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57° Wildlife Photographer of The Year - Fotografia naturalistica in mostra a Milano

57° Wildlife Photographer of The Year – Fotografia naturalistica in mostra a Milano

| On 14, Set 2022

Arriva a Milano il Wildlife Photographer of the Year, la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo in programma con la 57° edizione a Palazzo Francesco Turati dal 30 settembre 2022.

di Redazione Art Vibes


Picture: © Laurent Ballesta – Creazione, Vincitore – Subacquee, Fakarava, Tuamotu Archipelago, Polinesia francese, Wildlife Photographer of the Year. (Laurent Ballesta (Francia) sbircia negli abissi mentre un trio di cernie marmorizzate libera una nuvola di uova e sperma. Per cinque anni Lauren e il suo team sono ritornati in questo atollo, immergendosi notte e giorno per vedere l’annuale riproduzione delle cernie marmorizzate. Dopo il tramonto, si aggiungevano anche gli squali a caccia di questi pesci.
La riproduzione avviene con l’arrivo della luna piena di luglio, quando fino a 20.000 pesci si radunano a Fakarava, in un passaggio meridionale stretto che collega la laguna all’oceano. La sovrappesca minaccia questa specie, ma qui i pesci sono protetti in una riserva.
Nikon D5 + 17–35mm f2.8 a 17mm; 1/200 sec a f11; ISO 1600; custodia Seacam con flash Seacam)


Anche quest’anno arriva a Milano il Wildlife Photographer of the Year, la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo, ospitata negli spazi di Palazzo Francesco Turati in via Meravigli 7 (zona Cordusio) dal 30 settembre al 31 dicembre 2022. Decima edizione nel capoluogo lombardo, organizzata dall’Associazione culturale Radicediunopercento, con il patrocinio del Comune di Milano.

Amatissima dal pubblico, l’esposizione presenta le 100 immagini premiate alla 57ª edizione del concorso di fotografia indetto dal Natural History Museum di Londra che ha visto in competizione quasi 50.000 scatti provenienti da 96 paesi, realizzati da fotografi professionisti e dilettanti.

Le foto finaliste e vincitrici sono state selezionate alla fine dello scorso anno da una giuria internazionale di esperti, in base a creatività, valore artistico e complessità tecnica, e ritraggono animali e specie in estinzione, habitat sconosciuti, comportamenti curiosi e paesaggi da tutto il pianeta; la natura meravigliosa e fragile, oggi più che mai da difendere e preservare.

Vincitore del prestigioso titolo Wildlife Photographer of the Year 2021 è il biologo francese e fotografo subacqueo Laurent Ballesta con Creation. Lo scatto ritrae un branco di cernie che nuotano in una nuvola lattiginosa nel momento della deposizione delle uova a Fakarava, Polinesia francese: momento unico, che si verifica solo una volta all’anno, durante la luna piena di luglio, e sempre più raro dato che la specie è in via di estinzione minacciata dalla pesca intensiva. La laguna polinesiana è uno dei pochi posti in cui questi pesci riescono a vivere ancora liberi, perché è una riserva e, per fotografarli, Ballesta ha fatto appostamenti per 5 anni insieme a tutto il suo team.

Il giovane indiano Vidyun R. Hebbar è il vincitore del Young Wildlife Photographer of the Year 2021 con la foto Dome home che raffigura un ragno all’interno di una fessura in un muro.

Tra i vincitori di categoria troviamo l’aostano Stefano Unterthiner, con lo scatto Head to head (Comportamento dei mammiferi). Altri quattro fotografi italiani hanno ricevuto una menzione speciale: i giovani Mattia Terreo, con Little grebe art (Under 10 anni), e Giacomo Redaelli, con Ibex at ease (15-17 anni), oltre a Georg Kantioler, con Spot of bother (Urban Wildlife) e Bruno D’Amicis, con Endangered trinkets (Fotogiornalismo).

