Le carte da gioco si fanno d’autore
Redazione Art-Vibes | On 17, Mar 2023
Carte e gioco un binomio che affonda le radici nell’arte e nella tradizione popolare.
di Redazione Art Vibes
Picture: image via: Adobe Stock.
Le carte da gioco sono probabilmente il gioco più amato e diffuso al mondo. Disponibili in tantissime varianti, hanno una storia che si perde all’inizio dei secoli. Non è possibile rintracciare, infatti, l’origine esatta delle carte da gioco ma sono state elaborate varie teorie in merito.
Una delle più affermate è che le carte da gioco siano state inventate in Cina, nel periodo della dinastia Tang (618-907 d.C.), ovvero in concomitanza con l’invenzione della carta stessa come materiale di supporto della scrittura e delle prime forme di stampa.
Probabilmente i primi esemplari di carte da gioco erano delle vere e proprie banconote, che potevano essere tanto giocate che direttamente scambiate. Nei secoli successivi le carte si sono diffuse in tutto il globo, passando per la Via della Seta verso Occidente.
In India si è affermato un gioco di carte rotonde chiamate Ganjifa, o Gânjaphâ. Questo tipo di carte contraddistinto dalla particolare forma rotonda è nato in Persia, per diventare popolare in India nel XVI secolo, durante l’impero Moghul.
Le carte da gioco arriveranno in Europa nel Medioevo, probabilmente grazie ai contatti commerciali con le popolazioni arabe del Mediterraneo. Con il tempo gli europei le hanno riadattate al loro gusto, introducendo nuovi simboli e nuove figure. Nelle carte arabe, ad esempio, non venivano rappresentate figure umane (l’Islam vietava questo tipo di rappresentazione). Gli europei introducono figure come il re, la regina e il fante.
Nelle corti rinascimentali iniziano a essere disegnati diversi tipi di mazzi di carte, che si diffondono poi in tutte le città. Con l’avvento della stampa e della produzione industriale le carte diventeranno in assoluto uno dei giochi più diffusi di sempre. L’evoluzione tecnologica influenzerà molto la diffusione e la popolarità di questo gioco, che non smette mai di evolvere. Basti solo pensare al fatto che le carte sono state tra i primi giochi a essere “digitalizzate” con maggior successo.
Che anche le carte, oggi, diventino sempre più digitali è un dato di fatto. Basti solo pensare al grande successo dell’online blackjack e di altri classici del gioco delle carte nella loro versione virtuale. Negli ultimi anni la diffusione di questo tipo di giochi è stata velocissima e di grande successo. L’accessibilità del gaming a livello globale si fa sempre più ampia, sono milioni gli appassionati, a diversi livelli e con diverse aspirazioni.
Nel corso dei secoli, diversi artisti hanno contribuito al disegno di mazzi di carte di pregiata fattura. Già nel Rinascimento alcuni artisti hanno lavorato alla creazione di mazzi di carte da gioco di grande valore artistico. Molti hanno contribuito con dei disegni che nei secoli successivi sono stati rielaborati per la creazione di nuovi mazzi, come nel caso di Albrecht Dürer.
Molti dei suoi lavori sono stati utilizzati per creare mazzi di carte di spiccata bellezza. In particolare, sono state riprese le sue incisioni risalenti al periodo che va dal 1500 al 1515. L’artista tedesco ricorre spesso a simboli religiosi, in particolare biblici, dando una grandissima attenzione al dettaglio. Questo fa sì che le carte a lui ispirate siano molto complesse e ricche di dettagli.
Salvador Dalì. Fonte: Pixabay Autore: WikiImages
Guardando all’arte contemporanea, uno degli artisti che maggiormente si è distinto nella creazione di un mazzo di carte è Salvador Dalì. L’artista catalano nel 1973 ha realizzato il “Dalì Tarot”, un mazzo di carte dei tarocchi contraddistinto da immagini oniriche e surreali, che ricalcano alla perfezione lo stile del pittore.
Ogni carta è ricchissima di simbolismi. Dalì reinterpreta i tradizionali tarocchi di Marsiglia, combinando diverse tecniche, sovrapponendo e ritoccando immagini differenti, disegni e fotografie. Il mazzo si distingue per i suoi colori molto vivaci e contrastanti.
Un altro artista del Novecento che è rimasto alla storia per la realizzazione di un mazzo di carte è l’artista francese Niki de Saint Phalle. Questa ha creato un mazzo di carte dei tarocchi ispirandosi alle loro immagini tradizionali e riproponendole in chiave completamente nuova.
L’aspetto più spettacolare dell’opera di Niki de Sainte Phalle è che questa realizzerà un vero e proprio giardino dedicato al suo mazzo dei tarocchi, in località Garavicchio nel Comune di Capalbio, in Toscana. L’artista reinterpreta gli arcani come figure monumentali dai colori brillanti e vivaci, utilizzando resina, cemento, specchi, cristalli e lacche colorate.
Chinese cards. Fonte: Pixabay. Autore: YeeLey.
Questi sono solo alcuni degli esempi più celebri ed eclatanti della creazione di mazzi di carte da gioco d’autore, ma i nomi da fare sarebbero molti di più. Le carte, infatti, sono un gioco senza tempo, che si presta più di ogni altro a essere reinterpretato in varie forme.
Submit a Comment