Yan Pei-Ming, "Oltre il muro - Regina Coeli, Roma"
Redazione Art-Vibes | On 23, Feb 2025
Conciliazione 5: un’opera composta da 27 ritratti che il grande artista cinese dedica a detenuti e personale del carcere di Regina Coeli a Roma.
di Redazione Art Vibes
Picture: Yan Pei-Ming, Oltre il muro – Regina Coeli, Conciliazione 5, Roma.
Con la mostra personale dell’artista cinese Yan Pei-Ming Oltre il muro – Regina Coeli, Roma, sabato 15 febbraio apre a Roma Conciliazione 5, il nuovo spazio per l’arte contemporanea del Dicastero per la Cultura e l’Educazione del Vaticano, situato lungo l’omonima strada che conduce alla Basilica di San Pietro.
Lo spazio, un locale con affaccio su strada restaurato su progetto dello Studio COR Architetti, è inserito nel contesto dei palazzi della Curia romana e avrà una programmazione annuale interamente incentrata sui linguaggi della contemporaneità. La curatela per il 2025, in occasione dell’Anno Santo, è affidata a Cristiana Perrella.
In piena coerenza con il mandato del Cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione dal 2022, Conciliazione 5 intende mettere al centro della sua programmazione la riflessione sul rapporto tra ispirazione creativa e spiritualità, promuovendo la condivisione di valori universali.
Concepita come una window gallery, una vetrina su strada visibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, Conciliazione 5 è una finestra sempre aperta sull’arte e sulla sua capacità di misurarsi con i grandi temi del presente, un luogo in cui il lavoro degli artisti può generare nuove domande e nuovi pensieri, aprendo a una possibilità di trasformazione significativa sia sul piano culturale che civile e spirituale.
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Yan Pei-Ming, Oltre il muro – Regina Coeli, Conciliazione 5, Roma
Incentrato sul concetto di Speranza, tema del Giubileo 2025, il programma di Cristiana Perrella vedrà nel corso dell’anno l’intervento di quattro artisti, chiamati a realizzare un’opera per lo spazio in via della Conciliazione ma anche a presentare parallelamente il loro lavoro in relazione a un luogo ogni volta diverso della città di Roma.
Il programma inaugura, in occasione del Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura, con Oltre il muro-Regina Coeli, Roma, un progetto dell’artista cinese Yan Pei-Ming (Shanghai, 1960), reso possibile grazie alla collaborazione con il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
L’opera Oltre il muro raccoglie un corpus di 27 ritratti di grandi dimensioni (Oltre il muro – Regina Coeli, Roma, 2025), appositamente realizzati ad acquerello, che danno volto all’umanità che vive e lavora a Regina Coeli, il carcere più antico e più noto di Roma, situato nel complesso seicentesco di via della Lungara, a poche centinaia di metri dal Vaticano.
«Yan Pei-Ming è uno dei pittori più potenti della contemporaneità, capace di arrivare con immediatezza a chi guarda il suo lavoro. – ha spiegato la curatrice Cristiana Perrella, nell’introdurre l’artista. – Attraverso l’uso del ritratto ha messo in atto una riflessione sulla rappresentazione del potere. Ha dipinto leader politici, papi, icone del cinema, ha riletto ritratti di maestri del passato come quello di Innocenzo X di Velasquez. Per questo ho voluto che fosse lui a raffigurare detenuti e operatori di Regina Coeli, una comunità percepita come marginale, non individuata, invisibile».
Racconta l’artista: «Il mio lavoro è sempre orientato verso l’essere umano, l’uomo è al centro di tutto, l’elemento fondamentale del mio lavoro. Se mi chiedessero di creare un quadro astratto, non credo che potrei farlo: mi interessa l’essere umano. Sono un pittore del nostro tempo e ritrarre la società isolata di un carcere mi sembra uno degli atti più simbolici di svelamento e una grande vera possibilità di portare loro speranza».
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Yan Pei-Ming, Oltre il muro – Regina Coeli, Conciliazione 5, Roma
Regina Coeli è tristemente noto per i suoi gravissimi problemi di vivibilità e sovraffollamento: qui la Speranza, a cui è dedicato il Giubileo 2025, è un sentimento difficile da concepire. Davanti alla sua facciata, in pieno centro storico, passano ogni giorno migliaia di persone, senza chiedersi cosa ci sia oltre quel muro.
Il carcere è un tema che non ha spazio nel dibattito pubblico e su cui c’è poca disponibilità all’ascolto. Con la sua opera Yan Pei-Ming fa “vedere” gli invisibili dietro la facciata di Regina Coeli: a partire dai risultati di alcune sessioni fotografiche realizzate in collaborazione con il fotografo Daniele Molajoli, Yan Pei-Ming ha ritratto detenuti, agenti della polizia penitenziaria, volontari, un medico, il cappellano, persone che non vediamo ma che esistono come individui, ognuno con la sua storia, di cui il pittore restituisce con la velocità del suo tratto pittorico tutta l’espressività e il carattere.
Il ritratto è, nella storia dell’arte, un genere che tradizionalmente conferisce dignità a chi è rappresentato: dignità e riconoscimento sociale è ciò che la pittura di Yan Pei-Ming restituisce alle persone recluse e a chi nel carcere lavora, spesso in condizioni di difficoltà inimmaginabili.
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Yan Pei-Ming, Oltre il muro – Regina Coeli, Conciliazione 5, Roma
Anche Papa Francesco in Spes non confundit, la Bolla di indizione del Giubileo 2025, chiede per chi è in carcere condizioni più dignitose, perché solo così è possibile “guardare all’avvenire con speranza e con rinnovato impegno di vita”.
La riflessione sulle carceri si sviluppa dunque in continuità con l’apostolato di Papa Francesco, che ha generato sia il progetto del Padiglione della Santa Sede nel Carcere della Giudecca che il Dicastero ha presentato alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia nel 2024, sia l’intervento di Marinella Senatore all’interno del carcere Rebibbia, sempre a cura di Cristiana Perrella, realizzato in occasione della visita del Papa per l’apertura della seconda Porta Santa.
In quell’occasione l’artista ha creato l’opera Io Contengo Moltitudini, installazione luminosa che evoca la tradizione delle luminarie del Sud Italia, in cui sono riportate frasi di detenuti di Rebibbia scritte durante una serie di workshop tenuti nelle strutture del polo penitenziario. L’opera, alta circa 6 metri, diventa un simbolo di speranza e partecipazione attiva, creando un dialogo tra i detenuti e la comunità, e sarà visibile, solo ai detenuti e a tutte le comunità interne al carcere, fino al 18 febbraio 2025.
Conciliazione 5 si inserisce nel contesto del Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura, offrendo al pubblico non solo un’esperienza visiva, ma un’occasione di riflessione profonda sul tema della Speranza e sul valore della dignità umana.
La programmazione di Cristiana Perrella per il 2025 prevede inoltre la commissione di altri tre progetti d’arte contemporanea ad artisti internazionali, che si avvicenderanno nel corso dell’anno intervenendo sul tema della Speranza e dialogando con altri spazi e istituzioni di prossimità. Il primo di questi interventi, che seguirà quello di Yan Pei-Ming, è affidato ad Adrian Paci, che lavorerà in dialogo con la struttura dell’Arcispedale di Santo Spirito in Saxia.
– Exhibition info: Yan Pei-Ming, Oltre il muro – Regina Coeli, a cura di Cristiana Perrella
– When: 15 febbraio – 15 maggio 2025
– Where: via della Conciliazione, Roma.
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