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Art Vibes – Let's share beauty | December 18, 2024

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SI FEST 2019 - SEDUZIONI. Fascinazione e mistero

SI FEST 2019 – SEDUZIONI. Fascinazione e mistero

| On 10, Ago 2019

La seduzione come spinta verso una passione, un luogo, un impegno: a settembre al via la nuova edizione del SI FEST, a cura di Denis Curti.

di Redazione Art Vibes


Picture: Senza didascalia. (dettaglio) ©Chiara Fossati – Villaggio dei Fiori. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero.


Da venerdì 13 a domenica 15 settembre 2019 a Savignano sul Rubicone (FC) ritorna la 28a edizione del SI FEST, Festival di fotografia più longevo d’Italia con un programma curato da Denis Curti, già direttore artistico della manifestazione dal 2000 al 2006 ed ora uno dei più affermati curatori italiani. Fondatore della galleria STILL di Milano e direttore artistico della Casa dei Tre Oci di Venezia, Curti ha diretto l’agenzia Contrasto – Milano per dieci anni e ha diretto la celebre rivista Il Fotografo.

Dal latino “se-ducere“, letteralmente “portare a sé”. Un condurre a sé, un guidare qualcuno che è attratto dalla propria immagine riflessa sugli occhi di un altro. Un’esigenza che tiene unite le forze in natura, un bisogno che spesso “conduce a sé” il complementare. A volte è possesso, trascina e coinvolge ogni aspetto del mondo: tutto è alla ricerca del frammento da attrarre.

Ispirato dal libro Della Seduzione del filosofo e sociologo tedesco Jean Baudrillard, in cui si legge che “La seduzione non è per il luogo del desiderio. È quello della vertigine, dell’eclissi, dell’apparizione e della sparizione”. Denis Curti ha invitato a esporre a Savignano autori in grado di declinare la seduzione come meccanismo che non riguarda solo e unicamente il rapporto uomo-donna, perché possiamo essere sedotti da un impegno sociale, da una musica, da una passione, dall’arte, da un luogo.


 

“La seduzione non è per il luogo del desiderio. E’ quello della vertigine, dell’eclissi, dell’apparizione e della sparizione”.  

Jean Baudrillard

Il tema proposto dal nuovo direttore artistico “Fascinazione e mistero” è interessante perché indaga la seduzione come spinta verso una passione, un luogo, un impegno. Un approccio multidisciplinare, che offre più di uno spunto di lettura e suggestione e tocca tutti nell’intimo. La seduzione viene dal profondo e spinge l’uomo all’azione, a generare.

È quanto accade a Savignano da 28 anni a questa parte: la fotografia è una inclinazione naturale per questa città e negli ultimi anni ha messo radici ancora più profonde sul territorio, definendone sempre più e sempre meglio l’identità.

 

Lady Tarin - Celine, Waka
©Lady Tarin – Celine, Waka

 

FOTOGRAFI E ARTISTI DAL PANORAMA FOTOGRAFICO ITALIANO

Gli artisti invitati a esporre, tutti provenienti dal panorama fotografico italiano, sono stati chiamati a svelare la loro particolare ricerca sulle ossessioni e le fascinazioni che riguardano il tema nelle sue numerose sfumature. Il fitto calendario che animerà il festival comprende nomi di fotografi di fama nazionale e internazionale come Marco Craig che ci conduce alla scoperta della fascinazione verso le icone sportive, Toni Thorimbert con Seduction of Photography, Lady Tarin, in mostra con il suo raffinato punto di vista sulla seduzione legata all’ambito dell’erotismo e della sensualità. Il fotografo Guido Harari presenterà al pubblico il suo intimo reportage sul cantautore Fabrizio De André, mostra realizzata con il sostegno di Tacchificio Zanzani.

Alizia Lottero offrirà uno sguardo sulla sua attrazione verso luoghi naturali in quanto riflesso dell’interiorità e di una soggettiva percezione del mondo. Cesare Cicardini sarà in mostra con la bellezza delle sue ballerine di Burlesque, Pier Luigi Gibelli, grande appassionato e uomo sedotto dal fascino dell’immagine porterà al SI FEST una selezione dalla sua collezione fotografica.