 

© Vidyun R Hebbar - Casa a cupola, Bengaluru, Karnataka, India, Vincitore - Giovani fotografi (sotto i 10 anni), Wildlife Photographer of the Year.
© Vidyun R Hebbar – Casa a cupola, Bengaluru, Karnataka, India, Vincitore – Giovani fotografi (sotto i 10 anni), Wildlife Photographer of the Year. (Vidyun R Hebbar (India) osserva un ragno mentre un rickshaw passa nelle vicinanze. Esplorando un parco locale, Vidyun ha trovato una tela di ragno che occupava la fessura di muro. Il passaggio di un rickshaw motorizzato ha fornito uno sfondo di colori arcobaleno, per esaltare la creazione di seta del ragno. Questi ragni sono piccoli, quello in foto aveva un’apertura delle zampe di meno di 15 mm! La loro tela non è appiccicosa e crea delle cupole squadrate, circondate da un intreccio di fili che rende difficile la fuga delle prede. Invece che crearne una nuova ogni giorno, il ragno ripara quella esistente.
Nikon D5000 + 85mm f3.5, 1/250 sec a f5, ISO 200; cavalletto Manfrotto)

© Zack Clothier - Gli avanzi del grizzly, Seeley Lake, Montana, USA, Vincitore - Animali nel loro ambiente, Wildlife Photographer of the Year
© Zack Clothier – Gli avanzi del grizzly, Seeley Lake, Montana, USA, Vincitore – Animali nel loro ambiente, Wildlife Photographer of the Year. (Zack Clothier (USA) scopre che un grizzly si è interessato alla sua fototrappola. Zack ha pensato che i resti di cervo fossero il luogo ideale per posizionare la fototrappola, ma tornare sulla scena è stato complicato. Infatti Zack ha dovuto attraversare acqua di disgelo e superare alberi caduti, solo per scoprire che l’attrezzatura era distrutta e che questo era l’ultimo scatto realizzato dalla fotocamera. I grizzly, sottospecie dell’orso bruno, passano molti mesi in ibernazione ed emergono in primavera, affamati e alla ricerca di una grande varietà di cibo, inclusi mammiferi.
Nikon D610 + 18–35mm f3.5–4.5 a 25mm; 1/160 sec a f10 (-1.7 e/v); ISO 1000; due flash Nikon SB-28; sistema di fototrappolaggio autocostruito)

© João Rodrigues - Dove si riproducono i tritoni giganti, Alcanena, Santarém, Portogallo, Vincitore - Comportamento Anfibi e Rettili, Wildlife Photographer of the Year
© João Rodrigues – Dove si riproducono i tritoni giganti, Alcanena, Santarém, Portogallo, Vincitore – Comportamento Anfibi e Rettili, Wildlife Photographer of the Year

© Majed Ali - Riflesso, Bwindi Impenetrable National Park, Kanungu District, Uganda. Vincitore - Ritratti animali, Wildlife Photographer of the Year
© Majed Ali – Riflesso, Bwindi Impenetrable National Park, Kanungu District, Uganda. Vincitore – Ritratti animali, Wildlife Photographer of the Year. (Majed Ali (Kuwait) coglie il momento in cui un gorilla di montagna chiude gli occhi nella pioggia. Majed ha camminato per 4 ore per incontrare Kibande, un gorilla di montagna di quasi 40 anni. “Più salivamo, più diventava caldo e umido” ricorda il fotografo. Non appena una pioggia rinfrescante ha iniziato a cadere, Kibande è rimasto allo scoperto, godendosi la doccia.
I gorilla di montagna sono una sottospecie dei gorilla orientali e si trovano sopra i 1.400 m di altitudine in due popolazioni isolate, Virunga e Bwindi. Questi gorilla sono minacciati dalla perdita di habitat, trasmissione di malattie, bracconaggio e altro ancora causato dalle attività umane.
Nikon Z6 + 70–200mm f2.8 a 200mm; 1/320 sec a f6.3, ISO 640)

