Photography

Hana Peskova - "Child Labour"

Francesco S. | On 04, Apr 2024

La piaga del lavoro minorile in Asia attraverso gli intensi scatti della fotografa Hana Peskova.

di Francesco Spaghi

– Picture: Hana Peskova – “Child Labour“.

Il lavoro minorile è una piaga diffusa in tutto il mondo, si stima che al mondo siano all’incirca 170 milioni i bambini che lavorano, con una percentuale molto alta in Asia.

Non si parla di aiuto occasionale ai genitori, ma in molti paesi il lavoro è costante, quotidiano e molto faticoso.

Il lavoro minorile è definito come un lavoro che priva i bambini della loro infanzia, del loro potenziale e della loro dignità, ed è altamente dannoso per il loro sviluppo fisico e mentale.

Vedere dal vivo bambini laboriosi impegnati ad aiutare i loro genitori è una visione che commuove: non frequentano la scuola perché sono costretti a lavorare, non giocano e ridono di rado, e quando un sorriso fa capolino sul loro viso, dai loro occhi traspare una grande tristezza.

La fotografa Hana Peskova ha documentato il fenomeno dello sfruttamento del lavoro minorile attraverso una toccante serie intitolata “Child Labour”, una collezione di scatti che racconta da varie prospettive il rapporto tra i bambini e il lavoro.

Le fotografie provengono dall’Asia, tra Bangladesh, India, Kirghizistan e Iran.

La serie “Child Labour” è presentata sul portale All About Photo, nelle vesti di esibizione online per tutto il mese di Aprile.

Hana Peskova – Child Labour

Hana Peskova – Note biografiche

Hana Peskova è una fotografa appassionata autodidatta il cui viaggio è iniziato presso la rinomata Skola Kreativni Fotografie a Praga. Nel 2021, è stata onorata con il prestigioso Titolo Internazionale di Eccellenza FIAP (EFIAP) dalla FIAP (Artiste de la Fédération Internationale de l’Art Photographique), testimonianza della sua abilità artistica e dedizione all’arte.

Immersa nella pittoresca città di Cesky Krumlov, Repubblica Ceca, ha trasformato il globo nel suo quadro, catturando la bellezza effimera e l’energia indescrivibile dei momenti e delle persone. Il suo lavoro va oltre il semplice atto di conservare la memoria per svelare l’essenza stessa della vita, attraverso l’occhio della sua macchina fotografica.

Ogni fotogramma incarna una storia, un sussurro del passato o un grido del presente.