 

Guido Harari - Reportage su Fabrizio De André
©Guido Harari – Reportage su Fabrizio De André

Sarà in mostra Intorno alla fotografia. Ritratto in fabbrica, un progetto creato su iniziativa del SI FEST e di uno dei suoi sponsor storici, Linea Sterile S.p.A, esito del workshop condotto nel 2018 da Francesco Neri. Melissa Ianniello, vincitrice del Premio SI FEST Portfolio “Lanfranco Colombo” 2018, porterà al festival Wish it was a coming out, il suo progetto che indaga il tabù tra omosessualità e vecchiaia a partire da un’esperienza biografica.

Le immagini di autori internazionali come Helmut Newton saranno in esposizione sotto forma di videoproiezioni, insieme a Claudio Composti, curatore e direttore della MC2 Gallery di Milano e fondatore della piattaforma Periscope Photoscouting, che svelerà i nomi dei nuovi autori da tenere d’occhio della fotografia contemporanea. Settimio Benedusi sarà impegnato con il suo progetto Faccista, coinvolgendo direttamente il pubblico che avrà la possibilità di portare a casa un personale ritratto autoriale.

 

MOSTRE SI FEST 2019

 

Cesare Cicardini
The New Burlesque, Ricette di seduzione


Lo spettacolo della seduzione, ovvero la sua interpretazione, dove il successo non è dettato dalla bellezza, ma dalla capacità di affascinare, di creare il gioco, l’atmosfera, la sorpresa. Le burlesque dancers si mettono in gioco in prima persona, nulla è seriale, finto o scontato, tutto è originale e personale. I vestiti vintage, le musiche, il soggetto dello striptease sono studiati ad hoc per la serata. “Nel mio lavoro sono sempre alla ricerca della personalità e amo ricercare le contraddizioni, i chiari e gli scuri. Ho una propensione e una curiosità naturale verso coloro che sono capaci di uscire dalla propria ordinarietà per trasformarsi in un altro io.” Cesare Cicardini
Quello di Cesare si presenta dunque come un vero e proprio archivio dei sentimenti, uno sviluppo armonico di un pensiero: la seduzione assomiglia alla messa in scena e quindi la fotografia è l’unico linguaggio che può portare a questa sintesi.” Denis Curti

 

Lady Flo - 09.59 pm. Cesare Cicardini - The New Burlesque. SI FEST - SEDUZIONI Fascinazione e mistero.
Lady Flo – 09.59 pm. ©Cesare Cicardini – The New Burlesque. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero.

Anne Kellow - 11.53 pm. Cesare Cicardini - The New Burlesque. SI FEST - SEDUZIONI Fascinazione e mistero.
Anne Kellow – 11.53 pm. ©Cesare Cicardini – The New Burlesque. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero.

 

Collezione Pier Luigi Gibelli
Il dubbio della bellezza


La seduzione è un oggetto non identificato, un oggetto non analizzabile, teorico e amoroso.” Jean Baudrillard
In questa piccola selezione di immagini, “gli oggetti della mia seduzione” sono proteiformi. Non si tratta di una collezione sistematica dove si predilige un autore, un periodo storico, un genere fotografico; non c’è la ricerca ossessiva di un’opera né tanto meno criteri speculativi. Il comune denominatore nella scelta è senza dubbio soddisfare il piacere estetico, una collezione di matrice emozionale più che razionale. Linguaggi diversi, artisti noti e meno noti, cifre stilistiche difformi fonte di una forza seduttiva sulla mia personale sensibilità e, forse, su chi avrà modo di guardarle.
Quando sei stato sedotto da qualcosa, è bello non pensarci troppo e cullarsi nel piacere della seduzione.” Philip Roth

 

branzi. © Piergiorgio Branzi, Burano Piazza Grande, 1957. Collezione Pier Luigi Gibelli, Il dubbio della bellezza. SI FEST - SEDUZIONI Fascinazione e mistero.
branzi. © Piergiorgio Branzi, Burano Piazza Grande, 1957. Collezione Pier Luigi Gibelli, Il dubbio della bellezza. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero.

E.Weston. © Edward Weston / Cole Weston, Nude. Collezione Pier Luigi Gibelli, Il dubbio della bellezza. SI FEST - SEDUZIONI Fascinazione e mistero.
E.Weston. © Edward Weston / Cole Weston, Nude. Collezione Pier Luigi Gibelli, Il dubbio della bellezza. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero.

