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Fabio Oggero - La città sospesa. 9 marzo - 3 maggio 2020

Fabio Oggero – La città sospesa. 9 marzo – 3 maggio 2020

| On 13, Ott 2020

Dall’assenza, uno spazio sospeso, quasi catartico. Un ritratto di Torino privo di giudizio, un ritratto che pone domande senza dare risposte.

di Redazione Art Vibes


Picture: Fabio Oggero – La città sospesa. 9 marzo – 3 maggio 2020.


I quasi due, lunghissimi, mesi di lockdown che hanno chiuso tutta l’Italia sono stati un’occasione unica per vedere le città e i loro spazi con occhi nuovi, in un momento inaspettatamente sospeso che ha quasi negato uno dei sensi più profondi del loro essere.

Le città, dalle più piccole alle più grandi, nascono per unire e vivere insieme. I loro spazi, definiti fisicamente dagli edifici e dalle reti connettive e più astrattamente dalla molteplicità delle loro funzioni, economiche, politiche, sociali, religiose e culturali, si plasmano e crescono per offrire condizioni il più possibile favorevoli alla vita sociale dei loro abitanti.
L’arrivo della pandemia ha offerto una chiave di lettura della città che difficilmente si ripresenterà.

Nelle rassegne fotografiche che Urban lab ha presentato negli anni passati, Torino è stata letta attraverso molteplici filtri: le infrastrutture, i cicli storici, le stratificazioni, i valori sociali e gli aspetti culturali, lo sviluppo urbano e i suoi motori, gli stili architettonici, la crescita industriale e i vuoti che la sua assenza ha lasciato, l’utilizzo degli spazi nei modi e nei tempi. Tutte queste lenti hanno restituito sempre una città piena, dinamica e vitale.

Le foto di Fabio Oggero propongono un ripensamento del rapporto con lo spazio urbano torinese e il tempo: uno spazio “svuotato” e un tempo “sospeso”. I tempi del lockdown hanno permesso di rendere Torino il soggetto di un grande scatto fotografico totalmente inedito, dai tempi di esposizione straordinariamente dilatati.

Queste condizioni eccezionali hanno consentito di restituire una visione lenta e un lavoro di documentazione inedito e meditato, concentrato su uno spazio urbano cristallizzato e quasi immutabile. Raramente Torino ha potuto essere raccontata attraverso un’assenza così totale e diffusa che non è mero vuoto, ma consente di costruire un nuovo racconto urbano che non ha prodotto vuoto ma introdotto altri possibili modi di affrontare il racconto urbano.

 

Fabio Oggero - La città sospesa. 9 marzo - 3 maggio 2020
Fabio Oggero – La città sospesa. 9 marzo – 3 maggio 2020

È stata quindi un’occasione per rileggere i luoghi che hanno maggiormente costruito l’identità di Torino, nel passato più remoto e più recente, dando alla città una posizione all’interno di una geografia fatta di funzioni, pesi e valori.

Sono stati selezionati luoghi a cui la prolungata assenza di movimento ha regalato una nuova vita, temporanea e silenziosa, da indagare nei suoi nuovi valori, documentando e raccontando aree estremamente diverse fra loro: dalle piazze e gli edifici aulici del centro storico alle periferie del secondo dopoguerra, oggi abitate e ormai semi-abbandonate dall’industria in ritirata; dalle grandi infrastrutture di accesso a Nord e a Sud della città alle nuove icone della contemporaneità, come i grattacieli simbolo per eccellenza del lavoro di ufficio, o Porta Susa, monumento ai nuovi collegamenti ad alta velocità; dal mercato di Porta Palazzo, solitamente brulicante luogo di incontro di nuova e consolidata immigrazione ai nuovi poli commerciali.

 

Fabio Oggero - La città sospesa. 9 marzo - 3 maggio 2020
Fabio Oggero – La città sospesa. 9 marzo – 3 maggio 2020

L’apparente assenza della vita, delle persone e del loro movimento ha consentito di restituire Torino nelle sue scenografie più pure, senza distrazioni, rumori di fondo o distorsioni, aprendo a nuove e diverse possibilità di relazione tra gli spazi antropizzati e gli spazi naturali. Gli spazi sono così rigerarchizzati, riordinati nei loro valori e gradi di complessità.

L’opportunità offerta dal lockdown in questo senso è quasi catartica, in molti modi purificatrice sia della città che degli sguardi che vi si possono rivolgere. La depurazione dallo scorrere della vita, fatta di persone, spostamenti, ingorghi e movimento, ha restituito lo spazio a una visione più limpida e consapevole della sua dimensione, delle sue forme, dei suoi limiti e delle sue potenzialità. Il risultato è un ritratto privo di giudizio, che pone domande senza dare risposte.

Una selezione di fotografie dallo stesso progetto, ma con maggior attenzione agli aspetti fotografici e tecnici, sono esposte anche al Centro di Fotografia Phos (via Giambattista Vico 1, Torino).

 

Fabio Oggero

Fabio Oggero è nato a Torino nel 1976. Architetto laureato al Politecnico di Torino dopo diversi anni di professione e un master allo IED in marketing, ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla fotografia di architettura.

Il lavoro fotografico di Fabio Oggero si identifica nella ricerca iniziata dalla scuola di Dusseldorf espressa dal progetto americano dei New Topographics e – ancora prima – dalle esplorazioni della “nuova oggettività germanica” della Neue Sachlichkeit dei primi anni venti. Ispiratori della sua ricerca sono Gabriele Basilico, Andreas Gursky, Thomas Struth, Hélène Binet e Todd Hido.

 

Fabio Oggero - La città sospesa
Fabio Oggero – La città sospesa. 9 marzo – 3 maggio 2020

Fabio Oggero - La città sospesa. 9 marzo - 3 maggio 2020
Fabio Oggero – La città sospesa. 9 marzo – 3 maggio 2020

Fabio Oggero - La città sospesa. 9 marzo - 3 maggio 2020
Fabio Oggero – La città sospesa. 9 marzo – 3 maggio 2020

Fabio Oggero - La città sospesa. 9 marzo - 3 maggio 2020
Fabio Oggero – La città sospesa. 9 marzo – 3 maggio 2020

Fabio Oggero - La città sospesa. 9 marzo - 3 maggio 2020
Fabio Oggero – La città sospesa. 9 marzo – 3 maggio 2020

Fabio Oggero - La città sospesa. 9 marzo - 3 maggio 2020
Fabio Oggero – La città sospesa. 9 marzo – 3 maggio 2020

Fabio Oggero - La città sospesa. 9 marzo - 3 maggio 2020
Fabio Oggero – La città sospesa. 9 marzo – 3 maggio 2020

Exhibition info: Inaugurazione: 22 ottobre. Urban Lab, piazza Palazzo di Città 8f, Torino, ore 18.00. Phos, via Giambattista Vico 1, Torino, ore 19.00


– via: Art Vibes submission – photo credits: Fabio Oggero


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