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Duo Blanco Sinacori - Hacked Arias

Duo Blanco Sinacori – Hacked Arias

| On 15, Giu 2017

Cuore, anima e sensualità delle arie di Giacomo Puccini, il canto e l’incanto di musica nuova perché antica, antica perché nuova, e il vento leggero della memoria nel secondo lavoro del Duo Blanco Sinacori.

di Redazione Art Vibes


Picture: Duo Blanco Sinacori – Hacked Arias (Vol.1 Giacomo Puccini), Cover by Antonio Cusimano.


Da Rossini e Bellini a Puccini. Dalle sinfonie d’opera alle arie. Dallo studio al concerto, dal successo di Nessun dorma al ritorno in studio. Due chitarre gemelle e speculari, due pirati delle sei corde tanto rispettosi quanto audaci. Hacked Arias (Vol. 1: Giacomo Puccini) è un disco importante: come sempre accade nelle produzioni Almendra Music, anche un album breve di cinque brani si rivela il punto d’arrivo di un percorso musicale, compositivo e interpretativo, colto e umano.

Il secondo lavoro del Duo Blanco Sinacori è proprio questo, un manifesto cristallino e coerente di una visione artistica che guarda al passato per farlo respirare con il presente, e viceversa: l’omaggio a una ‘materia vivente‘ con l’inedita versione chitarristica di tre celebri arie di Giacomo Puccini, vere e proprie “hit” come E lucevan le stelle (Tosca, 1899), O mio babbino caro (Gianni Schicchi, 1918), la già citata Nessun Dorma (Turandot, 1923), in dialogo con due brani di Valentina Casesa (Frammenti e Riflessi), pensati e composti per questo progetto.

 

Duo Blanco Sinacori - Hacked Arias (Vol.1 Giacomo Puccini), photo credit: Salvino Martinciglio e Antonio Cusimano
Duo Blanco Sinacori – Hacked Arias (Vol.1 Giacomo Puccini), photo credit: Salvino Martinciglio e Antonio Cusimano

Duo chitarristico nato nel 2009 con la guida di Antonello Farulli all’Accademia “Incontri col Maestro” di Imola, il Duo Blanco Sinacori ha bruciato le tappe affermandosi subito a livello internazionale con un’attività concertistica che dall’Italia ha presto incontrato il pubblico di quattro continenti (imminente è il prossimo tour in Cina), grazie a una proposta musicale che fa tesoro della grande cultura musicale italiana col preciso intento di rivitalizzare, senza populismi né banalizzazioni, l’immagine irrigidita della chitarra classica nella musica d’oggi. Alessandro Blanco e Giuseppe Sinacori sono musicisti chiave nell’evoluzione di Almendra Music: il loro debutto Hacked Overtures del 2015 è diventato un titolo “storico” della label-laboratorio siciliana, lo stesso Blanco con Heptachord (in coppia col sassofonista Nicola Mogavero) nello scorso novembre ha offerto al pubblico e alla critica un altro punto di vista “almendrico”, tra world music, prog e musica contemporanea di scrittura.

Il Duo Blanco Sinacori suona una coppia di chitarre gemelle (una mancina l’altra destra) appositamente costruite dal liutaio Vincenzo Candela. Hacked Arias, estende la ricerca alle arie di Puccini, un approccio rigoroso ma tutt’altro che museale. L’obiettivo del duo è legato al desiderio di far respirare nella contemporaneità celeberrime arie d’opera accanto a brani d’autore appositamente composti, attuali e funzionali al concept.

Ogni album Almendra va anche ascoltato, interpretato e compreso all’interno del laboratorio di pensiero sonoro della label siciliana. Così come i vari album pianistici mostrano più di uno sguardo laterale rispetto alla letteratura pianistica sia classica che attuale, anche Hacked Arias va calato nel clima di ampia collaborazione all’interno della factory. Grazie al coinvolgimento di Valentina Casesa (analogo a quello di Maurizio Pisati in Hacked Overtures), Hacked Arias si affianca alla linea-guida stabilita dalla recente e nutrita serie di piano album Almendra, conferendole una rinnovata vitalità proprio con l’interpretazione del duo.

Decisiva in tal senso la dichiarazione della Casesa: «Quando Alessandro e Peppe mi hanno chiesto di realizzare dei ponti tra le arie di Puccini, mi è venuta subito in mente l’immagine dello sfogliare un vecchio album di fotografie: un vento leggero, dettato dallo sfoglio di pagine irrigidite, era proprio ciò che avrei potuto realizzare. Ho iniziato a scrivere prendendo piccoli frammenti melodici pucciniani, ed ho iniziato a trattarli e nutrirli con estrema cura, come piccoli germogli nuovi e per questo dai contenuti profondi: nuovi perché antichi, antichi perché nuovi. La memoria musicale di un passato così importante, come quello di Puccini, non poteva e non doveva più essere nascosta, incarcerata in prigioni più o meno dorate! Ecco il fine: mantenere viva la memoria, perché essa è sempre nel e del momento presente».

 

Duo Blanco Sinacori - Hacked Arias (Vol.1 Giacomo Puccini), photo credit: Salvino Martinciglio e Antonio Cusimano
Duo Blanco Sinacori – Hacked Arias (Vol.1 Giacomo Puccini), photo credit: Salvino Martinciglio e Antonio Cusimano

È assai importante anche il lavoro grafico e concettuale realizzato da Antonio Cusimano – visual artist noto come 3112htm – intorno alla figura di Puccini per realizzare la copertina di Hacked Arias, ancora una volta un piccolo gioiello visivo nella ormai storica tradizione Almendra, sempre attenta al rapporto tra memoria e futuro, tra identità e pluralità di segni e stimoli, con il dichiarato omaggio al movimento artistico degli Anacronisti.

«Lo scopo prefissato era quello di “hackerare” Giacomo Puccini con elementi che lo rendessero avulso dal proprio contesto temporale, al fine di creare un contrasto con la sua figura sedimentata nell’immaginario collettivo. L’artwork crea dunque, con espedienti anacronistici, un’immagine del compositore paradossalmente “fedele” e diversa a un tempo da quella universalmente conosciuta, una versione distopica e immaginifica che mischia elementi distanti fra loro nel tempo.

La composizione muove infatti dalla ritrattistica del XIX secolo, che ancora permaneva in Italia in pieno XX secolo, e vede Puccini ritratto a mezzo busto come da tradizione, ma sullo sfondo di un muro di periferia di oggi con scritte e tag di writers che diventano la tracklist dell’album, e nelle vesti di un bucaniere come nei ritratti dei capitani nell’epoca d’oro della pirateria, con l’effige del Duo Blanco Sinacori sul tricorno: un “Jolly Roger” in cui le chitarre sostituiscono il tradizionale teschio con le tibie incrociate».


– via: Art Vibes submission – photo credits: © Salvino Martinciglio e Antonio Cusimano.


Further reading:

– website: duoblancosinacori.comalmendramusic.com


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