© Brent Stirton, Comunità di cura, Vincitore - Premio storia fotogiornalistica, Wildlife Photographer of the Year
© Brent Stirton, Comunità di cura, Vincitore – Premio storia fotogiornalistica, Wildlife Photographer of the Year. (Brent Stirton (Sud Africa) mostra un centro di riabilitazione per scimpanzè orfani, a causa del commercio di carne di fauna selvatica. Molte persone nel mondo alimentano questo commercio sia per le proteine che per il guadagno. Cacciare specie minacciate come gli scimpanzé è illegale ma avviene fin troppo spesso.
Le fotografie di Brent documentano il lavoro del Lwiro Primate Rehabilitation Center che salva e riabilita primate orfani a causa del bracconaggio. Molti dello staff sono sopravvissuti al conflitto militare in Congo. Lavorare al centro aiuta anche la loro stessa ripresa. Tocco guaritore: La direttrice del centro siede con un nuovo orfano mentre lo presenta lentamente agli altri. I giovani scimpanzé ricevono cure in rapporto 1-1 per superare i loro trauma fisici e psicologici. Sono fortunati, meno di uno su dieci viene salvato dopo aver visto uccidere tutti gli adulti della sua famiglia per la carne. La maggior parte soffre la fame e il dolore fisico.
Canon EOS 5D Mark IV + 16–35mm; 1/250 sec a f5.6; ISO 400).

© Shane Kalyn - Un tocco delicato, Vancouver, British Columbia, Canada, Vincitore - Comportamento Uccelli, Wildlife Photographer of the Year
© Shane Kalyn – Un tocco delicato, Vancouver, British Columbia, Canada, Vincitore – Comportamento Uccelli, Wildlife Photographer of the Year. (Shane Kalyn (Canada) osserva il corteggiamento dei corvi. A metà inverno, l’inizio della stagione riproduttiva dei corvi, Shane stava sdraiato sul suolo ghiacciato, sfruttando la luce morbida per cogliere il dettaglio delle loro piume iridescenti stagliate sulla neve e rivelare il momento intimo del contatto tra i due spessi becchi neri. Si ritiene che i corvi creino legami monogami per la vita. Questa coppia si scambiava doni – muschi, rametti e sassolini – e si puliva e lisciava il piumaggio a vicenda, con delicate suoni gorgheggianti per rinsaldare il legame.
Nikon D500 + 200–500mm f5.6 a 420mm; 1/1250 sec a f7.1, ISO 900).

© Adam Oswell - L’elefante nella stanza, Khao Kheow Open Zoo, Chonburi Province, Thailandia, Vincitore - Fotogiornalismo, Wildlife Photographer of the Year
© Adam Oswell – L’elefante nella stanza, Khao Kheow Open Zoo, Chonburi Province, Thailandia, Vincitore – Fotogiornalismo, Wildlife Photographer of the Year. (Adam Oswell (Australia) porta l’attenzione sui visitatori dello zoo mentre guardano un giovane elefante esibirsi sott’acqua
Anche se questa esibizione è stata pubblicizzata come educativa e come esercizio per gli elefanti, Adam era disturbato dalla scena. Le organizzazioni che si occupano di benessere animale infatti ritengono che si tratti di sfruttamento, in quanto incoraggia comportamenti innaturali. Il turismo legato agli elefanti è aumentato in Asia e in Thailandia ora ci sono più elefanti in cattività che in natura. La pandemia ha portato al collasso del turismo, con i santuari che non avevano più fondi per poter curare i propri animali.
Nikon D810 + 24–70mm; 1/640 sec a f2.8; ISO 1250)

© Stefano Unterthiner - Testa a testa, Svalbard, Norvegia, Vincitore - Comportamento Mammiferi, Wildlife Photographer of the Year
© Stefano Unterthiner – Testa a testa, Svalbard, Norvegia, Vincitore – Comportamento Mammiferi, Wildlife Photographer of the Year. (Stefano Unterthiner (Italia) osserva due renne delle Svalbard combattere per il controllo dell’harem. Stefano ha seguito queste renne durante la stagione degli amori. Osservando il combattimento, si è sentito immerso “nell’odore, nel rumore, nella fatica e nel dolore”. Le renne sbattevano i palchi finché il maschio dominante (a sinistra) non ha scacciato il rivale, assicurandosi la possibilità di riprodursi. Le renne sono diffuse nell’Artico, ma questa sottospecie si trova solo alle Svalbard. Le sue popolazioni sono influenzate negativamente dai cambiamenti climatici, perché l’aumento di piogge congela il terreno e impedisce loro di accedere alle piante che altrimenti starebbero sotto la neve soffice.
Nikon D5 + 180–400mm f4 a 400mm; 1/640 sec a f4, ISO 3200).

Exhibition info: Wildlife Photographer of the Year

When: 30 settembre – 31 dicembre 2022.
Where: Palazzo Francesco Turati, Milano.


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