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Federica Sasso - Sick Sad Blue

Federica Sasso – Sick Sad Blue

| On 10, Gen 2018

La nostra intervista alla fotografa Federica Sasso. Un viaggio nel tortuoso mondo dell’anoressia, un racconto di una bella amicizia tutta al femminile.

di Annalisa Grassano


Picture: ©Federica Sasso – Sick Sad Blue


Sick Sad Blue, è un affascinante progetto editoriale, realizzato dalla giovane fotografa Federica Sasso. L’interrogativo che attraversa la sua ricerca riguarda il mondo dell’anoressia, un’indagine inesauribile che coinvolge l’amore e le sue zone d’ombra, un viaggio nel tortuoso mondo della malattia che è anche il racconto di una bella amicizia tutta al femminile.

Federica incontra clairenough, Chiara (una ventenne che ha sofferto per diversi anni di anoressia) e da quel momento qualcosa cambia nella vita di entrambe.
La fotografa immortala l’emozione che si cela dietro ogni piccolo dettaglio, “mostra gli strati dell’anomala relazione di Chiara col proprio corpo, servendosi di linguaggi differenti, classici e moderni: dalle immagini “pure” ai collage sui diari poi fotografati, passando per le schermate di Instagram”.

Ritratti avvolti da un un’atmosfera intima e fortemente emotiva, da una contemporaneità che non risulta mai stucchevole e scontata, al contrario conquista nella sua schiettezza comunicativa. Ogni scatto mostra con sensibilità e verità la vita di una ragazza che non ha intenzione di arrendersi, che vuole amare ed essere profondamente amata, che vuole attaccarsi alla vita e tenerla stretta.

In ogni curva di quel corpo troppo fragile c’è la voce di chi urla per farsi sentire, di chi urla per non rimanere solo, di chi urla il proprio nome con tutto il fiato che ha in gola.
Un grido che è di disperazione ma anche di speranza, perché nei profondissimi occhi notturni di questa dolce ninfa c’è la voglia di essere presente nel mondo, c’è Chiara, quella vera, quella che oggi non vuole più nascondersi, quella che scatto dopo scatto impara ad amarsi.

 

Federica Sasso - Sick Sad Blue
©Federica Sasso – Sick Sad Blue

 

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Federica Sasso a proposito del suo lavoro, ecco cosa ci ha raccontato:

 

Intervista a Federica Sasso

 

Come è nato il tuo amore per la fotografia?

L’amore per la fotografia è nato con il mio amore per l’Arte. Inizialmente dipingevo poi ho trovato il mio modo di esprimermi.

 

Parliamo di “Sick Sad Blue”, cosa ti ha spinto verso la realizzazione di questo progetto?

Tutto è nato per poter stare accanto a Chiara, che mi ha aperto tutte le porte, mostrandomi paure, pensieri oscuri e le voci che convivono dentro di lei. Da lì ho iniziato a voler capire. Il nostro rapporto è cresciuto con il passare dei mesi. La realizzazione del diario è stata necessaria per potermi appuntare tutto, è stata una parte fondamentale del processo. Le mie immagini e i suoi selfie postati su Instagram convivono e dialogano all’interno di un’unico oggetto.

 

Cosa hai pensato quando hai incontrato Chiara la prima volta?

Ho incontrato Chiara a giugno del 2015, per un progetto che riguardava le vite degli adolescenti nelle periferie milanesi. Sembrava stare bene. Ho subito notato tanta bellezza e fragilità. Aveva delle scarpe così pesanti e lei era così leggera. A tre mesi di distanza Chiara era ricoverata in psichiatria.

 

Federica Sasso - Sick Sad Blue, Diary
©Federica Sasso – Sick Sad Blue, Diary

 

Pur con grande verità sei riuscita a raccontare la sua storia con molta empatia e delicatezza, hai mai avuto paura che agli occhi di Chiara il tuo lavoro potesse erroneamente rafforzare la sua immagine ideale di magrezza?

Certo, me lo sono chiesta ogni giorno. Ho scattato a pellicola in modo che lei non potesse vedere le immagini. Ho scattato poco e parlato tanto. Ho contattato la psichiatra e ho cercato in tutti i modi di entrare nella vita di Chiara in punta di piedi, e penso di esserci riuscita. Faccio il possibile per tutelare lei e il mio lavoro, sempre.

 

Come sta oggi Chiara? E tu?

Chiara meglio, lavora ogni giorno contro sé stessa. Io sono orgogliosa, ad un anno di distanza ho trovato una Chiara più Chiara. Io sto bene, è stato un lavoro molto forte e un anno importante per me.

 

Cosa ti ha lasciato questa esperienza?

Tanto. Sono cresciuta come persona e come donna. Mi ha reso più consapevole come persona e come fotografa.

 

Adesso a cosa stai lavorando?

Adesso, ad un progetto sulle modelle. Ma è ancora in fase di sviluppo.

 

Cos’è la bellezza?

Bellezza per me è una calamita, qualcosa che attrae a prescindere. Non segue criteri, solo il cuore.


Ringraziamo Federica per il tempo e la disponibilità.

 

Federica Sasso - Sick Sad Blue
©Federica Sasso – Sick Sad Blue

Federica Sasso - clairenough Instagram profile, Sick Sad Blue
©Federica Sasso – clairenough Instagram profile, Sick Sad Blue

Federica Sasso - clairenough Instagram profile, Sick Sad Blue
©Federica Sasso – clairenough Instagram profile, Sick Sad Blue

Federica Sasso - Sick Sad Blue
©Federica Sasso – Sick Sad Blue

Federica Sasso - Sick Sad Blue
©Federica Sasso – Sick Sad Blue

Federica Sasso - Sick Sad Blue
©Federica Sasso – Sick Sad Blue

Federica Sasso - Sick Sad Blue
©Federica Sasso – Sick Sad Blue

 

Sick Sad Blue. video courtesy of: Fabrica

– photo credits & courtesy of: ©Federica Sasso


– website: sassofederica.com


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