 

Chiara Fossati
Villaggio dei Fiori – Premio “Marco Pesaresi” 2018


“Ognuno qui sembra avere una storia personale forte. Le case stesse parlano di chi le abita, la presenza di piccoli giardini sul retro di ogni villetta ha fatto sì che ognuno creasse un’estensione, per lo più abusiva, della propria casa.” Proprio in questi cortili, atipici per una metropoli come Milano, è nata una serie di autoritratti involontari realizzati – rigorosamente su pellicola – tra pannelli di metallo, palme tropicali, barche parcheggiate e stanze in muratura. Foto dopo foto, si intrecciano così le storie di chi vive attorno a via dei Gigli. Presentato in concorso al Premio “Marco Pesaresi” lo scorso anno, il progetto è stato completato proprio grazie alla vittoria ottenuta in occasione del SI FEST 2018 e ora debutta in forma di mostra. Chiara Fossati è stata premiata “per aver evidenziato la necessità di costruire rapporti comunitari all’interno di contesti urbani considerati ancora marginali e problematici”. “L’autrice” ha scritto la giuria “ha scelto un approccio diretto e personale sfruttando il mezzo fotografico come strumento di mediazione nel mondo.”

 

Senza didascalia. Chiara Fossati - Villaggio dei Fiori. SI FEST - SEDUZIONI Fascinazione e mistero
Senza didascalia. ©Chiara Fossati – Villaggio dei Fiori. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero

Senza didascalia. Chiara Fossati - Villaggio dei Fiori. SI FEST - SEDUZIONI Fascinazione e mistero
Senza didascalia. ©Chiara Fossati – Villaggio dei Fiori. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero

 

Lady Tarin
Guiltless


Voluptas è la divinità romana nata dall’incontro di Amore e Psiche, così gli scatti di Lady Tarin uniscono la sensualità del corpo e la consapevolezza della mente. I nudi femminili immortalati dalla giovane fotografa emanano un forte erotismo pur rifuggendo pornografia e volgarità. Sembrano interpretare quel pensiero profondo che Pasolini esprimeva già negli anni Settanta: “Per me l’erotismo nella vita è una cosa bellissima, e anche nell’arte è un elemento che ha diritto di cittadinanza in un’opera come qualsiasi altro. L’importante è che non sia volgare. Per volgarità intendo una disposizione razzistica nell’osservare l’oggetto dell’eros. La donna come compare nei film erotici o nei fumetti erotici è vista in maniera stereotipata, come un essere inferiore e allora in questo caso è vista volgarmente e in questo caso l’eros è puramente una cosa commerciale.

La volontà di Lady Tarin è quella di liberare la donna da una bellezza costruita per compiacere l’uomo e quasi mai se stessa, di restituire all’eros femminile la spontaneità e la consapevolezza troppo spesso negata. Le ragazze che Tarin immortala sembrano raggiungere l’obiettivo, forse proprio perché accompagnate da uno sguardo femminile e quindi complice, in grado di coglierne e interpretare i desideri più intimi

 

Lady Tarin - senza didascalia. Lady Tarin - Guiltless. SI FEST - SEDUZIONI Fascinazione e mistero
©Lady Tarin – senza didascalia. Lady Tarin – Guiltless. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero

Lady Tarin - senza didascalia. Lady Tarin - Guiltless. SI FEST - SEDUZIONI Fascinazione e mistero
©Lady Tarin – senza didascalia. Lady Tarin – Guiltless. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero

©Lady Tarin – senza didascalia. Lady Tarin – Guiltless. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero

Lady Tarin - Michela
©Lady Tarin – Michela

Lady Tarin - Michela, Filicudi
©Lady Tarin – Michela, Filicudi

 

Toni Thorimbert
Seduction of Photography


Toni Thorimbert intitola il suo libro d’artista Seduction of Photography e io dedico l’edizione 2019 del SI FEST al tema delle seduzioni. L’incontro sembra guidato dal destino. Difficile dire chi sia arrivato prima e, in ogni caso, non è un primato così importante. Sono le coincidenze, invece, a contare e in questo progetto, quelle coincidenze si rivelano possibilità di dialogo fino a trasformarsi in occasioni di confronto. Perché in alcuni casi le coincidenze assumono l’aspetto dei pensieri laterali e devi essere pronto per prendere al volo quei sentimenti, altrimenti ritornano e si rivelano sempre più ingombranti.

