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Pietro Gerenzani - L'Europa durante la pioggia

Pietro Gerenzani – L’Europa durante la pioggia

| On 02, Mar 2018

Una pittura carica di simboli e allegorie che riflette le inquietudini e le incertezze della contemporaneità.

di Redazione Art Vibes


Picture: Pietro Geranzani – L’Europa durante la pioggia II, Farfalla, 2017, olio su tela, cm 170×170.


Di forte impatto visivo ed emotivo, le opere storiche e inedite di Pietro Geranzani sono esposte nella mostra “L’Europa durante la pioggia” presso la galleria Area35 di Milano. La personale dell’artista, che si esprime con una pittura di matrice figurativa e carica di simboli, pone l’accento sulla coscienza storica del presente e del passato, con una particolare attenzione rivolta alla contemporaneità, segnata da inquietudini e incertezze.

I lavori, realizzati per l’esposizione milanese, prendono ispirazione dal titolo dell’opera di Max ErnstL’Europa dopo la pioggia II” (1942), che esprime una situazione di annientamento e di paura immaginata nell’ipotetico perdurare del secondo conflitto mondiale, attraverso una landa desolata coperta di rovine, un paesaggio fantascientifico dove figure metamorfiche si fondono a elementi naturalistici.

Nel ciclo L’Europa durante la pioggia Geranzani non fa riferimento allo scenario di Ernst ma ne evoca il luogo, l’Europa, e l’elemento pioggia, il suo abbattersi inesorabile sull’umanità così come gli accadimenti legati ai conflitti internazionali cui si è attualmente sottoposti. Rappresentativa, a questo proposito, è l’opera L’Europa durante la pioggia. Io faccio la pioggia, che ritrae un uomo incappucciato che osserva da un piccolo foro e destinato a spegnersi a breve, dal momento che sta per premere i pulsanti del suo giubbotto esplosivo.

La pioggia cade sul suo corpo, inaspettatamente circondato da una natura rinascimentale che ricorda i paesaggi di Giorgione, una pittura dunque fortemente legata alla tradizione, che si contrappone all’attualità dell’avvenimento narrato.

 

Pietro Geranzani - Met, 2007-2015, olio su tela, cm 185x115
Pietro Geranzani – Met, 2007-2015, olio su tela, cm 185×115

Pietro Geranzani - L'esplosione dell'uovo cosmico, 2017
Pietro Geranzani – L’esplosione dell’uovo cosmico, 2017

L’artista si esprime in maniera diretta, con immagini crude, emblematiche di una paura diffusa, attraverso i simboli del terrorismo, caratterizzati da una feroce e irrazionale violenza, come si osserva nei personaggi dipinti sulle tele in cui uomini sono colti nell’intento di farsi esplodere o mostrano gli ordigni che indossano sotto gli abiti.

La minaccia, il pericolo e l’incubo vissuti, in ambito europeo e a livello mondiale, sono rivelati senza esorcizzare il male profondo che dilaga fra le persone. Così con una gestualità quasi serena, in L’Europa durante la pioggia III, una donna con le mani sul capo e coperta in volto mostra sotto le vesti le apparecchiature mortali e in L’Europa durante la pioggia II. Farfalla un uomo di cui non si vede il volto apre la camicia, come fossero ali di farfalla, svelando il proprio corpo caricato di esplosivo.

L’immagine, densa di tensione e angoscia, si connota simbolicamente attingendo dall’humus culturale della memoria europea, che lega l’insetto al significato di trasformazione e di rinascita. La farfalla, oltre a questa valenza tratta dal mito greco di Psiche, è anche il simbolo dell’anima, di eterno benessere e, in epoca medievale, di figure angeliche.

Anche nel nucleo di lavori intitolati Ciò che è in basso rappresenta la caducità del mondo, da frammenti di arti umani inferiori crescono fiori, a simboleggiare una possibile rinascita e nuova fertilità dell’anima.

 

Pietro Geranzani - L'Europa durante la pioggia IV, Io faccio la pioggia, 2018, olio su tela, cm 180x180
Pietro Geranzani – L’Europa durante la pioggia IV, Io faccio la pioggia, 2018, olio su tela, cm 180×180

Un simbolismo che si ritrova ne L’esplosione dell’uovo cosmico il cui titolo fa riferimento all’uovo dell’iconografia tradizionale, immagine di perfezione e creazione di vita, resa nell’opera attraverso una fioritura rosa che si espande sul fondo cupo della grande tela (cm 300×200).

Questi elementi allegorici di cambiamento e di evoluzione lasciano intravedere una vena ottimistica come si evince dalle parole stesse dell’artista che afferma: “Io cerco, attraverso la densità della materia, quella vibrante vitalità che si contrappone alla desolazione della terra bruciata, di ritrovare un anelito di umanità persino nel milite che si immola con gesto devotamente eroico a una causa superiore. Racconto il conflitto fra la sua umanità e la sciagurata scempiaggine dell’efferato gesto”.

La pittura di Geranzani, densa di luci che contrastano i toni scuri e cupi, non nasconde richiami ai grandi maestri del passato, quali Bosch, Rembrandt, Géricault, Goya, Munch, Bacon e riferimenti al romanticismo, al simbolismo, all’espressionismo tedesco, al surrealismo cui l’artista rende consapevolmente omaggio.

L’opera Met – in ebraico morte, termine allusivo al leggendario golem privato della vita – è ricca di citazioni ad artisti, testi letterari, film e miti. Rifacendosi all’iconografia di San Cristoforo, ritrae un uomo gigante che cerca di traghettare un bambino sulle spalle – incarnazione di Cristo – ma invano, in quanto personificazione del peso del mondo e di conseguenza impossibile da sostenere; Geranzani vede in questo personaggio incapace di adempiere al suo ruolo, delle analogie con la figura dell’artista.

 

Pietro Geranzani - Disegno 48, 1992, inchiostro, acquarello e pastello su carta, cm 36x50,5
Pietro Geranzani – Disegno 48, 1992, inchiostro, acquarello e pastello su carta, cm 36×50,5

Pietro Geranzani - Ciò che è in basso, 2008, olio su tela, cm 200x190
Pietro Geranzani – Ciò che è in basso, 2008, olio su tela, cm 200×190

 

Project Room – mostra di Camille Pozzo di Borgo

Nello stesso periodo, dal 7 marzo al 28 aprile, Area35 presenta nella Project Room la mostra “L’île du Docteur Moreau”, una selezione di opere della giovane artista emergente Camille Pozzo di Borgo (Ajaccio, 1992). Appassionata di natura e anatomia, propone delle incisioni realizzate a punta secca su plexiglass e impresse su carta con diversi passaggi di colore.

I soggetti rappresentati sono animali o dettagli degli stessi, raffigurati in scene di combattimento o in movimento; la loro sovrapposizione nella stampa definitiva delle opere crea degli effetti fantastici, creature chimeriche inserite in una dimensione onirica.

 

Camille Pozzo di Borgo - Decomposition d'un combat, 2017, incisione punta secca su plexiglass stampata in 5 passaggi su carta. cm 140x120
Camille Pozzo di Borgo – Decomposition d’un combat, 2017, incisione punta secca su plexiglass stampata in 5 passaggi su carta. cm 140×120

– via: Art Vibes submission – images courtesy of: Area35 gallery


Exhibition info: L’Europa durante la pioggia. Pietro Geranzani

When: 7 Marzo – 28 Aprile 2018. Inaugurazione Mar 6 Mar h 18:30.
Where: AREA35 Art Gallery, via Vigevano 35, Milano.


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