star Homes a presentare il proprio progetto e la propria ricerca in seguito alla costruzione di 110 Star Homes a Mtwara, in Tanzania, durante la Milano Design Week 2025.

Progettata dalla Royal Academy danese, la mostra presenta gli studi architettonici, clinici e sociali condotti da Jakob Knudsen, Salum Mshamu e Lorenz von Seidlein, studi che gettando luce anche sulla storia umana dietro le Star Homes, attraverso risultati basati sui dati, narrazioni di prima mano e fotografie di Julien Lanoo.

 

Star Homes, Mtwara, Tanzania. Photo credit: Julien Lanoo
Star Homes, Mtwara, Tanzania. Photo credit: Julien Lanoo

Le Star Homes sono state progettate per essere facilmente scalabili e ottimizzare l’uso delle risorse, riducendone l’impatto ambientale e i costi di costruzione.

A differenza della maggior parte delle abitazioni rurali della Tanzania, il loro prototipo è alto due piani, una soluzione che riduce la superficie delle fondamenta e del tetto, che sono in genere i componenti più costosi e che richiedono un maggiore utilizzo di materiali.

Molte case nelle zone rurali della Tanzania crollano durante la stagione delle piogge, spesso a causa della scarsa qualità delle fondamenta. Ogni Star Home è costruita su un plinto di cemento rialzato, posato in un’unica gettata per migliorarne la resistenza e riempito con terra compattata, proveniente dalla fossa delle latrine per ridurre l’uso di calcestruzzo e la necessità di massetto.

La struttura portante di ogni casa è realizzata con elementi prefabbricati in acciaio leggero (LGS) da 0,75 mm di spessore, piegati in due direzioni per una maggiore resistenza, e assemblati in pannelli che possono essere installati in meno di 2 giorni da una squadra locale.

Le pareti sembrano solide ma sono, in realtà, cave, costituite da due sottili strati di intonaco cementizio che posano su una rete metallica. Il risultato è una casa che utilizza il 70% di calcestruzzo in meno rispetto a una tipica struttura in blocchi di cemento e ha il 40% di energia incorporata in meno.

 

Star Homes, Mtwara, Tanzania. Photo credit: Julien Lanoo
Star Homes, Mtwara, Tanzania. Photo credit: Julien Lanoo

La riduzione dell’energia operativa è un aspetto chiave del progetto, data la natura off-grid dei siti e le limitate risorse finanziarie dei nuovi proprietari.

Una stufa prefabbricata progettata su misura consuma un terzo di combustibile in meno rispetto ai metodi di cottura tradizionali, espellendo il fumo all’esterno.

I pannelli di facciata sono sostituibili, composti da rete oscurante, impediscono l’ingresso delle zanzare e consentono la ventilazione e il raffrescamento passivo dell’edificio, con un conseguente calo medio della temperatura interna notturna di 2,5 gradi rispetto a una casa di fango locale. Un pannello solare da 40 W fornisce l’illuminazione in ogni stanza e la ricarica tramite USB. L’acqua piovana viene raccolta dal tetto e immagazzinata in un serbatoio da 2000 litri tramite un sistema di primo scarico realizzato con componenti standard, che fornisce acqua potabile gratuita e pulita.

Il progetto mira a rafforzare le capacità in alcune delle comunità più povere del mondo, fornendo alloggi robusti e accessibili e insegnando nuove tecniche di costruzione. Tutti i componenti e la manodopera provengono dalla Tanzania e sono stati realizzati da un team locale. Oltre la durata di vita dell’edificio, le fondamenta possono essere riutilizzate e la struttura LGS e i pannelli di facciata possono essere riutilizzati o riciclati.

 

Star Homes, Mtwara, Tanzania. Photo credit: Julien Lanoo
Star Homes, Mtwara, Tanzania. Photo credit: Julien Lanoo

La Star Home è stata progettata da un team interdisciplinare di architetti, specialisti della salute pubblica ed entomologi, e si configura come una soluzione che combina una serie di interventi progettuali per migliorare la salute delle famiglie in un’unica casa.

È stato avviato un processo dettagliato per selezionare i destinatari e l’ubicazione delle Star Homes. Nel 2019, prima dell’inizio della costruzione, è stato condotto un sondaggio nei villaggi rurali di Mtwara.

Le famiglie che desideravano partecipare e soddisfacevano i criteri di inclusione dello studio (ad esempio, avere figli di età inferiore ai 13 anni) potevano partecipare a una lotteria per vincere una Star Home costruita sul loro terreno.

La lotteria è stata condotta in modo aperto e trasparente per selezionare i destinatari. Dopo la costruzione di tutte le 110 Star Homes nel giugno 2021, le famiglie si sono trasferite e hanno iniziato a partecipare alla sperimentazione, in cui i bambini di età inferiore ai 13 anni che dormono nelle Star Homes e nelle case tradizionali vicine saranno monitorati per un periodo di tre anni per rilevare episodi di malaria, infezioni respiratorie acute e diarrea.

Parallelamente alla sperimentazione, un team di architetti, entomologi e sociologi valuterà le prestazioni e l’accettabilità del progetto abitativo, utilizzando metodi misti che includono interviste approfondite, discussioni di gruppo, sopralluoghi e questionari.

Trappole luminose saranno utilizzate per catturare zanzare e mosche nelle Star Homes e nelle case di controllo per valutare il numero di zanzare portatrici di malaria che entrano nelle case.

 

Star Homes - Design Strategies. Photo credit: Ingvartsen Architects
Star Homes – Design Strategies. Photo credit: Ingvartsen Architects

 

Il progetto Star Homes

Il progetto Star Homes* è in fase di sviluppo da oltre un decennio, esplorando modalità per sviluppare alloggi innovativi, economici, confortevoli e a prova di insetti per migliorare la salute delle persone nelle aree rurali dell’Africa subsahariana. Il progetto consiste in 110 “Star Homes” monofamiliari identiche, costruite in 60 diversi villaggi nella zona rurale di Mtwara, una delle regioni più sottosviluppate della Tanzania, con un’alta incidenza di malaria, infezioni delle vie respiratorie e diarrea.

Queste case costituiscono la base di una sperimentazione, che mira a fornire dati solidi per dimostrare che se un alloggio subisce migliorie strutturali, tale operazione contribuisce a migliorare notevolmente la salute delle famiglie.


– website: starhomes.wiki


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