Irene Kung - Monumenti
Redazione Art-Vibes | On 11, Giu 2019
Introspezione, armonia, inquietudine: una selezione visiva che ricompone un’indagine sociale e intima sul paesaggio urbano, archeologico e naturale.
di Redazione Art Vibes
Picture: Irene Kung, Manchurian Pine e New Museum. Courtesy: Galleria Valentina Bonomo.
Irene Kung (Berna, 1958), ha adottato la fotografia come medium privilegiato della propria produzione artistica da circa un decennio, sfruttando la sua formazione non solo per impreziosire la componente lirica ed emotiva della sua ricerca artistica, ma anche quella gestuale ed istintiva.
L’essenzialità delle inquadrature e la capacità di far emergere i suoi soggetti dall’oscurità, esprimono una vicinanza stilistica e concettuale al Rinascimento pittorico italiano: i suoi lavori evidenziano il desiderio razionale di individuare nuove strade possibili per un futuro sostenibile e la rinnovata attenzione all’equilibrio tra umano e naturale.
Allo stesso tempo le composizioni di Kung evidenziano per contrasto l’ambiguità dell’urbanizzazione e della negligenza umana, facendo emergere dalla bellezza una sottile inquietudine.
Descrivere la sofferenza attraverso una rappresentazione raffinata e onirica è – dichiara la Kung – un tentativo di generare un nuovo significato a partire dalle percezioni di un’esperienza emotiva, è un’astrazione che mi conduce dalle zone più in ombra alla dimensione meditativa, fino agli spazi inconsci dell’anima.
Irene Kung, Orcha e Primavera. Courtesy: Galleria Valentina Bonomo.
Dal 30 maggio al 28 luglio 2019 l’artista è protagonista alla CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, di Torino di una mostra personale intitolata Monumenti, curata dal direttore dell’istituto, Walter Guadagnini.
A partire dalla giustapposizione di immagini appartenenti a due serie fotografiche precedenti, Le città invisibili (2012) e Trees (2014), Kung compie una selezione visiva che ricompone un’indagine al tempo stesso introspettiva e sociale sul paesaggio, sia esso urbano, archeologico o naturale.
Tali elementi sono per l’autrice svizzera come fondamenti puri della visione che, spogliati dal disturbo visivo generato dalle forme di progresso e dall’incuria umana, si presentano allo spettatore come ritratti aulici che emergono dall’oscurità.
Nelle diciotto opere di grande formato esposte in questa occasione, alberi, antiche rovine e architetture contemporanee assumono un carattere salvifico, diventano monumenti contemporanei che – grazie al potere dell’estetica e alla forza dell’immagine – annullano il tempo e ordinano il caos con la loro armonia costruttiva.
Irene Kung, Auditorium e Magnolia. Courtesy: Galleria Valentina Bonomo.
Irene Kung – Note biografiche
Irene Kung è nata a Berna nel 1958, vive e lavora a Roma. Dopo aver studiato pittura in Svizzera, ha ampliato la sua ricerca includendo la fotografia nel suo repertorio artistico. Il suo lavoro è stato pubblicato su testate internazionali come “AD”, “The Sunday Times Magazine” e “The New York Times Magazine” ed è stato esposto nell’ambito di “ParisPhoto” nel 2010. È stata invitata dal comitato organizzativo di EXPO 2015 a partecipare con una mostra di fotografie di alberi da frutto al “Cluster della Frutta e Verdura”.
Ha inoltre esposto al Ullens Center for Contemporary Art di Beijing (2019), a Forma – Centro Internazionale di Fotografia di Milano (2015, 2013, 2010), al BOZAR di Bruxelles e in altre importanti sedi espositive in Italia e all’estero. Il suo libro Le città invisibili (2012) è stato pubblicato da Contrasto, accompagnato dai testi di Francine Prose e di Ludovico Pratesi. Sempre con Contrasto ha pubblicato anche il libro Trees (2014).
Irene Kung, Bamboo Alley 76x152cm, 2018. Courtesy: Galleria Valentina Bonomo.
Irene Kung, Duomo e Ulivo Fara Sabina. Courtesy: Galleria Valentina Bonomo.
– via: CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia – photo credits: Irene Kung; courtesy of: Galleria Valentina Bonomo.
– Exhibition info: Irene Kung – Monumenti, a cura di Walter Guadagnini.
– When: 31 maggio | 28 luglio 2019.
– Where: CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, Project Room, via delle Rosine, 18 – Torino.
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