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Riscatti DA ZERO - La rinascita di Amatrice

Riscatti DA ZERO – La rinascita di Amatrice

| On 09, Mar 2018

La vita dopo il terremoto nelle foto di tredici adolescenti. Al PAC di Milano un esercizio di resistenza allo smarrimento, una prova di vita e di autentica ricostruzione.

di Redazione Art Vibes


Picture: Elisa Etrusco – Riscatti DA ZERO


La rinascita di Amatrice si tinge di rosa. Vanessa e Flaminia Bakaj, Manuela Bonanni, Martina Capone, Victoria Conti, Elisa Etrusco, Silvia Guerrini, Livia Micozzi, Maria Grazia Morante, Serena Natalucci, Giorgia Paoletti e Tatiana Spurio sono le 12 adolescenti di età compresa tra i 14 e i 19 anni che, attraverso i loro scatti, contribuiranno a raccogliere i fondi necessari per la ricostruzione del loro centro di aggregazione giovanile distrutto dal terremoto dell’agosto 2016. A loro si aggiunge Roberto Spurio, fratello di Tatiana, l’unico ragazzo ad aver partecipato al progetto.

Proprio nella “Giornata internazionale della donna” è stata inaugurata la mostra di fotografia sociale organizzata per il quarto anno consecutivo al PAC Padiglione di Arte Contemporanea da RISCATTI Onlus – l’associazione di volontariato milanese che dal 2014 realizza progetti di riscatto sociale attraverso la fotografia – e promossa dal Comune di Milano con il sostegno di Tod’s.

Non senza un risvolto charity. Le istantanee in esposizione, infatti, saranno messe in offerta e parte del ricavato sarà utilizzato per allestire il centro giovanile del borgo laziale distrutto dal terribile sisma di due anni fa.

 


Perché ripartire si può, anche… “DA ZERO”. Questo il nome emblematico scelto da RISCATTI per il suo quarto progetto, realizzato in collaborazione con il Comune di Amatrice, grazie al contributo della Philip and Irene Toll Gage Foundation, una fondazione privata americana con sede ad Atlanta.

Dopo “Fotografi senza fissa dimora”, che nel 2015 ha trasformato gli homeless in fotografi, “Milano Melting Pot”, dedicata nel 2016 al tema dell’immigrazione, e “La ricerca della felicità”, che ha raccolto lo scorso anno i toccanti scatti dei ragazzi del Progetto Giovani della Pediatria dell’Istituto Nazionale deiTumori, RISCATTI ha deciso quest’anno di sostenere i terremotati: per la precisione i ragazzi di Amatrice che hanno perso la casa, gli affetti e anche il Centro Giovani, un punto di aggregazione dove trovarsi dopo la scuola, raso al suolo dal sisma.

Sono stati proprio i ragazzi a scegliere la destinazione dei fondi che verranno raccolti attraverso la vendita delle loro fotografie: RISCATTI Onlus allestirà insieme a loro il nuovo centro giovanile in collaborazione con i Comuni di Bellaria Igea Marina (RN) e Coriano (RN), che doneranno la struttura prefabbricata per contenerlo. Il nuovo Centro Giovani, della superficie di circa 80 metri quadrati, sorgerà all’interno del parco Don Minozzi, area verde oggetto di una completa riqualificazione, e sarà realizzato secondo i moderni criteri antisismici, oltre ad essere dotato di pannelli solari per un’alimentazione ecosostenibile.

 

Riscatti Da Zero - PAC Milano, photo credit: Lorenzo Palmieri
Riscatti Da Zero – PAC Milano, photo credit: Lorenzo Palmieri

“RI-SCATTI, Da Zero”, a cura di Alessia Glaviano, in programma dal 9 al 18 marzo prossimi nelle sale del PAC di Milano, è il titolo della collettiva che raggruppa più di 160 scatti di 13 studenti dell’Istituto Omnicomprensivo di Amatrice.

La selezione ha interessato tutti gli alunni, ma alla fine hanno risposto solo donne, per la precisione 12, con l’aggiunta dell’inseparabile fratello di Tatiana, Roberto. Tutti sono stati impegnati per due mesi, nell’autunno scorso, in un workshop di fotografia in collaborazione con WJ – Witness Journal, a cura dei fotografi Amedeo Novelli e Stefano Corso, con Rina Ciampolillo, Pippo Mariani, Danilo Garcia Di Meo, Sfefano Chiovini e con il coordinamento della ex giornalista del TG1 Federica Balestrieri, fondatrice di RISCATTI Onlus, coadiuvata dai volontari dell’associazione.

Fotoreporter della loro stessa vita, i ragazzi raccontano senza filtri, attraverso immagini, ma anche poesie, canzoni e hashtag, che cosa significa vivere in una realtà post-sismica: dalla quotidianità della scuola prefabbricata alla vita nei SAE (Soluzioni Abitative d’Emergenza), nei container o nelle roulotte, passando per il tempo libero e gli affetti che sono sopravvissuti. Fotografie e pensieri raccolti da Alessia Glaviano in un allestimento fresco che stempera l’angoscia del dramma con il quale, poco più che bambini, si sono trovati a fare i conti.

Gli scatti dei ragazzi di Amatrice sono passati al vaglio di una giuria di esperti composta da Diego Sileo (curatore del PAC Padiglione d’Arte Contemporanea), Nicola Maggio (fondatore di ISM Associati), Ilaria Barbotti (Presidente di Igersitalia), Giulio Di Meo (Presidente di WJ – Witness Journal e fotoreporter) e Marisa Zanatta (photo editor di Vanity Fair) che, in occasione dell’inaugurazione, hanno decretato il miglior fotoreportage.

