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CHEAP - RECLAIM, Arte pubblica oltre la pandemia

CHEAP – RECLAIM, Arte pubblica oltre la pandemia

| On 24, Apr 2020

RECLAIM: la call for artist di CHEAP attraversa la pandemia e torna nelle strade a fine giugno 2020.

di CHEAP


Picture: CHEAP – RECLAIM your time, Bologna. photo credit: Margherita Caprili.


Era la fine di dicembre 2019. Per le strade di Bologna cominciavano ad apparire una serie di poster che interrogavano direttamente chiunque attraversasse lo spazio pubblico: a chi appartiene il tuo tempo?, chi decide del tuo corpo?, hai diritto alla tua città, cosa fai dei tuoi privilegi?, torni mai a casa sola di di notte?.

A metà gennaio del 2020, arrivava nelle strade anche una risposta, un’esortazione: RECLAIM, una rivendicazione che tornava sul tema del corpo, del tempo, del diritto alla città, all’autodeterminazione. Si trattava del lancio della nuova call for artist di CHEAP, il progetto di public art attivo a Bologna, il cui testo iniziava così: “Rivendicare qualcosa che ti è stato tolto. Precluso. Qualcosa che è tuo. Sulla base di un diritto. O di un desiderio.”

 

CHEAP - A chi appartiene il tuo tempo, Bologna
CHEAP – A chi appartiene il tuo tempo, Bologna


Nessuno, nemmeno CHEAP, immaginava che nel giro di poco la dimensione di ciò che ci sarebbe stato precluso avrebbe subito un’espansione esponenziale, esponenziale, proprio come la diffusione del virus.

La pandemia si è rivelata un reality check in grado di ridisegnare prospettive che solo a gennaio sembravano frutto di un esercizio distopico” – scrive CHEAP – “Se da una parte la crisi crea delle accelerazioni, dall’altra ha la capacità di espandere dei macrotemi: fa esplodere questioni come quelle del corpo, del tempo, del privilegio e dello spazio pubblico in relazione allo stravolgimento che stiamo vivendo – il corpo che si confronta e scontra col virus, il tempo della quarantena, il privilegio nell’emergenza, la preclusione della città e della partecipazione alla vita civile.

“…Se da una parte la crisi crea delle accelerazioni, dall’altra ha la capacità di espandere dei macrotemi: fa esplodere questioni come quelle del corpo, del tempo, del privilegio e dello spazio pubblico in relazione allo stravolgimento che stiamo vivendo..”

CHEAP - RECLAIM, Call for artists 2020, Bologna
CHEAP – RECLAIM, Call for artists 2020, Bologna

CHEAP è un progetto, un collettivo, uno sguardo non obiettivo, un’associazione.
Il materiale che ha scelto di indagare è la carta: lavora sul formato del poster ma realizza anche wall col paste-up; immagina che i propri interventi possano essere intesi come street art, anche se sente una tensione verso l’arte pubblica; indaga prevalentemente il paesaggio urbano, ma con delle significative eccezioni; si occupa di linguaggi contemporanei ma è evidente anche un posizionamento politico; cura e progetta interventi con altri artisti, sebbene alcuni dei suoi solo project siano di per sé interventi di public art. Pare che CHEAP abbia la capacità di eccedere le etichette, le categorie stringenti.

Ora che la sfera della vita sociale fatta di conpresenza è stata bandita per sopravvivere al contagio, l’arte pubblica rimasta senza pubblico vive una cesura: “In questo panorama che avvertiamo essersi svuotato, proprio come vuoti sono i panorami urbani in cui agiamo” – fanno sapere da CHEAP – “il senso del concept RECLAIM sposta la nostra attenzione sul futuro, su quello che verrà dopo l’arrivo del virus: di conseguenza, ci aspettiamo che l’immaginario collettivo della call for artist sia rivolto ai futuri (im)possibili.”

Sarà solo a giugno che potremo verificare l’esattezza di questa previsione, quando i poster selezionati tra quelli raccolti con la call verranno installati nelle bacheche del centro della città: un migliaio di poster con cui CHEAP ogni anno costruisce un discorso collettivo, una narrazione visiva che si innesta sul panorama urbano di Bologna.

Crediamo sia importante tornare nelle strade della città per riprendere un discorso pubblico che è stato interrotto: il nostro ruolo è quello di creare lo spazio perché questo avvenga, stimolare una riflessione collettiva per immagini e facilitarne la fruizione.

 

CHEAP - RECLAIM your power, Bologna. photo credit: Michele Lapini
CHEAP – RECLAIM your power, Bologna. photo credit: Michele Lapini

Per CHEAP è ancora più importante farlo con i poster della CALL for ARTIST, una polifonia di sguardi di provenienza internazionale, realizzati non solo da street artist ma in maniera molto più allargata anche da chi di occupa di grafica, illustrazione, collage, letterpress, fotografia, comunicazione visiva: un’ibridazione dei linguaggi e un abbattimento di frontiere geografiche che avviene nel formato del manifesto, su carta, in bianco e nero.

C’è il desiderio che anche l’affissione dei poster si trasformi in un gesto collettivo, un ritorno in strada partecipato, un’azione aperta: non è un desiderio che abbiamo solo all’interno di CHEAP, a più riprese ci è stato espresso anche da molte delle artisti e degli artisti con cui lavoriamo.” CHEAP precisa che non si tratta del lancio di un appuntamento: “In questo momento, l’idea di poter tornare nello spazio pubblico con una moltitudine di corpi per poter innescare una narrazione collettiva attraverso un’azione partecipata, è probabilmente la declinazione della nostra rivendicazione, il nostro RECLAIM.

 

CHEAP - A chi appartiene il tuo tempo?, Bologna
CHEAP – A chi appartiene il tuo tempo?, Bologna

CHEAP - RECLAIM your power, Bologna
CHEAP – RECLAIM your power, Bologna

CHEAP - Chi decide del tuo corpo, Bologna
CHEAP – Chi decide del tuo corpo, Bologna

CHEAP - Cosa fai dei tuoi privilegi, Bologna
CHEAP – Cosa fai dei tuoi privilegi, Bologna

CHEAP - Hai diritto alla tua città?, Bologna
CHEAP – Hai diritto alla tua città?, Bologna

– via: Art Vibes submission -photo credit: Margherita Caprili – Michele Lapini, courtesy of: CHEAP


– website: cheapfestival.it


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