Bisogna saperli riconoscere e non confonderli con le ossessioni, perché sembrano dettagli, ma poi ti esplodono in mano perché cercano il loro spazio.
Seduction of Photography potrebbe sembrare una raccolta di ritratti femminili” scrive lo stesso Thorimbert “ma già dalle prime pagine, la presenza del fotografo nell’immagine scombina le carte in tavola, spiazzando le aspettative dell’osservatore” attraverso un lavoro “realizzato con due macchine fotografiche, una impugnata dal fotografo, e una, posta su un treppiede, che da un punto più lontano inquadra tutta la scena, entrambe collegate da un telecomando che le fa scattare contemporaneamente.

 

Toni Thorimbert - senza didascalia. Toni Thorimbert - Seduction of Photography. SI FEST - SEDUZIONI Fascinazione e mistero.
©Toni Thorimbert – senza didascalia. Toni Thorimbert – Seduction of Photography. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero.

Toni Thorimbert - senza didascalia. Toni Thorimbert - Seduction of Photography. SI FEST - SEDUZIONI Fascinazione e mistero.
©Toni Thorimbert – senza didascalia. Toni Thorimbert – Seduction of Photography. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero.

 

Melissa Ianniello
Wish it was a coming out – Premio SI FEST Portfolio “Lanfranco Colombo” 2018


Wish it was a coming out è un progetto a lungo termine che indaga il tabù rappresentato dal connubio tra omosessualità e vecchiaia, a partire da un’esperienza biografica dell’autrice. Quando ancora adolescente Ianniello si scopre attratta da altre ragazze, comprende che la sessualità delle persone viene data normalmente per scontata e che se fare coming out risulta un’azione liberatoria, presto svela anche la difficoltà di comunicare ad alcune persone un aspetto della propria identità spesso ancora fonte di pregiudizi: l’autrice si porta dietro per anni il peso di non essere riuscita a raccontare la sua scoperta ai nonni, perdendo l’opportunità di una reciproca conoscenza. Da questa confessione mancata nasce la necessità di riscatto, di un’azione catartica utile a sé e ad altre persone.

In un omaggio indiretto ai nonni, inizia così una ricerca di esperienze di vita di uomini e donne omosessuali tra i sessanta e gli ottant’anni che vogliano condividere le proprie storie personali: sorrisi, affanni, pensieri, amori e desideri, ai quali raramente viene data voce. Queste persone sono ritratte in coppia o sole, all’interno delle proprie case, in una dimensione di autentica intimità. Partendo da una messa in gioco di esperienze di vita comuni, dell’autrice e dei suoi soggetti, si delinea così uno spaccato delle vite di chi, gay o lesbica nell’Italia di oggi, vive quella fase contraddittoria e affascinante della vita che è l’invecchiamento. Questo lavoro, a partire dalla possibilità di rimediare a quei silenzi che ci portiamo dietro da sempre, parla del desiderio di mettersi a nudo senza rinnegare alcuna parte di sé: il coming out del titolo non riguarda più solo la sessualità ma anche e soprattutto la condivisione intergenerazionale delle proprie esperienze, del proprio vissuto, della propria persona.

 

Melissa Ianniello - Gianni Picciotto, 72 anni, Perugia. Wish it was a coming out. SI FEST - SEDUZIONI Fascinazione e mistero
©Melissa Ianniello – Gianni Picciotto, 72 anni, Perugia. Wish it was a coming out. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero

Melissa Ianniello - Maria Laura Annibali, 74 anni, e Lidia Merlo, 72 anni, Roma. Wish it was a coming out. SI FEST - SEDUZIONI Fascinazione e mistero.
©Melissa Ianniello – Maria Laura Annibali, 74 anni, e Lidia Merlo, 72 anni, Roma. Wish it was a coming out. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero.

 

Marco Craig
Witness


Sì, anche nell’arte domina l’esibizionismo. Gli artisti diventano eroi semiologici che creano pseudo-opere vistose e perciò riconoscibili. Sicché tutto si equivale e si dissolve.” Gillo Dorfles
Il guanto rosso di Michael Schumacher. La tuta blu di Alberto Tomba, la maglia di Michael Jordan dei Chicago Bulls e molti altri oggetti, attrezzi o indumenti appartenuti e usati in un momento particolare dai campioni dello sport. Ogni foto è una storia. Ogni scatto un simulacro. Quasi un ex voto. Una reliquia. Una promessa. Un’emozione. Potrebbe essere questa la sintesi descrittiva del progetto Witness di Marco Craig che, con un work in progress (il lavoro non è ancora concluso) va costruendo una sorta di campionario di cimeli, per nulla feticista, direi, e tendente alla valorizzazione simbolica di uno storytelling contemporaneo. Gli oggetti, fotografati in pianta, sono stati inseriti in una busta sottovuoto e ognuno è accompagnato da una piccola etichetta anticata che funge da didascalia.

