Redazione Art-Vibes | On 07, Mar 2014

di Francesco Saverio Sasso

Il lento ma inesorabile cammino del jazz italiano verso la costruzione di una propria identità stilistica ed estetica è segnato, a partire dagli anni ’80, dalla ricerca musicale di Roberto Ottaviano.

Il suo percorso artistico si è sviluppato attraverso molteplici esperienze e preziose collaborazioni con i più famosi protagonisti del jazz italiano ed internazionale senza tralasciare sperimentazioni ed ibridazioni con altri generi musicali ed altre forme di espressione artistica.

Durante questo appassionante ed appassionato cammino artistico, Roberto Ottaviano ha “condensato” sempre di più le idee, ha “asciugato” sempre di più il proprio sound, ha “ascoltato” sempre di più le radici della sua identità culturale, ha “allargato” sempre di più il respiro e i colori del suo modo di improvvisare, ha “modellato” in forma tridimensionale la propria poetica musicale.

Il suo ultimo disco, Soffio Primitivo (Dodicilune Records), ci consegna una sorta di scultura musicale che racchiude plasticamente background, memoria, sogni, voci, colori e odori di un universo personale intimamente legato alle proprie origini ma proiettato nella incerta condizione contemporanea.

Come in “Unanswered Question” di Ives, Ottaviano formula la tremenda domanda alla quale nessuno potrà dare risposta: ma essere giunto a porre la domanda è un punto d’arrivo dopo una lunga strada che solo pochi, autentici artisti sono in grado di percorrere.

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– Image via: jazzfromitaly.blogspot.it

– Roberto Ottaviano Facebook Fan Page: Roberto Ottaviano

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