Masha Ivashintsova - Ricordi altrui
Redazione Art-Vibes | On 25, Mar 2018
La fotografia ritrovata: una grande artista scoperta per caso.
di Annalisa Grassano
Picture: ©Masha Ivashintsova – Self-Portrait, Leningrad, USSR, 1976.
Qualcuno l’ha ribattezzata la nuova Vivian Maier russa, è indubbio che vi siano alcune similitudini con la storia della ormai famosa tata di Chicago, Masha Ivashintsova come la Maier ha lasciato una quantità infinita di negativi (ben 30.000), che non ha mai mostrato in vita sua, nascosti nella sua soffitta a Pushkin, San Pietroburgo. Le similitudini finiscono qui, il lavoro delle due non è accostabile, perché molto differente, la durezza della Maier è molto distante dalla poetica dolcezza della Ivashintsova.
Nel 2000 Masha venne a mancare per via di un cancro, per molto tempo nessuno si accorse di quel tesoro, fino a pochi mesi fa; quando sua figlia Asya si è imbattuta in dei negativi e forse pensando a semplici fotografie di famiglia ha deciso di svilupparne alcuni. Certo non poteva immaginare di ritrovarsi difronte a quelle immagini magnifiche frutto di uno sbalorditivo talento, sapeva che sua mamma era stata fortemente impegnata nel movimento poetico underground di Leningrado negli anni 1960-80, ma certo non poteva immaginare il suo grande dono artistico.
La Ivashintsova fu molto attiva sulla scena culturale di Leningrado e la sua storia si incrociò con grandi intellettuali del suo tempo, tra cui il fotografo Boris Smelov, il poeta Viktor Krivulin e il linguista Melvar Melkumyan, che divenne il padre della sua unica figlia. La stessa figlia che una volta scoperti i negativi ha deciso di mostrarli al mondo attraverso un sito e le relative pagine social.
©Masha Ivashintsova – Melvar Melkumyan and Asya Ivashintsova-Melkumyan, Moscow, USSR, 1976
Molti rimarranno impressionati dalla storia che ha portato al ritrovamento delle fotografie, tuttavia credo che la bellezza di questa fotografa sia nella sua profonda sensibilità. Osservando il suo lavoro si comprende un innato bisogno di esprimersi, un album di ricordi altrui, momenti che lei conserva e ruba come se fossero i propri.
Un vero genio della fotografia che purtroppo non è mai riuscita a comprendere fino in fondo il proprio grande potenziale, e che nella sua vita non ha permesso a nessuno di vedere chi lei fosse realmente, così scriveva in uno dei suoi diari “Ho amato senza memoria: non è un’epigrafe del libro, che non esiste? Non ho mai avuto un ricordo per me stessa, ma sempre per gli altri“.
Un’artista meravigliosa che si è sempre nascosta, forse perché convinta di non essere abbastanza, forse perché dopo anni di estenuanti condizioni in diversi ospedali mentali dell’URSS, obbligata da un regime che cercava di standardizzare le persone e costringere tutti a vivere secondo le regole comuniste, è rimasta vittima di quella atroce infelicità, e di chi l’ha convinta che le sue ali colorate non andassero bene per la Russia di quel tempo.
Così Masha per troppo tempo ha nascosto al mondo le sue ali, e forse si è convinta di non saper volare, privando così se stessa e il mondo di quella sua meravigliosa magia. Grazie a sua figlia oggi Masha torna a volare, e noi con lei, perché l’incanto della sua arte è proprio tutto in quel volo capace di regalare bellezza, sentimento, poesia pura.
E se chiudo gli occhi la immagino bella, ancora giovane con in mano la sua Leica IIIc, ad archiviare i ricordi di un mondo lontano, e tra i sorrisi dei suoi soggetti rivedo il suo, bellissimo.
©Masha Ivashintsova – Leningrad, USSR, 1976
©Masha Ivashintsova – Leningrad, USSR, 1976
©Masha Ivashintsova – Tbilisi, Georgian SSR, 1989
©Masha Ivashintsova – Staraya Russa, USSR, 1976
©Masha Ivashintsova – Leningrad, Michurinsky garden, USSR, 1975
©Masha Ivashintsova – Leningrad, USSR, 1979
©Masha Ivashintsova – Vologda, USSR, 1976
©Masha Ivashintsova – Carpathians, Ukranian SSR, 1976
©Masha Ivashintsova – Leningrad, USSR, 1977
©Masha Ivashintsova – Village near lake Sevan, Armenian SSR, 1976
©Masha Ivashintsova – Pushkinskiye Gory, Pskovskaya Oblast, USSR, 1976
©Masha Ivashintsova – Leningrad, USSR, 1978
©Masha Ivashintsova – Asya Ivashintsova-Melkumyan, Masha’s daughter, with dog Marta and cat Pusya, Leningrad, USSR, 1978
©Masha Ivashintsova – Leningrad, USSR, 1975
©Masha Ivashintsova – Asya Ivashintsova-Melkumyan, Masha’s daughter, Leningrad, USSR, 1980
– photo credits: ©Masha Ivashintsova – courtesy of: Asya Ivashintsova-Melkumyan. Art Vibes – Let’s share beauty granted permission to use photos by Asya Ivashintsova-Melkumyan.
– website: mashaivashintsova.com – instagram: instagram.com/masha_ivashintsova
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