 

Marco Craig  - Witness, Schumacher Glove, 2001
©Marco Craig – Witness, Schumacher Glove, 2001

Marco Craig - DIEGO ARMANDO MARADONA - OPERA N° 26 H. 102 X 87
©Marco Craig – DIEGO ARMANDO MARADONA – OPERA N° 26 H. 102 X 87. L’oggetto esposto è stato fotografato grazie alla gentile concessione di World Football Collection Giocatore – Diego Armando Maradona. Articolo – Maglia da gioco ufficiale Nazionale Argentina . Incontro – Argentina – Nigeria . Evento – Campionati del mondo di calcio USA. Marco Craig – Witness. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero.

 

Lorenzo Zoppolato
La luce necessaria – Premio Portfolio Italia 2018 – Gran Premio Lumix


La moderna società industriale ha emarginato l’immagine della morte. Quell’immagine che aveva un ruolo centrale nella vita dell’uomo sembra sia stata relegata nei territori poco frequentati della religione, della metafisica se non proprio della magia. I vecchi riti funebri che nell’esperienza della mia vita privata erano ancora visibili, facendosi medium di un pubblico riconoscimento, vanno ormai scomparendo. Eppure, fino a poco tempo addietro, partecipavo a una veglia funebre e seguivo qualche corteo.

Il nostro fotografo, contemplando la realtà di un piccolo cimitero messicano, ne scruta i contorni, le presenze, le assenze e le atmosfere intorno; constata che occorre recuperare una “luce necessaria” per illuminare gli interstizi e le ombre che separano gli uomini dalle bestie, i sentimenti dalla materia, la preghiera dal silenzio; e, quindi, provare a riannodare la vita con la morte. Un apparente reportage fotografico sui días de los muertos (riti che nelle culture sudamericane hanno così preziose peculiarità da suscitare le attenzioni dell’Unesco, che li tutela come patrimonio dell’umanità) si rivela, allora, un incontro-racconto sul senso della scomparsa, su quello dell’assenza, sul legame che si vuol far sopravvivere, sulla fedeltà alla memoria, sulla volontà di riprendere il filo di qualcosa, magari muovendo dalle tracce intraviste in un attimo di festa, di attesa dell’anima.

La “luce necessaria” cercata dal fotografo è, allora, quella stessa, vitale, invocata (“Più luce”), in punto di morte, da grandi intelletti come Goethe o Leopardi, che cercarono, nel tempo ultimo, un’idea capace di guidarli nell’apparente buio della loro morte naturale.

 

Lorenzo Zoppolato - La luce necessaria. SI FEST - SEDUZIONI Fascinazione e mistero.
©Lorenzo Zoppolato – La luce necessaria. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero.

Lorenzo Zoppolato - La luce necessaria. SI FEST - SEDUZIONI Fascinazione e mistero.
©Lorenzo Zoppolato – La luce necessaria. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero.

 

Alizia Lottero
Gardens MemosNel buio, la percezione immaginaria del paesaggio

Come una sentinella che si aggira nel proprio castello, lo sguardo di Alizia Lottero penetra l’intimità di paesaggi misteriosi, nascosti e poi ritrovati. Con fugace intensità attraversa luoghi naturali come se fossero interiori, dove le tonalità di verde e i disegni di luce sulle siepi definiscono una particolare percezione del mondo. Dal punto di vista dell’autrice, la dimensione personale dello spazio interessa non solo l’ambiente domestico, ma anche l’ambiente naturale in quanto ambiente vissuto, percepito dall’uomo come dimora, e fatto proprio con un’interazione sia fisica che sentimentale.

In questo senso, ogni verde e rigoglioso giardino assumerà, nelle fotografie di Alizia, le forme che l’uomo avrà voluto ritagliare su di esso, mostrandole nel sottobosco inesplorato dei suoi desideri. Ogni spazio verde sarà inteso come un ritratto mentale, proiezione metafisica di un universo interiore, colto nelle linee di un luogo rassicurante quanto ermetico e attraente. Ciò che colpisce, nelle fotografie di Alizia, è il doppio registro espressivo che, se da un lato, conferisce al tema del giardino una connotazione antropica e culturale, dall’altro riporta l’attenzione sull’elemento empatico e interattivo della visione.

