Woolmark - “Wear Wool, Not Waste”
Redazione Art-Vibes | On 24, Set 2024
“Ogni capo sintetico che è stato realizzato esiste ancora in qualche forma”: un video targato Woolmark che innesca una potente riflessione sull’eccessivo impiego di materiali sintetici nel fast fashion e celebra il valore della lana come tessuto naturale e sostenibile.
di Redazione Art Vibes
Picture: Woolmark – “Wear Wool, Not Waste“. Still frame video from: youtube.com/watch?v=E6o_RrorNl0&t=60s
“Wear Wool, Not Waste” (Indossa lana, non rifiuti), questo il claim della nuova campagna video di Woolmark che punta a sottolineare i benefici ambientali della lana come fibra naturale, rinnovabile, biodegradabile e riciclabile.
In un breve spot di 60 secondi si condensa una trama a tartti spaventosa, che vede persone sfuggire da un’invasione di zombie, impersonificati da vecchi vestiti sintetici.
Una campagna che si inserisce in un contesto storico che vede introdurre importanti modifiche legislative volte a frenare l’ascesa della cultura della moda usa e getta, alimentata da vestiti sintetici a basso costo, che una volta impiegati sono destinati a sopravvivere nelle discariche per lunghissimi periodi.
Ecco, la direzione creativa del video ha cercato di contrastare questa idea proponendo una scena che seppur carica di visioni apocalittiche, delinea al meglio lo scenario che si sta prospettando per il futuro.
Tra le vie di una città grigia e cupa indumenti sintetici simili a zombie vagano per le strade, sfilando vicino a increduli pedoni, ciclisti e mezzi pubblici.
Wear Wool, Not Waste. video courtesy of: @TheWoolmarkCompany
Mentre queste “creature” senza corpo si moltiplicano il panico dilaga, gli zombie si scontrano con auto e autobus, invadono le autostrade, scorrazzando in ogni dove senza una meta fino a quando raggiungono un viadotto incompleto, e lì si lanciano nel vuoto sparpagliandosi come polline nel bosco sottostante, mentre in sovraimpressione appare la scritta che recita: “every syntetic garment ever made still exists in some form” (ogni capo sintetico che è stato realizzato esiste ancora in qualche forma).
In contrasto con lo scenario precedente, lo spot si chiude con l’immagine calda e luminosa di una donna che indossa un abito bianco di lana, che passeggia tranquillamente tra un gregge di pecore, una metafora celebrativa del valore della lana in quanto tessuto naturale e sostenibile.
“Wear Wool, Not Waste” si configura dunque non come una semplice campagna di marketing, ma incarna un appello urgente rivolto non solo alle persone ma soprattutto all’intera filiera, un monito teso a rivalutare la scelta dei materiali per crear i vestiti da produrre.
Sul tema ha ben argomentato John Roberts, Managing Director di Woolmark, che ha affermato: “La lana merino, in quanto intrinsecamente naturale e rinnovabile ha di per sé il potenziale per essere una soluzione trasformativa al problema dell’impatto del fast fashion, una soluzione versatile, biodegradabile, riciclabile e duratura, che si allinea alla natura piuttosto che andare contro di essa”.
Con “Wear Wool, Not Waste” Woolmark rinforza la sua iniziativa intitolata “Filter by Fabric“, che esorta l’industria a smettere di usare un linguaggio fuorviante circa i i nomi dei prodotti, adottando invece descrizioni accurate della composizione dei tessuti e introducendo filtri per i tessuti sui siti di e-commerce, aiutando così i consumatori a intraprendere scelte più consapevoli.
L’iniziativa “Filter by Fabric” è stata lanciata lo scorso anno e ha ottenuto migliaia di adesioni, con impegni da parte di organizzazioni del settore come Copenhagen Fashion Week, No More Plastic e la Plastic Soup Foundation, oltre che da marchi globali come Reformation e Benetton.
Se anche tu vuoi aderire questo è il sito web ufficiale.
Credits
– name: Wear Wool, Not Waste
– campaign by: The Woolmark Company | @thewoolmarkcompany
– strategy & campaign creative: 20(Something)
– creative campaign production: Park Village
– film creative & post production: Studio Birthplace
– service production: Silver Lining Pictures
– ECD: William Thacker
– business director: Anisha James
– creative: Cathryn Carey
– account manager: Amy Greasby
– strategy partner: Fran Docx
– directors / creatives: Sil van der Woerd, Jorik Dozy
– executive producer: Adam Booth
– film & stills producer: Alice Windeler
– service producer: Renier Ridgeway
– VFX director: Tim Smit
– director of photography: Lennert Hillege photographer: Daniele Colucciello
– stylist: Luci Ellis sound & music: Ambit sound grade: Alex Gregory @ No.8
– website: woolmark.com
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