Le migliori colonne sonore dei film di Hayao Miyazaki
Redazione Art-Vibes | On 12, Giu 2024
Il successo dei capolavori di Miyazaki deriva anche dall’originalità delle composizioni musicali firmate da Joe Hisaishi.
di Redazione Art Vibes
– Picture: Frame: “La Principessa Mononoke“; “Il Castello Errante di Howl“; “La Città incantata“. ©Hayao Miyazaki
I film dello Studio Ghibli sono rinomati per essere veri e propri capolavori dell’arte cinematografica, complice la firma di un Maestro quale Hayao Miyazaki, co-fondatore della nota casa di produzione del Sol Levante insieme a Isao Takahata.
Un successo che deve molto merito alle musiche, fonte di ispirazione per ulteriori sviluppi a tutti gli angoli del pianeta in ambiti anche differenti da quello dei cartoni animati e degli anime.
Ne sono una conferma gli effetti sonori di molti dei casino online italiani, i cui format digitali comprendono una molteplicità di soluzioni dove la musica (insieme alla grafica) diventa determinante per “creare atmosfera”, cosa che vale soprattutto per le slot machine.
Scopriamo insieme qualcosa di più sulle colonne sonore dei film di Miyazaki, manifesto emotivo di un viaggio tra sogno, realtà e storia, che vede al centro personaggi con spiccati tratti in cui è facile riconoscersi, tra coraggio e fragilità.
“Nausicaa della Valle del Vento”: l’inizio della collaborazione con Hisaishi
Non potevamo cominciare questa nostra carrellata partendo dall’iconica pellicola “Nausicaa della Valle del Vento”, realizzata dal Maestro Miyazaki (1984) in collaborazione con quello che è poi diventato il compositore simbolo delle colonne sonore dello Studio Ghibli: Joe Hisaishi.
Il film è stato realizzato in pochissimo tempo – soltanto 9 mesi per essere esatti – e vede un’ambientazione di stampo apocalittico, con al centro la storia di Nausicaa: la principessa della Valle del Vento. Quest’opera di Miyazaki presenta temi che verranno poi affrontati successivamente, a cominciare da quello dell’ambiente.
Tutti tratti che è possibile percepire nelle musiche di Hisaishi, uscite in ben sette diverse versioni, da cui si evince l’animo, e lo stato d’animo, della protagonista. Merito del mix di vari generi, classico ed elettronico in special modo, che aggiungono un’impronta intimista che ben si alterna a note più vivaci.
“Il mio vicino Totoro”, film icona dello Studio Ghibli
È un mondo nuovo, quello che viene narrato nella pellicola uscita nel 1988, dove i confini della realtà si mischiano con quelli della fantasia, con i suoi lati oscuri e più avvincenti.
La musica porta ancora una volta la firma di Joe Hisaishi ed è per veri sognatori, senza rinunciare a ritmi cadenzati che rendono il procedere della narrazione più fluido e con qualcosa che potremmo definire illogico.
Una storia che ha per protagonista una fanciulla che sembra persa, un po’ come Alice nel Paese delle Meraviglie. Il suo nome è Mei e quando incontra Totoro, dando una svolta al destino, la musica si fa evanescente e densa di suoni evocativi.
“La principessa Mononoke”, quando Miyazaki incontra il gusto di Tarantino
Mononoke è uno dei capolavori più acclamati del Maestro Miyazaki e rappresenta una pellicola che, non a caso, vede tra i tuoi estimatori nientemeno che uno dei registi più geniali di Hollywood: Quentin Tarantino.
Nonostante tra i due autori le differenze abbondino, c’è un tema comune a entrambi, sapientemente ripreso dalle luci e ombre dei suoi creati da Hisaishi: quello dei demoni e della loro azione, in contrasto con le vicende di uomini, spiriti della foresta e animali di vario genere.
A contestualizzare tutto questo non può che essere una storia d’amore, quella tra Ashitaka e la principessa Mononoke, ovvero San. La vera protagonista è però un’altra, la natura, con il tema ambientalista più in primo piano che mai, esaltato con sapienza dai chiaroscuri musicali. Il film è uscito nel 1997 ed è diventato un grande classico.
“La città incantata”, l’Oscar di Miyazaki
La pellicola è uscita nel 2001 ed è stata fin da subito capace di farsi notare dalla critica, conquistando (meritatamente) il premio Oscar. “La città incantata” ha qualche sfumatura che ricorda, in maniera moderna e contemporanea, “Pinocchio” di Collodi, questo almeno per l’ambientazione fantastica e la trasformazione dei genitori di Chihiro, la protagonista, in maiali.
Nel film è possibile percepire la maturità sia del regista che del compositore Joe Hisaishi, ancora una volta a capo della colonna sonora. Il valore aggiunto di quest’opera è rappresentato da un sound perfettamente riconoscibile e diventato ancora più iconico, capace di alternare elementi melanconici ad altri dinamici e incalzanti, senza mai abbassare il livello di riflessione.
“Il castello errante di Howl”, la conferma del talento di Hisaishi
Uscito nel 2004, “Il castello errante di Howl” è un vero capolavoro, capace di conquistare con la sua fattura artigianale e la perfezione tecnica assoluta, in grado di dare luogo a immagini ai limiti della perfezione.
La colonna sonora di Hisaishi valorizza i momenti topici del film, esplicitando in suoni il titolo e le varie vicende raccontate. Consigliamo la visione in lingua originale con sottotitoli: la voce del doppiatore giapponese, un noto attore del Sol Levante, presenta sfumature impossibili da riprendere, fondendosi con le note del compositore e dell’orchestra.
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