 

Alizia Lottero - Gardens Memos #04, 2012. stampa Fine Art Giclée. 63,5 x 50 cm, edizione di 7 esemplari + 2 AP. Alizia Lotero - Gardens Memos. SI FEST - SEDUZIONI Fascinazione e mistero.
©Alizia Lottero – Gardens Memos #04, 2012. stampa Fine Art Giclée. 63,5 x 50 cm, edizione di 7 esemplari + 2 AP. Alizia Lotero – Gardens Memos. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero.

Alizia Lottero - Gardens Memos #06, 2012. stampa Fine Art Giclée. 63,5 x 50 cm, edizione di 7 esemplari + 2 AP. Alizia Lotero - Gardens Memos. SI FEST - SEDUZIONI Fascinazione e mistero.
©Alizia Lottero – Gardens Memos #06, 2012. stampa Fine Art Giclée. 63,5 x 50 cm, edizione di 7 esemplari + 2 AP. Alizia Lotero – Gardens Memos. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero.

 

Francesco Neri
Intorno alla fotografia. Ritratto in fabbrica

Esito del workshop condotto a Linea Sterile S.p.A. con fotografie di Francesco Neri e di Gianluca Amoroso, Mario Beltrambini, Sauro Errichiello, Roberto Gibelli, Roberto Masi, Federico Paganelli, Giuliano Passuti, Ettore Perazzini, Alessandro Placucci, Maria Signore.

Intorno alla fotografia. Ritratto in fabbrica è un progetto creato su iniziativa del SI FEST e di uno dei suoi sponsor storici, Linea Sterile S.p.A. Nel settembre 2018, l’azienda di Sant’Angelo di Gatteo ha aperto le porte a un gruppo di fotografi e fotoamatori locali per un workshop condotto da Francesco Neri, fotografo professionista che abbina alla conoscenza del territorio un curriculum di valore internazionale, con una predisposizione particolare per la ritrattistica.

Dal workshop condotto sul campo, è nato un progetto fotografico corale in cui la fabbrica viene vista da più autori sotto più angolazioni: gli spazi, il lavoro, le persone. Ogni fotografo ha avuto carta bianca nell’interpretazione del soggetto, con un’unica consegna ben precisa: distanziarsi dai modelli classici della fotografia industriale e pubblicitaria per guardare il mondo della fabbrica con gli occhi della fotografia contemporanea.

L’esito della campagna è quindi un ritratto multiforme, in cui il punto di vista pare spostarsi senza sosta, imprevedibile e disseminato. L’edizione 2019 del SI FEST accoglie l’esito di questa campagna riconducendo il viaggio degli undici fotografi al luogo in cui il workshop ha avuto origine. Un punto di partenza e di destinazione al tempo stesso: dalle pareti (bianche) di un festival agli spazi (pieni di sfumature) di una fabbrica, andata e ritorno.

 

© Fotografia di Alessandro Placucci. Francesco Neri - Intorno alla fotografia., Ritratto in fabbrica. SI FEST - SEDUZIONI Fascinazione e mistero.
©© Fotografia di Alessandro Placucci. Francesco Neri – Intorno alla fotografia., Ritratto in fabbrica. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero.

 

Guido Harari
Fabrizio De André. Sguardi randagi – Mostra realizzata con il sostegno del Tacchificio Zanzani.

Sguardi randagi perché sopra le righe, oltre gli schemi, imprevedibili, forse anche improbabili. Spesso “rubati”, sull’onda dell’estro del momento, dentro e fuori l’ufficialità, vincendo la pigrizia o la ritrosia di Fabrizio, in un continuo rimpiattino. A Fabrizio non piaceva farsi fotografare. Amava però lasciarsi guardare e se, nelle fotografie, riusciva a riconoscersi, a trovare qualche traccia di sé per lui inedita o inattesa, allora poteva nascere un rapporto di fiducia e di amicizia. O, piuttosto, un libero e spontaneo interfacciarsi. Capitava che la macchina fotografica non fosse il miglior viatico al “vivere Fabrizio”.

Ci sono stati attimi di pudore e di sospensione, quando la fotografia ha preferito cedere il passo al semplice senso delle cose, senza rimpianti. Ma, riguardando oggi queste fotografie, riesco a sentire di nuovo la voce e le parole di Fabrizio, spezzando così il silenzio dell’assenza.