 

Elisa Etrusco - Riscatti DA ZERO
Elisa Etrusco – Riscatti DA ZERO

All’unanimità la vittoria è andata a Elisa Etrusco, premiata con una macchina fotografica reflex, che ha presentato una serie di fotografie che raccontano bene non solo la distruzione del territorio di Amatrice, ma anche altri importanti aspetti della quotidianità “post sisma”.

Alle immagini delle macerie del centro storico, con i particolari strazianti dei ricordi che affiorano dai cumuli di detriti che una volta erano case, si contrappongono – ha evidenziato la giuria – altre immagini che raccontano tante piccole storie di resistenza e ricostruzione, testimoniando bene la grande forza e la volontà di una popolazione che non ha nessuna intenzione di gettare la spugna e che vuole solo poter tornare alla ‘normalità’ prima possibile”.

 

Le Opinioni

FEDERICA BALESTRIERI – Fondatrice RISCATTI Onlus
“C’è qualcosa che non va, in un Paese che a distanza di un anno e mezzo da un terremoto catastrofico come quello che ha squassato il centro Italia nell’estate del 2016, ancora non è riuscito a rimuovere le macerie, se non in minima parte. Ad Amatrice e dintorni i sopravvissuti a quel sisma tentano la ricostruzione delle proprie vite, circondati dalle macerie delle proprie case, con intrappolati i loro effetti personali.

Vivono la quotidianità come su un set, in cui le macerie sono parte integrante del loro orizzonte visivo. Provano ad ignorarle, ma quelle sono lì, immobili, a ricordare loro ogni giorno l’orrore che hanno vissuto. Il nuovo progetto di RISCATTI, nato da un mio incontro casuale con Sergio Pirozzi, Sindaco di Amatrice, porta questa denuncia sulle pareti del Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano”.


AMEDEO NOVELLIResponsabile dei progetti fotografici di RISCATTI
“L’esperienza che abbiamo vissuto come docenti ad Amatrice ci ha permesso non solo di conoscere dei ragazzi straordinari, ma anche di vedere da vicino cosa significa vivere in un’area colpita da un sisma dopo la fase dell’emergenza. Oltre alle case e alle strade, occorre infatti occuparsi della ricostruzione del tessuto sociale, indispensabile per una vera rinascita”.


ALESSIA GLAVIANOCuratrice mostra “RI-SCATTI, Da Zero”
“Gli scatti dei ragazzi di Amatrice non sono un tentativo di tornare alla normalità. Sarebbe ben poca e povera cosa e non renderebbe onore al loro sforzo se fosse solo questo. Queste fotografie sono un’esercitazione di pensiero davanti alla perdita e alla distruzione. Sono un esercizio di resistenza allo smarrimento, sono una prova di vita e di autentica ricostruzione. Ricostruzione che non è fatta solo di muri e di tetti, di scuole e di ospedali, ma di senso di un’esperienza che, il 24 agosto 2016, alle 3:36, in pochi secondi, ha perso le sue coordinate. E non è facile e non è da tutti far fronte a un simile sforzo.


Indubbiamente utilissimo, ma assai più facile, sarebbe spostare macerie ed erigere nuovi muri, scavare nella terra e ripristinare acqua e scarichi. Ben più difficile fermarsi e guardare, fermarsi e ascoltare, fermarsi e pensare, anche se è l’unica risposta davvero capace di convertire il trauma in una chance di vita e in una rinascita. Perché, se c’è solo azione, gli incubi torneranno ancora e ancora, nella notte e nel meriggio. Ci colpiranno non da fuori, ma da dentro, dove non vi sono difese, se non il pensiero.

Ed è per questo che il pensiero è il più importante di tutti. Perché è il muro più solido davanti alla perdita, sebbene sia un muro che non si costruisce mai da solo, come per magia, ma richiede un medium, un linguaggio che ci aiuti a ordinare e a dar forma all’esperienza: la fotografia, in questo caso”.

“Queste fotografie sono un’esercitazione di pensiero davanti alla perdita e alla distruzione. Sono un esercizio di resistenza allo smarrimento, sono una prova di vita e di autentica ricostruzione.”

Alcuni degli scatti esposti al PAC
Livia Micozzi - Riscatti DA ZERO
Livia Micozzi – Riscatti DA ZERO

Giorgia Paoletti - Riscatti DA ZERO
Giorgia Paoletti – Riscatti DA ZERO

Flaminia Bakaj - Riscatti DA ZERO
Flaminia Bakaj – Riscatti DA ZERO

MariaGrazia Morante - Riscatti DA ZERO
MariaGrazia Morante – Riscatti DA ZERO

Serena Natalucci - Riscatti DA ZERO
Serena Natalucci – Riscatti DA ZERO

Tatiana Spurio - Riscatti DA ZERO
Tatiana Spurio – Riscatti DA ZERO

Vanessa Bakaj - Riscatti DA ZERO
Vanessa Bakaj – Riscatti DA ZERO

Victoria Conti - Riscatti DA ZERO
Victoria Conti – Riscatti DA ZERO

– via: Art Vibes submission – photo courtesy of: Riscatti Onlus


Exhibition info: Riscatti da Zero, a cura di Alessia Glaviano.

When: 9 – 18 marzo 2018.
Where: PAC Padiglione di Arte Contemporanea, via Palestro, Milano.


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