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RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire

RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire

| On 19, Ott 2021

Raccontare attraverso la fotografia la sofferenza, il disagio, la paura e la solitudine. Al PAC di Milano cento scatti per accendere i riflettori sul malessere spesso invisibile dei giovani affetti da disturbi alimentari.

di Redazione Art Vibes


Picture: RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano.


Nove ragazze e un ragazzo affetti da disturbi del comportamento alimentare sono i protagonisti del nuovo progetto di “Ri-scatti“, dal titolo Fino a farmi scomparire. Una mostra visibile fino al 24 ottobre 2021, ideata dal PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano e da Ri-scatti Onlus (Associazione di volontariato che dal 2014 realizza progetti di riscatto sociale attraverso la fotografia), promossa dal Comune di Milano con il sostegno di Tod’s.

Curata dal conservatore del PAC Diego Sileo, l’esposizione si propone di superare il mito occidentale della magrezza come sinonimo di bellezza e perfezione, sottolinenando tuttavia come questo non rappresenti la causa prima della malattia.

Cento fotografie raccontano storie diverse tra loro, di sofferenza , di disagio, di paura, nelle quali l’idea di poter controllare lo stimolo della fame e di poter vivere senza il cibo diventano gli unici obiettivi da perseguire e ai quali rivolgere tutti gli sforzi per poter annullare la propria fisicità, per poter limitare la propria presenza, quasi in un disperato tentativo di voler scomparire.

 

RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, PAC Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano
RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano

Le esperienze in mostra al PAC sono quelle di Alessandra, Alessia, Anna, Emanuela, Emanuele, Federica, Giulia, Silvia, Sofia e Teresa. Dopo un workshop di tre mesi, realizzato sotto la guida di Amedeo Novelli (che insieme a Stefano Corsi e Federica Balestrieri rappresenta l’anima di Ri-scatti) hanno trovato il coraggio e la forza di raccontarsi con la macchina fotografica in mano, di mostrarsi con tutte le loro fragilità e insicurezze, provando anche a sensibilizzare l’opinione pubblica su forme di dolore troppo spesso ignorate, considerate da molti un solo capriccio adolescenziale o addirittura una moda giovanile.

Un disconoscimento della malattia ancora molto diffuso, una negazione a tutti i livelli, dalla società ai familiari, dalla scuola al medico di base.

La mostra vuole anche porre l’attenzione sulle responsabilità collettive di una società condizionata dai social media, dove l’esibizione del corpo è un potente mezzo di comunicazione e di relazione, e dove essere magri diventa il requisito indispensabile per essere e sentirsi accettati. Rischi che oggi viaggiano anche attraverso pericolosissimi siti internet, blog e forum “pro anoressia” e “pro bulimia” che forniscono criminali istruzioni per diventare sempre più magri.

 

RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, PAC Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano
RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano

Dunque un viaggio senza filtri e senza forme edulcorate nelle vite di un gruppo di ragazzi che stanno cercando di reagire a una malattia che ha portato i loro corpi all’esasperazione, a forme di comportamento ai limiti dell’autolesionismo atte a contrastare l’eventuale aumento di peso, quali il vomito auto-indotto, un ampio uso di lassativi e diuretici, un’intensa attività fisica e una valutazione di se indebitamente influenzata dalla propria immagine riflessa in uno specchio.

I protagonisti di Ri-scatti, oggi consapevoli della loro sofferenza, hanno così deciso di provare a riscattare se stessi attraverso l’arte della fotografia, accantonando quella paura di deludere e di fallire che li aveva accompagnati nella fase più acuta della malattia, mettendo a tacere quei pensieri di rabbia, di tristezza, di disperazione e di solitudine che avevano condizionato i loro comportamenti in famiglia, a scuola, con gli amici.

 

Emanuele Bignardi - RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano
Emanuele Bignardi – RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano

Giulia Mazza - RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, PAC Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano
Giulia Mazza – RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano

Silvia Bevilacqua - RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, PAC Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano
Silvia Bevilacqua – RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano

Anna Cosentini - RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano
Anna Cosentini – RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano

Emanuela Zanzi - RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, PAC Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano
Emanuela Zanzi – RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano

Alessandra Vismara - RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, PAC Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano
Alessandra Vismara – RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano

Sofia Santosuosso - RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano
Sofia Santosuosso – RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano

– via: Art Vibes submission – photo courtesy of: Ri-scatti


Exhibition info: RI.SCATTI. Fino a farmi scomparire, a cura di Diego Sileo.

When: 15 – 24 ottobre 2021.
Where: PAC, Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano.


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