 

FABRIZIO DE ANDRÉ - L’Agnata, 1996. Guido Harari - Fabrizio De André. Sguardi randagi. SI FEST - SEDUZIONI Fascinazione e mistero.
FABRIZIO DE ANDRÉ – L’Agnata, 1996. Guido Harari – Fabrizio De André. Sguardi randagi. SI FEST – SEDUZIONI Fascinazione e mistero.

 

Letture Portfolio

Non mancheranno le tradizionali letture portfolio, con le quali affermati esperti provenienti da più settori del mondo della fotografia e i rappresentanti degli altri festival del Sistema Festival Fotografia saranno a disposizione per visionare i portfolio dei fotografi. Ideato dalla Federazione italiana associazioni fotografiche (Fiaf), il Premio Portfolio Italia riunisce le più importanti manifestazioni nazionali che ospitano letture di portfolio.

Questa edizione ha come partner esclusivo Fujifilm Italia ed è articolata in dieci tappe di selezione e un evento finale; al SI FEST 2019 si svolge la settima tappa. Partecipano al concorso lavori realizzati con qualsiasi tecnica di ripresa e procedimento di stampa. Tra i portfolio presentati al SI FEST 2019, il vincitore riceverà lo storico Premio SI FEST Portfolio “Lanfranco Colombo”, sarà pubblicato sulla rivista «Fotoit» e verrà esposto in mostra al SI FEST successivo. Sarà in mostra anche Lorenzo Zoppolato Premio Portfolio Italia 2018 – Gran Premio Lumix.

Quattro tra i lavori giudicati più meritevoli durante SI FEST 2019 saranno esposti all’edizione 2020 della MIA Photo Fair. La selezione sarà compiuta da una giuria composta anche da Fabio Castelli, fondatore e direttore della manifestazione milanese.

Tre portfolio di fotografi di età compresa tra i 18 e i 35 anni saranno esposti alla galleria STILL Young di Milano e la selezione in questo caso è affidata ad Alessandro Curti, fondatore e curatore della galleria.

 

Premio Marco Pesaresi

Istituito nel 2001 e giunto alla diciottesima edizione, il premio è destinato a ricordare la straordinaria figura del fotografo riminese Marco Pesaresi attraverso la promozione di ricerche e produzioni di fotogiornalismo connotate da aspetti di progettualità e innovazione. In questa edizione, il concorso è aperto a fotografi di ogni nazionalità nati a partire dall’1 gennaio 1979. Gli autori in concorso sono chiamati a presentare progetti originali, non ancora pubblicati o esposti nella medesima forma o contenuto; le fotografie che partecipano al concorso, raccolte in portfolio, devono preferibilmente trattare una singola tematica, suggerendo un progetto fotografico da portare a termine grazie al finanziamento del premio (5000 euro). Il progetto così realizzato sarà poi esposto alla prossima edizione del SI FEST. Promosso dal Comune di Savignano sul Rubicone, il premio è realizzato in partnership con i Comuni di Forlì, Ravenna e Rimini; la segreteria organizzativa è di Savignano Immagini. La vincitrice più recente è Chiara Fossati. La partnership fra le amministrazioni comunali di Savignano sul Rubicone e di Rimini prosegue all’insegna della fotografia d’autore e nel nome di Marco Pesaresi in occasione dell’edizione 2019 di “Rimini Foto d’Autunno” che ospita la mostra “Il tempo di un viaggio” presso la Galleria dell’Immagine di Rimini dal 7 settembre al 13 ottobre 2019.

 

SI Fest OFF

Il 2019 sarà un anno speciale per la sezione indipendente di fotografia e arti visive SI Fest OFF che compie 10 anni. Promosso dall’Associazione Cultura e Immagine e curato da Tomas Maggioli con l’intento di promuovere i giovani talenti, ha già lanciato una open call per progetti inerenti al tema Ways of Worldmaking, Modi di costruire il mondo, partendo dalla riflessione del filosofo statunitense Nelson Goodman sulla coesistenza di una pluralità di mondi tutti indipendentemente interessanti.

– via: Art Vibes submission – photo courtesy of: SI FEST


Exhibition info: SI FEST 2019 – SEDUZIONI. Fascinazione e mistero, a cura di Denis Curti.

When: 13.14.15 settembre 2019
Where: sedi varie, Savignano sul Rubicone.


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